Carissime Sorelle,
oggi 29 maggio 2023, alle ore 9:25 nella Comunità DM di Albano Laziale, la Vergine Maria, Madre della Chiesa, ha presentato al Padre celeste la nostra sorella
SR. M. GIUSEPPINA – MARIA MENGHI
nata il 24 gennaio 1942 a Villa Verucchio (RN).
Viene battezzata nella Chiesa parrocchiale San Paterniano il giorno successivo alla nascita, il 25 gennaio con l’intercessione dell’Apostolo Paolo, nella festa della sua conversione.
Maria conosce le Pie Discepole attraverso la proiezione del documentario vocazionale e promozionale dal titolo “Manto Azzurro”. Dopo il discernimento vocazionale entra in Congregazione a Roma il 10 febbraio 1965. Emette la Prima Professione il 25 marzo 1967 a Roma
e i Voti perpetui nella parrocchia del paese di origine, a Villa Verucchio il 29 aprile 1973.
Ricordando quel giorno i suoi genitori scrivono: «noi – Menghi Giuseppe e Busignani Augusta – genitori di Sr. M. Giuseppina, ci sentiamo in dovere di ringraziarla sentitamente per aver accolto nella sua Famiglia religiosa nostra figlia. Ci sentiamo pure in dovere di esprimerle il nostro più vivo ringraziamento per la sua partecipazione alla nostra gioia e al suggestivo rito della Professione perpetua. Ci auguriamo che nostra figlia sia sempre fedele alla sua professione perpetua e possa testimoniare, con gioiosa riconoscenza, quanto sia bello e grande consacrarsi totalmente a Dio, alla scuola del Divin Maestro. Con devota e commossa riconoscenza la ossequiamo distintamente». E Don Aldo Joselì, parroco, aggiunge: grazie per la gioia che ha donato a me e a tutta la Comunità parrocchiale.
Le sorelle responsabili della sua formazione sottolineano in lei: “Vi è generosità, desiderio di bene, amore per la Congregazione, prega volentieri con raccoglimento, intelligenza pratica, si dona con generosità, è precisa e responsabile”. Nella sua domanda per i Voti perpetui esprimeva: «Prometto con l’aiuto della grazia divina e per intercessione della Regina degli Apostoli di corrispondere con fiducia e generosità alla mia bella vocazione fino al Paradiso» (Milano 12.01.1973).
Sr. M. Giuseppina nell’intimità del suo cuore ha guardato a Maria di Betania, e in pratica ha imitato la discepola Marta occupandosi prevalentemente di servizi nelle comunità: aiuto cuoca o responsabile della cucina o nel laboratorio di guardaroba, sia nelle nostre case
sia nelle case della Società San Paolo. Le comunità in Italia che hanno goduto della sua laboriosità e della sua preghiera eucaristica sono numerose, a testimonianza della sua disponibilità al servizio ovunque ci fosse bisogno. Infine nel 2020 è inviata alla comunità DM di Albano Laziale dove presta, finché le sarà possibile, un aiuto nella cucinetta dell’infermeria.
In diverse lettere Sr. M. Giuseppina testimonia lo spirito che la animava. Pubblichiamo questa che lei definisce come testamento: «Carissime consorelle tutte, e responsabili: vi chiedo scusa e perdono, anche a Gesù Maestro e a Maria SS.ma di quello che non ho fatto e
avrei potuto fare, di tutti i miei limiti! Dico grazie di tutte le capacità ricevute da Dio e non le ho sfruttate. Grazie a tutte del bene ricevuto, specie da chi mi ha seguito nella formazione e mi ha aiutato sempre con tanto amore, carità, bontà, affetto fraterno, con tanta preghiera…. Questa amata Congregazione, da quando l’ho conosciuta, ho capito che questa era la mia strada per tutta la vita, fino al Cielo, con i nostri grandi e belli apostolati: sacerdotale, eucaristico, liturgico… Per me è stata una fortuna essere stata da giovane, con mia sorella, a servizio dello zio sacerdote. Per questo sono cresciuta con l’amore ai sacerdoti e ai religiosi… Per grazia ricevuta dalle responsabili sono stata quasi sempre nelle comunità dei paolini. Vi porto sempre tutti nel cuore, con tanta preghiera: tutta la Congregazione, i Paolini, tutta la Famiglia Paolina» (Roma 25.3.2017). Le sorelle più giovani che hanno condiviso la missione con lei sottolineano la sua testimonianza di vita, la priorità data alla preghiera e lo spirito di sacrificio vissuto nell’apostolato.
Quanto esprime in una sua lettera, nella prossimità dell’VIII Capitolo Generale, è attuale anche oggi: «Io prego per te e per tutte le capitolari in modo particolare: San Giuseppe, il Primo Maestro e Madre Scolastica. E un ricordo particolare nel partecipare alla Messa
per l’inizio del Capitolo Generale proprio il giorno di San Giuseppe. Mi è piaciuto tanto quando il sacerdote ha parlato della nostra missione e delle origini della Congregazione. Dovremmo essere le radici di tutta la Famiglia Paolina e di tutto il mondo con le nostre
adorazioni. (…) Ho sempre cercato di voler bene a tutti i sacerdoti e discepoli, impegnata a fare il mio dovere il meglio possibile». (A Sr. M. Regina Cesarato, Roma 22.03.2011).
Sofferente da tempo a causa di diverse patologie, non ha mai perso la consapevolezza di svolgere in modo paolino l’apostolato della sofferenza, secondo quanto Don Alberione ci ha sempre insegnato. Ieri mattina, giorno di Pentecoste, è stata confortata dal sacramento
dell’Unzione degli Infermi e, con la forza dello Spirito, si è preparata ad andare incontro allo Sposo!
Sr. M. Giuseppina in Cielo parlerai ancora a Gesù Maestro delle intenzioni che avevi già in cuore: il Capitolo Generale e tutte le necessità dei Sacerdoti e discepoli paolini e di tutta la Famiglia Paolina!