Carissime Sorelle,
oggi, 7 giugno 2023, nella comunità di Albano Laziale (RM), nel cuore della notte è giunto lo Sposo per la nostra sorella
Sr. M. Bianca – Maria Porco
nata il 14 dicembre 1925 a Belsito (Cosenza).
A pochi giorni dalla nascita, il 18 dicembre, i genitori Francesco e Rosina Coppolo si sono premuniti di offrire alla figlioletta il Santo Battesimo così che potesse essere da subito parte della famiglia dei figli di Dio. Maria era infatti nata, come una grazia speciale, «dietro richiesta di mia mamma a San Giuseppe». La sua infanzia è intessuta di partecipazione alle funzioni religiose e di interrogativi su quello che si stava celebrando: «Il Sacerdote elevò l’Ostia consacrata, mia mamma chinò il capo in adorazione. Io, curiosa, le domandai in dialetto: “che cosa è quella cosa bianca?”. La mamma, tutta raccolta, mi rispose: “è Gesù disceso dal Cielo”. Restai un istante a pensare. Poi le dissi: “Mamma, quando sarò grande mi farò prete”. Il primo sintomo della mia vocazione. Sacerdote no, ma madre dei sacerdoti sì. Nel medesimo anno ricevetti il sacramento della Cresima con tanta gioia e solennità, vestita di bianco. Mi accostai a ricevere Gesù e nel riceverlo ho sentito in me qualche cosa che non si può esprimere. Ho sentito che Gesù aveva preso possesso di me e che un giorno mi sarei consacrata a Lui per sempre». Trascorse la sua infanzia e adolescenza in famiglia, partecipando ad ogni attività di catechesi della Parrocchia, quasi sempre alla Messa quotidiana.
Iscritta all’Azione cattolica partecipava attivamente alle sue iniziative. Sr. M. Bianca, in questi tratti di storia della sua vocazione sottolinea che piccole cose hanno intessuto la sua fanciullezza ma che si è sentita guidare da una mano invisibile sulla sicura via della vocazione
di Pia Discepola.
Sfidando la tragedia della seconda guerra mondiale in corso, fa il suo ingresso in Congregazione a Cosenza il 18 ottobre 1944, non ancora compiuti 19 anni di età. Dopo il noviziato, vissuto nei difficili anni della definizione istituzionale della nostra Congregazione, sorretta da grande fede, emette la Professione religiosa il 24 maggio 1947 ad Alba, Casa Madre, e i Voti perpetui il 21 giugno 1952, sempre ad Alba (CN). Aveva ormai compiuto 76 anni dalla prima professione: un lungo tratto di vita, inscritta nella storia dell’Istituto che ha contribuito a scrivere con la sua testimonianza e presenza operante. Il suo volto gioioso, il primato dato alla preghiera eucaristica, la sua laboriosità, la sua disponibilità, erano linguaggio eloquente per tutte. Infatti sottolinea lei stessa: «Dopo la professione in giro per il mondo: Francia, Canada, Stati Uniti, Irlanda, Portogallo e Italia» (Albano Laziale 2012). Vive in atteggiamento di lode, di benedizione e di ringraziamento a Gesù Maestro per la sua esperienza di discepola apostola. Dopo la professione trascorre i primi 4 anni in Francia, dedita all’arte sacra, quindi in Canada per 7 anni, in parte nel servizio sacerdotale, per un anno (1959) a Staten Island (USA), in cucina. Ritorna in Italia per alcuni anni (1960-1964), in laboratorio di sartoria ecclesiastica, poi nuovamente in Francia in varie comunità (1964-1970). In Italia a Bordighera, a Roma SMM e ad Alba (dal 1970 al 1982). È quindi ad Athlone (Irlanda) (1982-1986). Il compimento della sua presenza missionaria si dà con la sua collaborazione in varie comunità del Portogallo (1986-2007). Rispondendo ad una sua sollecitazione Madre M. Tecla Molino, allora Superiora Generale le scriveva: «Comprendo anch’io il tuo desiderio; v’è bisogno di vedere un po’ di gioventù. Ebbene invochiamola con fiducia e anche con umiltà dal Signore. Imponiamoci anche qualche offerta, qualche mortificazione perché il Signore guardi con predilezione la nostra Congregazione e ci mandi le giovani che sono chiamate a essere le sue discepole. Anche noi sentiamo questa necessità e facciamo quanto è possibile ogni giorno» (28.12.1982). Rientrata in Italia, dopo un periodo a Roma SMM in laboratorio, andrà nella comunità DM ad Albano Laziale più adatta al suo stato di salute che diventava, via via, sempre più fragile.
In vista del suo rientro in Italia, dopo molti anni di vita missionaria, aveva comunicato a Sr. M. Laura Mancini, allora superiora provinciale: «Spero che Gesù Maestro mi conceda salute per poter dare ancora un piccolo contributo di preghiera e di apostolato nelle comunità italiane. Sono ormai 46 anni che ho vissuto fuori dell’Italia. Certo che, passati ormai 80 anni, non si può sperare molto. Nonostante sono contenta e ringrazio il Divin Maestro per questa grazia del ritorno e per tutto quello che ho potuto contribuire per il progresso delle nostre case in altre Nazioni dove ho vissuto, pregato, gioito e anche sofferto. Affido alla Madonna il restante tempo della mia vita perché mi prepari lei all’incontro definitivo con il Maestro Gesù. Prima di lasciare il Portogallo vado a Fatima a salutare la Madonna e presenterò tutte le vostre intenzioni» (29.03.2002). «Porto nel mio cuore le nazioni e le persone che ho conosciute: Canada, Francia, Stati Uniti, Irlanda, Portogallo in particolare Fatima dove ho sentito tanto la presenza della Madonna. Ormai ho solo una mira: prepararmi all’incontro con Gesù Maestro, perché mi trovi con la lampada accesa» (a M. M. Tecla Molino, 16.09.2002).
Questi ultimi anni della sua vita sono offerti a Gesù Maestro con tanto amore, in spirito di abbandono in Lui, nel desidero di aderire alla volontà di Dio con tutta la mente, volontà e cuore. In questo spirito di offerta chiede per tutta la Congregazione l’unione dei cuori, lo zelo
per l’apostolato nelle sue espressioni: eucaristico-sacerdotale-liturgico. Sono queste le intenzioni che le affidiamo in questa stagione capitolare, assieme al buon esito della Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà a Lisbona (1-6 agosto 2023) con il dono di qualche nuova vocazione!
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