Alle ore 17.30 di venerdì 3 marzo 2023 è deceduto presso l’infermeria della Comunità San Paolo di Roma, a causa della dissecazione dell’aorta,
DON JOSE JOVENJAGURIN LAGDAMEN
49 anni di età, 29 di vita paolina, 24 di professione e 16 di sacerdozio
Don Joven ci saluta in modo inaspettato, fin troppo veloce, quasi senza disturbare, lasciandoci in eredità quel sorriso che lo caratterizzava. Un fratello dal tratto semplice e sempre pronto a far il bene. Il suo volto gioviale parlava di una persona che con spontaneità era capace di creare rapporti fraterni, pro- teso ad aprire nuove possibilità grazie al dialogo.
La sua bontà era concreta, davvero paolina, perché amava la nostra missione, consacrando ad essa le migliori energie a tempo pieno. Il suo apostolato si è svolto soprattutto nell’ambito dell’amministrazione, prima come Economo della Provincia Filippine-Macau (2006-2011) e poi come Assistente dell’Economo generale (2015-2022). E tutto questo con uno stile inconfondibile: la ge-nerosità. Sì, la generosità per il tempo che vi dedicava, per ciò che donava di sé stesso, per la premura verso i confratelli, ammalati o meno, impegnandosi per le necessità della comunità. Per questo apostolato si era preparato frequen-tando un corso di specializzazione presso l’Ateneo Business School, ma soprattutto esercitandosi a far bene il bene. Non aveva paura di essere esigente, così come sapeva benissimo che ogni forma di provvidenza andava custodita a beneficio dell’apostolato. Sapeva valorizzare i talenti di ognuno, cosa che i colla- boratori laici che lavoravano con lui riconoscevano con facilità.
La sua vita era sorretta da una fede sorta in famiglia e maturata lungo il corso della vocazione paolina. Per conoscere bene don Joven bisogna entrare nel suo rapporto con il Divin Maestro, anch’esso semplice e concreto allo stesso tempo. Preferiva narrare fatti, episodi, più che soffermarsi su considerazioni astratte. Questa sua fede nel Cristo era contagiosa e proprio per questo motivo sapeva trovare le parole giuste per sostenere gli altri, come quando ha incoraggiato un ammalto ad affidarsi al Signore, che come lui e con lui stava affrontando gravi problemi ai bronchi all’ospedale Spallanzani di Roma a causa del Covid-19, inizialmente indifferente alla fede.
Don Joven nasce il 28 agosto 1973 a Libon (Albay – Filippine) da papà Herminigildo e mamma Elizabeth Jagurin, il più giovane di sei fratelli (un fratello e quattro sorelle). È grazie alla fede che respira in famiglia e soprattutto grazie al rapporto con sua mamma che il 2 giugno 1993 decide di entrare nella nostra comunità di Silang. Il 4 giugno 1997 fa il suo ingresso in noviziato nella comunità di San Fernando, emettendo la Prima professione religiosa a Makati il 7 giugno dell’anno successivo, che rinnoverà in perpetuo il 5 dicembre 2004. Il 28 maggio 2006 viene ordinato Presbitero da mons. Socrates Villegas, Vescovo di Balanga.
Durante gli anni vissuti nelle Filippine ha accresciuto il senso di appartenenza alla Famiglia Paolina animando le diverse comunità, accompagnando i membri degli Istituti Paolini di Vita Secolare Consacrata, un rapporto che durerà per tutta la vita, e che a Roma si allargherà ancor di più.
In Italia vi arriva nella primavera del 2015, quando il Superiore generale, don Valdir José De Castro, gli chiede di inserirsi nell’Economato generale. Lo fa con gioia, pronto a iniziare un nuovo capitolo della sua vita paolina. Il suo stile non cambia, perché la semplicità e la disponibilità continuano ad accompagnarlo all’interno della comunità Canonico Chiesa. Ora si cimenta in un’esperienza di internazionalità, contesto che lo rende più consapevole che la missione paolina abbraccia realmente tutto il mondo. In comunità diventa un punto di riferimento per le diverse necessità, fino ad esserne nominato Delegato del Superiore generale (2018-2022). Come non ricordare la sua attenzione alle persone, la cura nel preparare bene i momenti di festa… Appunto, far bene il bene.
Il 16 giugno 2022 i confratelli capitolari lo eleggono Consigliere generale. Alla domanda se accetta tale servizio, don Joven scoppia in pianto, un misto di sorpresa e di consapevolezza della responsabilità che lo aspetta, ma ancora una volta il suo “sì” esprime un cuore disponibile. E così, eccolo in Congo per la sua prima visita canonica, poi in India, in Portogallo, in Venezuela e, ultimo viaggio, negli Stati Uniti. A lui erano affidate anche le case dipendenti dal Governo generale.
Nell’invito alla sua ordinazione presbiterale ha posto il versetto di Isaia 61,1: «Il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio…». È ciò che realmente don Joven ha condiviso in mezzo a noi e con tante persone che ha conosciuto. La sua persona era un “lieto annuncio”, non solo un tratto che parlava della sua origine, ma uno stile apostolico, quello dell’“editore” paolino, di colui che ama creare comunione.
Ringraziamo il Divin Maestro per averci donato questo confratello. Insieme al Beato Giacomo Alberione e alla Famiglia Paolina che ora vivono presso Dio, continuerà a sostenere la nostra missione. Egli continuerà a ricordarci quanto sia necessario lasciarci trasformare nel nostro modo di pensare e vivere (Rm 12,2), per “annunciare profeticamente la gioia del Vangelo”. Sì, la gioia vera che è Gesù.
A te, caro don Joven, va il nostro profondo “grazie”.
Roma, 5 marzo 2023
Don Domenico Soliman, ssp
Superiore generale
I funerali saranno celebrati alle ore 9.30 di lunedì 6 marzo, nel Santuario Regina degli Apostoli. La salma verrà trasportata e poi tumulata nel cimitero di Libon (Filippine).
I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).
Omelia: Funerale di don Joven Lagdamen (Consigliere generale)