Carissime Sorelle,
Oggi, 10 febbraio 2024, mentre in Italia sono al culmine le celebrazioni per il Centenario di fondazione del nostro Istituto, alle ore 18:30 nella comunità di Sanfrè (CN), Gesù Maestro ha chiamato a far parte della comunità del Cielo la nostra sorella,
SR. M. EPIFANIA – MARIA BRIGNONE
nata il 23 novembre 1932 a Monastero di Dronero, Cuneo (Italia).
Secondogenita di nove figli, Maria viene portata al Fonte battesimale della Parrocchia S. Antonio, lo stesso giorno della nascita, il 23 novembre, e viene affidata alla Vergine Madre di Dio. Di famiglia contadina forgiata dalla fede, dall’amore alla terra e alla famiglia, frequenta le scuole dell’obbligo e partecipa attivamente alla Gioventù femminile dell’Azione Cattolica.
In un breve racconto condivide la storia della sua chiamata: «La mia vocazione tra le Pie Discepole l’ho sempre pensata un DONO dell’amore gratuito di Dio. Cresciuta in una buona famiglia e parrocchia dove i Sacerdoti cercavano di darci una buona formazione per il futuro, il mio desiderio era prepararmi bene per formare una buona famiglia. Conoscevo qualche Istituto ma ero indifferente. La notte di NATALE 1952, nella preghiera, intuii e compresi il dono del Signore: Consacrarmi a lui.
Senza indugio dissi il mio SÌ, e lo ritenni sempre definitivo. Raggiunsi Alba il 6 agosto. Allora si celebrava la festa di GESÙ MAESTRO. Gradualmente, con rinnovata sorpresa e gioia compresi la bellezza e la grandezza della nostra VOCAZIONE e MISSIONE, la realtà FAMIGLIA PAOLINA, il Carisma e la Santità di Don ALBERIONE, GIACCARDO, M. SCOLASTICA. La certezza che Dio è fedele mi è stata guida, luce, forza, nelle difficoltà, dubbi. Mi impegnai a confermare e rendere sempre più cosciente il mio sì al suo dono e a farlo fruttificare. GRAZIE SIGNORE, grazie alla mia famiglia, grazie alla Congregazione».
Avrebbe compiuto vent’anni nei mesi successivi la sua entrata in Casa, ad Alba (CN) per iniziare il percorso formativo tra le Pie Discepole del Divin Maestro. Due anni più tardi, sarà imitata, nella scelta di vita, da sua sorella Anna, che con la Professione religiosa prenderà il nome di Sr. M. Albina († 07-09-2023). Avrà il dono di accompagnare la vocazione sacerdotale e missionaria del fratello Don Pier Mario, con la speciale indole carismatica della Pia Discepola: l’intercessione nella preghiera e la partecipazione alle gioie e alle sfide del suo ministero presbiterale.
Con la Professione religiosa, emessa a Roma il 25 marzo 1955, si fa più intensa la sua preparazione accademica e dottrinale: conseguito il diploma di Scuola Media, nel 1958 ottiene l’Abilitazione Magistrale e nel 1960, consegue il diploma di Studi dottrinali superiori all’Università Cattolica di Parigi.
Emessa la Professione Perpetua, a Roma, il 25 marzo 1960, l’anno successivo parte per Montréal (Canada) con il mandato di superiora locale. Rimane in Canada fino al 1967 e, quando rientra a Roma, assume l’economato della comunità di Casa generalizia. A seguito del III Capitolo generale, nel 1969 è nominata Economa generale dell’Istituto, servizio che svolge fino al 1981, con responsabilità per la comunione dei beni e cura del patrimonio. Per questo si forma, partecipando anche a Corsi di aggiornamento rivolti specificamente agli Economi di comunità, al fine di imparare ad amministrare i beni a tutela del carisma dell’Istituto.
Nel 1981 ritorna in Canada, come Superiora regionale per un triennio. Quindi rientra definitivamente in Italia e valorizza questo tempo per l’aggiornamento spirituale ed accademico frequentando Corsi di Teologia Spirituale alla Pontificia Università Gregoriana. Per qualche anno (1986-1988) presta la sua collaborazione al Centro di Apostolato Liturgico a Parigi.
Dal 1988 al 2002, per 14 anni, presta servizio presso la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti come Archivista, dove si fa apprezzare per l’impegno, lo zelo, la precisione e la discrezione che l’hanno sempre caratterizzata ovunque. Per questo, nel 1991, si diploma nella Scuola Vaticana di Paleografia Diplomatica e Archivistica.
Concluso il suo servizio per il raggiunto limite dell’età, rimane nella comunità Regina Apostolorum a Roma e assume diversi servizi, come archivista e centralinista.
Ama la Congregazione e soprattutto la sua missione nella Chiesa; crede nella potenza della preghiera di adorazione e di intercessione che permette di continuare a dilatare il cuore, di fronte al Mistero di Dio e dell’uomo, anche quando le forze fisiche si riducono e la fragilità si fa sentire sempre più.
Affetta da duplice patologia deve fare i conti con la riduzione dell’attività e, a volte, il senso di inutilità e impotenza: la nefropatia è causa di una insufficienza renale sempre più severa, e l’insufficienza respiratoria dovuta a diffusi problemi infiammatori. Si mostra sempre una persona decisa, a volte burbera, e, se non si conosce la chiave della sua vita interiore e della sua sensibilità spirituale e intellettuale, non sempre è facile entrare in comunicazione con lei.
Nel 2019 le viene fatta la proposta di lasciare Roma e di trasferirsi a Sanfré dove già si trova sua sorella Sr. M. Albina. Qui troverà una comunità più adatta alle sue condizioni di salute: è un distacco faticoso, ma si prepara con cura, soprattutto spiritualmente, cercando l’essenziale della vita consacrata. Chi l’ha accompagnata più da vicino in questi ultimi anni ha raccolto la sua testimonianza diretta: «A dicembre dello scorso anno si rende conto che l’incontro con lo Sposo si fa più vicino. Così ha voluto rileggere la sua storia. Era cosciente di aver amato molto la Congregazione, ma che a causa del suo brutto carattere aveva fatto soffrire tante sorelle. Chiedeva perdono. Però anche lei ne soffriva. è stata la sua spina nella carne: a tutte voleva chiedere perdono. Davvero, il Signore l’ha preparata e trasformata».
Nelle ultime settimane, per le gravi patologie di cui soffriva, le sue condizioni generali di salute si sono aggravate. Accompagnata dalla preghiera e dalla cura delle sorelle si è spenta serena, affidandosi alla Misericordia di Dio nella pace.
E mentre per tutta la Congregazione inizia un nuovo centenario di vita, come dono di Dio e responsabilità ecclesiale tu, Sr. M. Epifania, entri al Banchetto nuziale dell’Agnello rivestita delle vesti della Sposa nella giustizia e nel diritto, nella benevolenza e nell’amore (cf Os 2,21). Madre Scolastica Rivata, Madre Lucia Ricci, e innumerevoli Pie Discepole della comunità del Cielo ti accolgono e di presentano, con Maria la Madre di Dio, al trono dell’Altissimo per ricevere il premio della serva buona e fedele. E tu prega per noi, ancora pellegrine.