Carissimi,
nell’anniversario della nascita al cielo del Beato Giacomo Alberione, alle ore 18,30, nella comunità di Albano, il Padre misericordioso ha chiamato al premio eterno la nostra sorella
LICCARDO sr ANNA
nata a Napoli il 6 aprile 1935
Scriveva qualche anno fa: «Il tempo passa veloce e il giorno dell’incontro si avvicina, come desidero essere trovata? Oh, mio Gesù, desidero essere pronta quando tu busserai alla mia porta…». Pensiamo che davvero sr Anna sia stata trovata pronta per l’incontro con lo Sposo, dopo essere passata per il crogiuolo di una malattia che le ha tolto ogni ricordo, ogni rapporto con il passato, anche con quello della sua ricchissima vita missionaria.
Entrò in congregazione nella casa di Roma, il 13 ottobre 1956. Dopo un tempo di esperienza apostolica a Siena, visse a Roma il noviziato che concluse con l’emissione dei primi voti, il 30 giugno 1960. Da giovane professa fu inserita nelle case di Trieste e Roma e subito dopo la professione perpetua, emessa nel 1965, partiva missionaria per la Gran Bretagna, una delegazione che proprio in quegli anni sperimentava una particolare vivacità culturale ed ecclesiale.
La casa di delegazione di Langley, le filiali di Liverpool, Glasgow, Londra-Kensington, sono state le comunità nelle quali ha speso oltre cinquant’anni di vita paolina. A Glasgow e a Liverpool ha svolto, per dodici anni complessivi, il servizio di superiora locale. Per due mandati non consecutivi, è stata pure designata consigliera e vicaria di delegazione. La sua piacevole socievolezza l’ha resa una librerista molto amata, capace di instaurare rapporti di collaborazione e di amicizia con tutti. Si rendeva disponibile nella chiesa locale visitando gli ammalati e portando loro l’eucaristia. Portava nel cuore gli anni vissuti a Glasgow: era innamorata della cultura scozzese e ricordava con nostalgia il tempo trascorso con le sorelle nell’animazione vocazionale, nell’accoglienza delle giovani per periodi di convivenza o di discernimento.
Sr Anna era una napoletana verace che ha saputo coniugare l’espansività e la loquacità partenopea con la gentilezza, la riservatezza, l’amore alla tradizione della nazione multietnica che l’aveva accolta. Ha donato nelle comunità la vivacità, l’entusiasmo apostolico, l’amore al vangelo e il desiderio di portare a tutti una parola di speranza e di amore.
Scriveva nelle sue note personali: «La parola di Dio è fuoco che brucia e purifica. Devo lasciarmi bruciare da questa parola, nel silenzio e nel raccoglimento, per essere degna di accogliere il Dio che si fa uomo…». E si rivolgeva con semplicità a Gesù, il suo Maestro, esprimendo i suoi più profondi desideri: «Insegnami a donarmi senza riserve e con amore specialmente quando la stanchezza si fa sentire più forte… Voglio amarti Gesù e in te amare tutti…».
Nell’anno 2016, una forma progressiva del morbo di Alzheimer suggerì il suo rientro in Italia e l’inserimento nella comunità di Albano, nel reparto San Raffaele. Fu per lei un distacco molto sofferto, ma fino a quando le forze gliel’hanno consentito, è stata in mezzo alle sorelle una presenza serena, allegra, perfino umoristica, specialmente quando mescolava la lingua inglese a quella napoletana o quando chiedeva un “penny” per andare a fare acquisti. Non si lamentava mai, rispondeva con uno splendido sorriso alle cure delle infermiere anche se a volte qualche lacrima rigava il suo volto. Negli ultimi mesi non poteva esprimersi, ma la dolcezza dello sguardo raccontava più di mille parole.
Aveva scritto sul taccuino, con profonda convinzione: «…Niente paura ma credere nella promessa: Non temere, io sono con te». Mentre ci inoltriamo nel cammino d’avvento, la vita di sr Anna e delle molte sorelle invitate nella casa del Padre, ci aprono alla speranza, alla meraviglia, al rendimento di grazie per l’opera stupenda dello Spirito nelle persone che si abbandonano in Lui.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 26 novembre 2022
Festa del Beato Giacomo Alberione