Carissime Sorelle,
Il giorno 20 ottobre 2022 alle 09:30 nella comunità DM di Città del Messico nella prossimità della Giornata missionaria mondiale, torna alla casa del Padre la nostra sorella
SR. M. ANUNCIACIÓN – ANGELINA BALLESTEROS GUTIÉRREZ
nasce il 7 luglio 1942 a Irámuco Guanajuato.
È battezzata il 24 luglio successivo nella parrocchia natale di San Girolamo. È la quarta di sette figli. Entra in Congregazione il 21 ottobre 1957 nella Comunità Divin Maestro di México. Sette anni più tardi (1964) la sorella María Elena Ballesteros (†), seguirà il suo esempio e si
unirà nel cammino di discepolato a Sr. M. Anunciación. Il suo cammino vocazionale è avvolto nella protezione di Maria SS.ma con l’ingresso in Istituto e la partenza per la vita eterna nel mese di ottobre. A Città del Messico entra in noviziato, emette la Professione religiosa l’8 dicembre 1960 e la Professione perpetua l’8 dicembre 1965.
Fin dalle prime tappe della sua vita consacrata Sr. M. Anunciación si presenta come una giovane entusiasta, responsabile, creativa, aperta ai cambi, comprensiva delle sorelle. Si distingue pure per il suo senso umano e per l’umorismo.
Dopo la professione religiosa inizia la sua missione collaborando nei diversi aspetti dell’apostolato: inizialmente è impegnata con dedizione al Centro di Apostolato Liturgico a Città del Messico, in tre distinti periodi: (1960-1961; 1964-1965; 2009-2013); presta poi la sua collaborazione nelle Case San Paolo (1961-1964; 1979-1980); mette pure a servizio la sua abilità nel cucito nel laboratorio di sartoria ecclesiastica (1970-1973; 2001). Si distingue per la cura e la responsabilità nel servizio alle comunità come superiora locale (1970-1972; 1975-1978; 1981-1983), come consigliera regionale (1973-1975). Per un breve periodo fu anche a Roma (1984-1985).
Ha speso però la maggior parte della sua vita di Pia discepola come missionaria nella Repubblica Democratica del Congo, dove trascorse 29 anni di vita religiosa, fino a quando le sue forze l’accompagnarono (1985-2001; 2002-2009; 2011-2013; 2014-2018). Qui ha saputo
farsi sorella delle sorelle congolesi, integrata nella realtà e nella comunione con le sorelle missionarie di altre nazioni. Tutto questo nella semplicità del quotidiano: era dedita a ogni tipo di servizio di cui ci fosse bisogno. Si può dire che non solo era di cuore ma dava il suo cuore. Era evidente l’amore che animava le sue relazioni e il suo servizio. Davvero aveva cercato di configurarsi in tutto a Gesù Divino Maestro, nello spirito di San Paolo apostolo.
Nel 1988 fu incaricata della comunità di Lubumbashi e consigliera di Delegazione; nel 1997 è a Kinshasa. Dopo l’intervallo di un anno in Messico è nuovamente a Lubumbashi, maestra delle Juniores. Alterna la sua presenza nelle varie comunità secondo le necessità locali. Così sintetizza la sua esperienza missionaria, scrivendo alle consorelle del Messico: «La Parola di Dio ha illuminato la mia missione: il sì di Maria è stato guida e modello nella mia vita, ciò che mi ha fatto sentire molta gioia e dignità è la totalità della chiamata nella missione; la diffusione degli articoli per la celebrazione della liturgia; mi sento membro vivo e operante nella Chiesa. L’esperienza più bella e ricca della mia vita sono stati gli anni passati nella Repubblica del Congo. È chiaro che non sono mancate le difficoltà, la povertà della mia persona, la collaborazione nell’iniziare la missione, ma la forza della vita comunitaria ci univa e ci dava molto coraggio. La frase carismatica: Non temete, mi è stata di molta forza specie nei momenti di guerra e di saccheggio che ci facevano tremare».
Ritornò definitivamente in Messico nel 2018 quando si è reso necessario un ambiente di vita comunitario e apostolico più adatto anche alle esigenze della sua salute. Qui si integrò a poco a poco nella realtà della Provincia, impegnata nel laboratorio di confezione dei paramenti sacri. Nel 2021 una caduta le causò diverse conseguenze tra cui molta insicurezza nella deambulazione. Inoltre la morte inaspettata della sua sorella Sr. M. Elena Ballesteros, nel 2021, le procurò profonda sofferenza.
Nell’Assemblea Provinciale del 2022, nella condivisione si è espressa: “Chiedo alle giovani che facciano tutto con molto amore e che amino molto la Congregazione”. Il 9 ottobre del 2022, in seguito a una seconda caduta non si è più ripresa. Ricevette il sacramento dell’Unzione degli infermi dal nipote sacerdote P. Plácido Ballesteros. Le sorelle della comunità si sono prese cura di lei con l’assistenza continua, fino alla celebrazione della Pasqua eterna. Ebbe pure una vicinanza speciale dalla nipote Sr. M. Sara Beatriz Serrano García, attuale superiora provinciale. Merita attenzione la testimonianza delle sorelle della Delegazione del Congo: «Le sorelle della Delegazione RDC-RC, sono in pianto perché la nostra sorella Sr. M. Nuncia si è addormentata nella pace di Cristo. Una Sorella maggiore semplice e coraggiosa. È stata l’iniziatrice della pastorale vocazionale in luoghi anche lontani e ha accettato il rischio di viaggiare per le vocazioni. Una grande Sorella piena di fede e di fiducia nelle sorelle congolesi. Lei diceva: è arrivato il tempo per cedere il posto. Credeva in noi, e noi abbiamo creduto nei suoi consigli perché era coerente nei suoi comportamenti. …Vera paolina che si è fatta tutto a tutti pur di guadagnare il mondo a Cristo. Discepola autentica, sincera, gioviale, onesta, lavoratrice e coraggiosa. In mezzo a noi era autorevole con il suo esempio. …Sorella Nuncia, ora dormi in pace, apri il tuo cuore e le tue orecchie per ascoltare le tue piccole sorelle che pregano e piangono».
E la consigliera generale, Sr. M. Clementine Kazadi Kasongo testimonia: «Ringrazio il Divin Maestro per aver messo sul mio cammino di formazione e di discepolato Sr. M. Anunciación Ballesteros che mi ha accompagnata nel postulato e nei primi anni di Juniorato. Lei è stata
per me quello che il sommo sacerdote Eli è stato per il giovane Samuele: una compagna di cammino che non si sostituiva a coloro che accompagnava. Sapeva ascoltare, accompagnare nel discernimento e lasciare andare con fiducia. Ho ricevuto la notizia della sua morte con grande dolore, ma ho ringraziato il Divin Maestro per averla scelta e mandata come discepola missionaria affrontando con fede anche i rischi della violenza, della guerra, dell’insicurezza che vive il Paese da tanto tempo. Un proverbio africano dice che “chi ha piantato un albero prima di morire non ha vissuto invano”. Suor M. Anunciación non ha vissuto invano la sua missione in Congo, ha lasciato
una testimonianza di vita che parla anche ai laici Cooperatori Paolini che l’hanno conosciuta, e sarà trasmessa alle nuove generazioni che continuano a fiorire. Grazie di cuore Suor M. Anunciación Ballesteros, riposa in pace, “Tutto ha una fine, tranne la banana che ne ha due”, muore per dare nuova vita alle piantine. Sei un chicco di grano caduto nella terra africana, in particolare in Congo, che hai amato e servito con coraggio e perseveranza. Non ti dimenticheremo mai!».
Alla nostra sorella affidiamo il cammino di preparazione al Capitolo Generale, la Provincia Messico e la Delegazione Congo.