Carissimi,
questo pomeriggio, alle ore 14,30 nella comunità di Alba, il Buon Pastore ha chiamato dolcemente a sé la nostra sorella
BAGNACANI ALBERTINA sr MARIA ISABELLA
nata a San Prospero (Reggio Emilia) l’11 ottobre 1930
Il volto solare di sr M. Isabella rivelava la ricchezza del suo cuore, sempre donato agli altri, sempre proteso al servizio. Entrò in congregazione nella casa di Alba il 1° ottobre 1947 aprendo la strada alla sorella minore, sr M. Timotea, che l’avrebbe seguita, otto anni dopo, nella vita paolina. Visse i primi tempi di formazione ad Alba e considerando la sua maturità, venne presto trasferita a Roma per il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1950, Anno santo.
Trascorse gli anni dello juniorato nella comunità di Treviso, impegnata specialmente nella diffusione del Vangelo nelle famiglie e collettività. E dopo la professione perpetua, emessa ad Alba, il 19 marzo 1955, proseguì l’impegno apostolico nelle librerie arricchendo i centri con il suo sorriso, l’eleganza, la capacità d’accoglienza, la donazione a tutta prova.
Treviso, Agrigento, Massa, Messina, Bergamo, Ariccia-Galloro, Avellino, Benevento, Salerno, Rimini, Arezzo, Roma, sono state le librerie nelle quali ha dedicato gli anni della giovinezza e della maturità, crescendo nell’amore alla gente e nel desiderio di comunicare a quante più persone possibili la ricchezza della Parola che aveva avvolto e coinvolto la sua vita.
Nel 1983, ebbe pure la possibilità di accompagnare, come superiora, le sorelle della comunità di Campobasso. Era responsabile, attenta alle varie necessità, premurosa, desiderosa di testimoniare con tutta l’esistenza e le opportunità offerte della missione paolina, la bellezza e la grazia della consacrazione.
Ma forse il più bel capolavoro della sua vita, sr M. Isabella l’ha realizzato, giorno dopo giorno, negli ultimi quindici anni trascorsi ad Alba, in un silenzio gioioso e operoso. In Casa Madre si è dedicata, con tanta disponibilità, ai diversi compiti che le venivano affidati, cercandone sempre di nuovi, colmando davvero la giornata di molte opere buone. Era incaricata della sartoria e si impegnava per rispondere alle varie richieste. Nei tempi cosiddetti liberi si dedicava con grande amore alla cura delle sorelle ammalate facendosi presente nel reparto dell’infermeria specialmente all’ora dei pasti, quando c’era maggiore necessità. Era fedelissima, sempre presente con il suo abituale sorriso. Il personale di assistenza, poteva contare su di lei anche per molti altri piccoli servizi che lei spesso compiva nelle ore notturne.
Nell’anno 2010, in occasione del sessantesimo di professione, esprimeva alla superiora generale tutta la riconoscenza per l’augurio ricevuto e insieme manifestava il profondo desiderio di vivere in pienezza il motto paolino: «Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me». Commentava con semplicità ma anche con sofferenza: «Paolo, Alberione e molti altri sono riusciti a viverlo, per me ci sono ancora tanti limiti per giungere a questo traguardo ma pongo tutta la fiducia in Maria Regina degli Apostoli perché rivolga su di me lo stesso sguardo che ha posato su Gesù Bambino quando ha fatto i primi passi…».
In questi ultimi anni le condizioni di salute di sr M. Isabella sono andate peggiorando a motivo dell’intervento chirurgico all’anca che l’ha costretta in carrozzella ma soprattutto per i gravi problemi cardiovascolari che l’hanno condotta, oggi, alle fonti delle acque della vita, nell’incontro intimo e gioioso con il suo Pastore e Maestro.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 9 maggio 2022