FSP Filippine: Sr M. Costanza Justo

Nazione di nascita: Filippine
+ 29/01/2023 Pasay City

CarissimI,

ci giunge la notizia che alle ore 11,40 (ora locale) nell’infermeria “Mother Thecla Merlo Home” di Pasay City, il Maestro divino ha invitato a rallegrarsi e a esultare per sempre nel regno dei cieli, la nostra sorella

JUSTO PURIFICACION sr MARIA COSTANZA
nata a Manila (Filippine) il 27 gennaio 1929

Solo due giorni fa, sr M. Costanza aveva celebrato nella gioia il dono della vita enumerando con riconoscenza i tanti doni ricevuti e specialmente la vocazione, la Famiglia Paolina, la congregazione, la comunità. Nel giorno del compleanno, aveva manifestato chiaramente, con un aperto sorriso sul volto, il suo più grande desiderio: il paradiso. Al paradiso anelava tutta la sua vita, per il paradiso si era preparata nei minimi particolari indicando perfino alle sorelle come avrebbero dovuto trattare il suo corpo dopo la morte. Ha lasciato a tutti l’esempio di un’autentica paolina: zelante, impegnata, dedita alla missione anche in età avanzata; una sorella che ha molto amato il Fondatore, M. Tecla e specialmente le prime missionarie che avviarono la fondazione filippina.

Entrò in congregazione nella casa di Lipa, il 24 maggio 1952. L’aveva incoraggiata nel discernimento vocazionale il proprio parroco, il sacerdote paolino don Casolari. A Lipa visse la formazione iniziale e il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1956. Si dedicò poi alla diffusione itinerante del vangelo nella grande diocesi di Manila. Nel 1959 accolse con gioia la decisione di M. Tecla di aprire una comunità a Taiwan e fu tra le prime sorelle che contribuirono alla fondazione della casa di Kaoshiung, nel 1959. Dopo le fatiche degli inizi, nel 1961 fu trasferita a Kota Kinabalu (Malaysia) e l’anno seguente rientrò nelle Filippine.

Nelle comunità di Cagayan de Oro, Vigan, Naga si dedicò con passione alla diffusione del vangelo e alle esposizioni dei libri nelle scuole, parrocchie, istituti. Dal 1969, risiedeva nel comprensorio di Pasay City dove è stata impegnata specialmente nei lavori di legatoria, nell’accoglienza, nel servizio della cucina. Era molto attenta agli ospiti, specialmente alle sorelle che giungevano a Pasay City provenienti dalle varie comunità o dall’estero. Fedele alla vita comunitaria, era grata per ogni piccolo servizio, generosa nel condividere con gli altri i doni che riceveva. L’animava un autentico spirito apostolico: approfittava anche dei ricoveri ospedalieri, per comunicare la fede e condividere con quanti incontrava, il dono di Dio che aveva toccato la sua vita. Confidava: «Quando mi chiedono: “Come stai?”, rispondo: “Sempre felice, gioiosa, sempre in preghiera, sempre occupata, grazie a Dio. Mi riposo a sufficienza, dormo bene e ho sogni d’oro…”». E continuava: «Dio è buono, sì! Sempre. Prego il Te Deum e il Magnificat per tutte le benedizioni e le grazie e per le preghiere esaudite… Ci vedremo in cielo, ma ora devo seguire Gesù nel portare le croci della vita… Con profonda gratitudine ringrazio la Santissima Trinità, Dio Padre, Gesù e lo Spirito Santo per la mia vocazione paolina e per tutti i superiori e formatori, le consorelle, i miei genitori, i miei amici, la Famiglia Paolina, i cooperatori, i benefattori, il Papa, la Chiesa e tutti i figli di Dio».

Nel corso degli anni, sono stati molti i ricoveri ospedalieri, prolungati anche per mesi, ai quali è stata costretta. Costituivano la croce che si sentiva chiamata a portare alla sequela di Gesù. Scriveva: «Alla fine della vita continuerò a ringraziare Dio per la croce che ho portato sapendo che la croce è il modo per unirsi a Lui». Oggi il Padre ha esaudito il suo grande desiderio: incontrarlo finalmente in paradiso. La ringraziamo per tutto il bene che ci ha voluto, per tutto l’amore che ha diffuso tra noi, per il desiderio di far conoscere a tutti la bellezza della fede.

Con affetto.

 sr Anna Maria Parenzan

Roma, 29 gennaio 2023


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