Carissimi,
questa notte, alle ore 0,45, nella comunità di Alba è stata chiamata a contemplare per sempre il volto del Padre, la nostra sorella
PEZZATO sr BRUNA
nata a Casale sul Sile (Treviso) il 15 dicembre 1939.
Era la primogenita di una numerosa e bella famiglia veneta nella quale aveva appreso un profondo senso religioso e una grande laboriosità.
Entrò in congregazione nella casa di Alba, il 2 settembre 1957. Dopo alcuni anni di formazione e l’esperienza apostolica vissuta a Vercelli, fu chiamata a Roma per il tempo di noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1961. Negli anni dello juniorato si spese ancora nella grande comunità romana svolgendo innumerevoli servizi e prestando aiuto anche in lavanderia e nell’orto. A Belluno si dedicò per qualche tempo alla diffusione itinerante nelle vallate alpine e nel 1967, nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, emise a Roma i voti perpetui. Scriveva in quell’occasione alla superiora generale: «Cercherò di impegnarmi sempre più nel miglioramento di me stessa per essere un membro docile e pienamente disponibile nelle mani delle superiore. Sono contenta di appartenere a questa congregazione di cui lei mi rappresenta l’autorità».
Proprio nell’anno della professione perpetua, fu visitata dalla malattia, e dovette trascorrere qualche tempo nella casa di Albano per ricevere le cure necessarie. La forma di lupus che l’aveva colpita, l’accompagnò per tutta la vita e rese la sua salute sempre piuttosto fragile.
Nel 1968 fu inserita nella libreria di Benevento e dopo un’altra parentesi romana, si dedicò a Udine all’agenzia “San Paolo Film” soprattutto nella verifica delle pellicole che settimanalmente rientravano dalle parrocchie e istituti. Fu poi nuovamente chiamata a Roma per essere di aiuto nella legatoria e nel 1974 ritornò a Udine e poi ad Ancona, sempre impegnata alla moviola per apportare alle pellicole le riparazioni necessarie. Amava la vocazione paolina ed era fiera di essere Figlia di San Paolo e di dedicare ogni espressione della vita perché la Parola di Dio potesse arrivare ovunque.
Nel 1986 iniziò una nuova tappa nella comunità “San Giuseppe” di Alba. Il suo impegno era la legatoria ma era disponibile per i mille servizi necessari a una grande casa. Era fedele allo studio, leggeva volentieri e si aggiornava con passione, desiderosa di essere informata sulle problematiche politiche e sociali della nazione e del mondo intero.
Nell’anno 2004 dovette chiedere un tempo prolungato di assenza per accudire la mamma anziana e ammalata. Al rientro in comunità si inserì nella casa di Reggio Emilia dedicandosi alla portineria, alla lavanderia, alle commissioni varie. Ma la grave forma infiammatoria di “lupus” che le provocava intensi dolori articolari suggerì, nell’anno 2016, l’inserimento nella casa di Alba dove poteva essere curata adeguatamente. Da circa un anno era completamente allettata e resa rigida dalla malattia. Non poteva parlare e nutrirsi in modo autonomo, solo attraverso lo sguardo manteneva qualche contatto con il mondo esterno. Negli ultimi due giorni si è progressivamente aggravata, ormai era pronta per ricevere la visita più importante del suo Signore e Maestro che l’ha presa dolcemente per mano e nel silenzio della notte l’ha condotta all’altra riva, la riva della pace, dell’intimità, della gioia.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 12 febbraio 2024