Sorelle,
il giorno 10 febbraio 2023, memoria di Santa Scolastica e 99° anniversario di fondazione, nella Comunità Beato Timoteo, Roma, alle ore 14:30 il Signore ha chiamato al banchetto della gioia eterna, la nostra sorella
SR. M. LELIA – ELVIRA MATERA
nata il 20 settembre 1950 a Sortino (SR) – Italia
Il 15 ottobre successivo alla nascita Elvira è stata portata al fonte battesimale della Chiesa madre di Sortino, dal padre Sebastiano e dalla mamma Vincenza Marino e così è ben presto associata al mistero pasquale di Cristo e resa figlia di Dio.
Elvira ancora adolescente, il 12 settembre 1964, entrava in Congregazione a Catania dove ha compiuto la prima formazione. Continuerà il cammino formativo a Roma con il noviziato nel 1967 che la prepara alla professione religiosa emessa il 25 marzo 1968. Riceve il nome nuovo di Sr. M. Lelia con la seguente motivazione: “un nome liliale, che rievoca purezza, innocenza, donazione” e festeggerà l’onomastico nella solennità dell’Immacolata. La Madonna sarà per lei luce, guida, conforto nel cammino della sua vita consacrata. Le viene suggerito di recitare sovente: Jesu Corona Virginum e, come intenzioni particolari le sono affidate la preghiera e l’offerta per il fratello, allora diacono tra i Missionari del PIME, per i sacerdoti missionari e per le terre di missione.
Dopo il periodo di voti temporanei, Sr. M. Lelia emetterà i voti perpetui, Cinisello Balsamo, il 16 giugno 1974, solennità del Corpus Domini. Nella sua domanda scrive: «desiderosa e contenta di seguire con generosa corrispondenza e piena fedeltà la mia vocazione, chiedo con umiltà e con l’aiuto di Maria SS.ma di essere ammessa alla professione dei voti perpetui…». Nella valutazione della sorella incaricata è scritto: «Ha dato buona prova nel periodo dei voti temporanei. Capace di responsabilità, confidando sappia mantenersi pia e semplice come ha mostrato finora».
Nella sua esistenza Sr. M. Lelia ha vibrato per e con il fratello Padre Gaetano Matera, del Pontificio Istituto Missioni Estere, che per 25 anni è stato missionario prima a Hong Kong e poi a Taiwan. Egli, nel marzo 2016, l’ha preceduta nell’Eternità.
Come attività apostolica Sr. M. Lelia, per parecchi anni, è stata impegnata nella sartoria ecclesiastica in diverse comunità: Cinisello Balsamo, Milano (1968), Roma SMM (1972), Alba (1974), Trento (1980) e ancora ad Alba (1982) dove è pure superiora locale. Instaurava un rapporto fraterno e cordiale con i presbiteri a cui assicurava la sua preghiera. Nel 1986 viene inviata a Roma come assistente delle novizie. Nel 1987 conseguendo la Licenza media, sceglie come elaborato finale la Regione italiana del Piemonte dando la seguente motivazione: «Pur non essendo piemontese, ho scelto come regione il Piemonte per due motivi: perché la città di Alba è la terra che ha visto nascere e che ha seguito i primi sviluppi della grande Famiglia Paolina e quindi della nostra Congregazione, in essa inserita. Secondo: perché in questa terra ho vissuto per circa 10 anni. Anche se le differenze tra la mia terra nativa e questa regione possono sembrare notevoli, io, devo riconoscere che per il tempo che vi ho trascorso e per le persone che ho incontrato mi sono trovata bene. Tanto che tornerei volentieri in Piemonte e mentre non ho l’opportunità di farlo mi piace tornarvi almeno con il pensiero per rivedere le ridenti colline ricche di vigneti e gli altri stupendi paesaggi». Questa scelta esprime il suo impegno di rendersi attenta al contesto socio-culturale in cui era chiamata a svolgere la missione.
Dal 1987 Sr. M. Lelia riceve dall’obbedienza una serie di mandati successivi come responsabile di comunità: a Firenze (1987), a Palermo (1990), a Sanfrè per due mandati (1993), a Bordighera ad tempus (2000), a Roma RA (2001) mentre segue un corso di forma-zione al Claretianum sul servizio dell’autorità nella comunità religiosa.
Continuerà poi il servizio di superiora locale: a Rimini (2003), a Palermo (2006); nel 2009 è consigliera ed economa locale della comunità RA, quindi nel 2011 consigliera provinciale e dal 2015 sarà superiora della comunità provinciale per due mandati. Nel 2021, infine, la troviamo nella comunità di Roma RA in laboratorio di confezione e quindi, per ragioni di salute, passerà alla comunità Beato Timoteo. Nel corso degli anni e anche in questa infermeria, Sr. M. Lelia rimane serena e servizievole. Nella misura possibile continua ad attendere ancora al laboratorio di cucito e collabora, come consigliera locale, al buon andamento della comunità, specie nell’animazione, utilizzando pure gli strumenti digitali con padronanza e creatività.
Le precarie condizioni di salute che da anni l’affliggevano, non l’hanno però appesantita nelle sue relazioni in comunità e con quanti incontrava Sr. M. Lelia è rimasta sempre una persona vivace, disponibile e generosa; chiunque ne aveva necessità poteva rivolgersi liberamente a lei nell’ambito del cucito o del digitale e lei faceva il possibile per venirle incontro. Era intelligente, ingegnosa, abile e sempre attenta alle esigenze delle consorelle. Solo Dio conosce il sacrificio che questo le ha comportato ma certamente Sr. M. Lelia non ha fatto pesare a nessuna l’esercizio assiduo della sua carità evangelica.
Dal Divino Maestro Eucaristico ha imparato a vivere nella costante “uscita” da sé e per vari periodi ha esercitato anche il ministero straordinario dell’Eucaristia, sempre con partico-lare devozione, disponibilità e cura.
Nei suoi scritti era costante il grazie per gli auguri, per l’interessamento ed esprimeva la consapevolezza della propria povertà. A Madre M. Lucia Ricci scriveva: «Madre Maestra devo dirle sinceramente che per l’incarico che ho (superiora ad Alba) mi sento tanto piccola» (11.02.1983). E ancora a Sr. M. Regina Cesarato: «Grazie per il tuo interessamento per la mia salute (potessi farmi fare un’impalcatura per stare più diritta! scherzo). Ringrazio il Si-gnore per come sono e per quanto mi dà ogni giorno in salute e in santità». «Per il IX Capitolo generale e per le tue intenzioni intensificherò maggiormente l’adorazione notturna e qualche
mortificazione in più» (S. Natale 2016). È davvero da elogiare la sua attenzione ad individuare orari per i turni dell’adorazione notturna lasciati scoperti, ad assumerli in prima persona e questo fino a questi ultimi giorni della sua vita.
Sr. M. Lelia ha amato il canto, la musica: suonava con leggerezza e allegria la fisarmonica a bocca che portava con sé in qualsiasi comunità. Ha diffuso attorno a sé la musica semplice del Vangelo, nella semplicità, gioia e pace, rendendo facili e piacevoli le conversazioni, le relazioni con lei. Il suo sorriso aiutava a smontare tensioni e situazioni all’apparenza complesse. Tutto questo era frutto di una cura costante della sua vita interiore, del suo amore a Gesù Maestro, della sua profonda identificazione vocazionale come Pia Discepola del Divin Maestro.
Da alcuni anni la sua situazione respiratoria è andata deteriorandosi per una progressiva deformazione della gabbia toracica (rotoscoliosi) che le ha causato uno spostamento degli organi addominali e cardiaci, con riduzione sempre più marcata dello spazio necessario per il movimento respiratorio. Specie nelle ultime settimane è stato evidente il peggioramento della funzione respiratoria e quindi della dispnea sempre più grave, fino al termine della sua esi-stenza terrena.
Sr. M. Micaela Monetti, Superiora generale, in visita alle comunità della Corea del Sud, alla notizia del suo decesso, scrive: «Questa chiamata definitiva di Dio a sr. M Lelia testimonia che Lui è il Signore della Vita. Per questo “eccomi” pronto e tragico (per noi) ti ringraziamo, Sorella cara, coerente in vita e in morte. Signore, non ti chiediamo perché ce l’hai tolta: ti ringraziamo per avercela donata».
Sr. M. Lelia che hai condiviso le nostre ansie, presenta a Gesù Maestro ciò che per tutte giova alla gloria del Padre celeste e al bene dell’umanità e chiedi Spirito di saggezza e coraggio missionario per le partecipanti al prossimo 10° Capitolo generale!