Carissimi,
ci giunge la notizia che questa mattina, alle ore 11,55 (ora locale) presso la struttura per anziani “Hiratsuka Fujishiro-en” di Kanagawa (Giappone) è stata chiamata alla vita nuova, nel regno dei cieli, la nostra sorella
KAMIMURA TOKIKO sr MONICA
nata a Kagoshima (Giappone) il 4 settembre 1933
Battezzata in età adulta, nel giorno di Natale del 1951, ebbe occasione di conoscere le Figlie di San Paolo proprio nel piccolo negozio della parrocchia dove ricevette il battesimo. Lei stessa raccontava che attraverso l’incontro con sr M. Luisa Chizuko Yamada che una volta al mese si recava in quella chiesa a scopo vocazionale, diverse giovani entrarono in congregazione.
Nella giovinezza, era stata colpita da un articolo pubblicato sulla rivista della diocesi nel quale si presentava l’apostolato paolino, cioè l’evangelizzazione attraverso la stampa: era un apostolato che l’affascinava perché corrispondeva all’attività apostolica che lei stessa svolgeva attraverso la J.O.C. (“gioventù operaia cristiana”) e della quale andava fiera. Scriveva compiaciuta: «Sono cresciuta attraverso l’evangelizzazione».
Entrò in congregazione nella casa di Osaka, l’8 marzo 1956, nonostante i genitori fossero contrari alla sua scelta. Ma il sacerdote che l’aveva aiutata a superare gli ostacoli, riuscì a riconciliare la famiglia. Sr Monica confidava la profonda commozione nel costatare i metodi del Signore che superano ogni possibile immaginazione. Commentava: «Si dice che le famiglie che hanno offerto i loro figli certamente sono benedette. Lo credo veramente. Quando sono tornata a casa, la mia mamma ha riconosciuto che ero la figlia più felice di tutti. Questa esperienza mi ha sempre aiutata a superare le difficoltà».
Al termine dell’anno di noviziato, il 30 giugno 1960, sr Monica emise la prima professione nella casa di Tokyo. Ricordando gli anni giovanili vissuti a Tokyo, Fukuoka, Sendai, Nagoya, annotava: «Ho lavorato nella legatoria, in cucina e nella piccola libreria dei centri commerciali di Nagoya e di Sendai. Ma l’apostolato principale era la “propaganda” nelle famiglie. Mi recavo nelle città lontane dormendo fuori dalla comunità per la diffusione. Avvertivo che quella modalità apostolica era legata all’esperienza giovanile nella J.O.C.».
Per circa dodici anni (dal 1994 al 2006), si prestò con fedeltà e amore nella cura della sacrestia di una parrocchia di Nagasaki, la città che accoglie il maggior numero di cattolici del Giappone. Era felice quando aveva l’occasione di accompagnare qualche fedele alla casa del Padre, di metterlo tra le sue braccia. Avvertiva tutta la bellezza di essere accolta tra queste braccia amorose.
Dall’anno 2008, sr Monica si trovava nella casa di Hiratsuka, dapprima impegnata nei servizi alla comunità e poi come ammalata. Circa quattro anni fa, venne trasferita nella casa di cura “Hiratsuka Fujishiro-en”. A motivo della preoccupazione per il contagio da covid, le sorelle non potevano avvicinarla, erano state solamente avvertite che faticava a mangiare. Anche questa mattina aveva manifestato il rifiuto per il cibo ma proprio mentre l’assistente si era assentato per cercare qualcosa di più gustoso, ha emesso l’ultimo respiro.
Nel silenzio, è andata al Padre per vederlo faccia a faccia, per “gustare” la sua dolcezza e la sua bontà, per essere saziata con il pane del cielo. È passata all’altra riva, alla riva della pace e della gioia per continuare a evangelizzare, a correre, a portare a tutti la parola di salvezza.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 28 agosto 2022