FSP Italia: Sr M. Letizia Sansone

Nazione di nascita: Italia
+ 13/11/2022 Albano TM

Carissimi,

in questa XXXIII Domenica del Tempo Ordinario, alle ore 16, nella comunità “Tecla Merlo” di Albano, il Divin Maestro ha invitato alle nozze eterne nel suo regno di luce, la nostra sorella

SANSONE VENERINA sr MARIA LETIZIA
nata a Massa Lucania (Salerno) l’8 settembre 1927

Nell’anno 2000, in occasione del cinquantesimo di professione, sr M. Letizia scriveva: «La mia storia è come tutte le storie: intrecciata di sofferenza e di gioia, di stanchezza e di entusiasmi, ma soprattutto di grandi doni che il Signore ha voluto seminare sulla mia strada. Più il tempo passa e più scopro che Egli è per me l’Infinito, l’ineguagliabile “Signore” della mia esistenza, il “dono” bellissimo che il suo Amore ha fatto alla mia vita perché ne facessi dono a quanti incontro sul mio cammino: è una scoperta stupenda…».

La “storia” paolina di sr M. Letizia inizia il 20 novembre 1946, con l’entrata in congregazione nella casa di Roma DP. Dopo gli anni della prima formazione e l’esperienza apostolica vissuta a Salerno, si inserì nel folto gruppo di novizie che il 19 marzo 1950 emisero, a Roma, la prima professione: ricorreva l’Anno Santo e il Fondatore sollecitava ripetutamente le sorelle verso nuovi orizzonti apostolici e spirituali. Sr M. Letizia non si recò all’estero ma nella diffusione itinerante dei primi anni e, in seguito, nella libreria, trasfuse quell’ardore missionario che aveva appreso direttamente dalle labbra del Beato Alberione. Confidava che si sentiva chiamata «a vivere in un mondo senza confini», avvertiva il desiderio di «appartenere a Cristo senza mediazione alcuna, di amarlo totalmente spendendosi perché altri lo conoscano e lo amino».

Trascorse il tempo dello juniorato nelle comunità di Verona, Alba, Novara, Spoleto, Palermo. E dopo la professione perpetua, emessa nel 1955, proseguì la missione libraria che la portò nelle varie regioni italiane, a contatto con quanti affluivano nelle grandi e importanti librerie di Verona, Cagliari, Cosenza, Salerno, Messina, Massa Centro.

L’esperienza del centro apostolico di Pavia che coordinò per dieci anni consecutivi, dal 1989 al 1999, le rimase impressa nel cuore come rimase scolpita nella vita delle numerose persone che avevano sperimentato il suo sorriso gioviale, il gusto per la battuta, l’entusiasmo per l’annuncio della Parola. Nel momento della partenza verso la nuova destinazione di Palermo, rilasciò per il giornale della diocesi un’intervista illuminante sul significato che la libreria aveva nella sua vita di apostola. La libreria era stata per lei un osservatorio privilegiato per conoscere il territorio, la chiesa ma soprattutto il volto e il cuore della gente. Scriveva: «Vorrei farmi carezza per chi si sente sconfitto dalla vita; strumento di serenità e di speranza per chi si trova smarrito… vorrei essere luce per indicare sempre sentieri di pace e di bene».

Nel 1999, con il trasferimento a Palermo sentiva di essere chiamata a dare un giro di vite alla propria esistenza. Nella grande e bella libreria siciliana si fece subito conoscere per la competenza, l’accoglienza, l’amore al Vangelo. E come incaricata dell’ambito biblico si impegnava per conoscere sempre meglio la Parola distinguendone le varie e numerose edizioni, approfondendo i diversi commenti per poter rispondere in modo adeguato agli interrogativi più svariati dei sacerdoti, dei seminaristi, dei laici.

Nell’anno 2014, per motivi di salute e di anzianità, venne accolta nella comunità “Tecla Merlo” di Albano. Non soffriva per patologie particolari e fino allo scorso aprile, quando l’infezione da covid la costrinse a letto, la si incontrava sorridente nei corridoi, sostenuta dal carrello o dalla carrozzella. La visita del Signore è giunta in modo quasi improvviso, nella serenità e nella pace. Immaginiamo che anche in questo momento supremo, sr M. Letizia confermerebbe quanto scritto nell’anno 2000: «Per tutto questo rendo grazie al Signore e intono con gioia un inno di lode al suo Amore e alla sua Misericordia…».

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 13 novembre 2022


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