Carissime Sorelle,
Oggi, 7 febbraio 2022, alle ore 12:30 nella Comunità di Sanfrè (CN) ha raggiunto la patria del Cielo la nostra sorella
SR. M. SALVATRICE – ANTONINA MAENZA
nata il 26 gennaio 1932 ad Alcara Li Fusi (Messina).
La piccola Antonina è condotta al fonte battesimale il 27 marzo 1932 ed è così generata come figlia di Dio e membro della Chiesa di cui vorrà essere sempre viva e operante.
La benedizione del Signore si è diffusa abbondantemente sulla famiglia Maenza in cui il Divin Maestro ha scelto tre fiori profumati, maturati al caldo sole della sua presenza eucaristica. Antonina entra in Congregazione ad Alba (CN) il 19 giugno 1950, preceduta dalla sorella Sr. M. Sabbatina, già in Cielo dal 2018 e seguita dalla sorella più giovane Sr. M. Santina infermiera nella comunità di Palermo.
Sr. M. Salvatrice torna volentieri alla storia della sua vocazione con uno sguardo contemplativo dell’opera di Dio nella sua vita. In una lettera del 5 febbraio 1997 ringrazia Madre M. Lucia Ricci dell’aiuto ricevuto nella corrispondenza alla sua vocazione «perché anche se avevo fatto la domanda per entrare in Congregazione, ero decisa e convinta di consacrarmi al Signore, tuttavia gli ostacoli erano tanti. La tragedia della morte del papà e della sorella avevano lasciato la mamma in grande necessità di aiuto e di conforto… La mamma sperava molto su di me essendo la più grandicella (avevo 14 anni); c’erano altri tre figli più piccoli. Voleva che io mi sposassi per avere in casa una persona di fiducia! Ma il disegno di Dio era ben altro. La sera in cui è arrivata la suora da Alba, mandata da lei, Madre Maestra, Gesù mi ha dato la forza di un bufalo. Lasciare la mamma in quel momento era davvero un problema. Umanamente parlando ella aveva bisogno di me. Ma Gesù sa portare avanti i suoi progetti d’amore! La mamma, che era una donna di fede, mi lasciò libera (dopo avermi esortata a non andare) per partire e io con l’aiuto di Dio, ho potuto seguire la voce del Maestro che mi diceva: vieni, non avere paura, alla mamma ci penso io… Madre Maestra, oggi, come ieri e sempre, sono felice di essere Pia Discepola… La nostra vocazione è bellissima. Abbiamo una missione che non verrà mai meno fino alla fine del mondo: essere adoratrici del suo mistero d’amore nell’Eucaristia. Mi renda Gesù Eucaristico quella che Lui mi vuole e usi misericordia per i miei peccati. Confido in Lui, avendo cominciato l’opera buona in me la porti a compimento!»
Antonina compie il noviziato ed emette la Professione religiosa il 25 marzo 1953 ad Alba ricevendo il nome di Sr. M. Salvatrice, in memoria del SS.mo Salvatore. E riceve in consegna, come giorno onomastico, il 9 novembre, nella festa della Dedicazione della Basilica Lateranense. Emette la Professione perpetua a Roma il 25 marzo 1958.
L’apostolato che svolgerà è principalmente nell’ambito di servizi caritativi, della confezione dei paramenti e della sartoria ecclesiastica. Inizia la sua missione a Bordighera con la diffusione del Vangelo, ad Alba sarà sacrestana e in lavanderia. Dopo la professione perpetua sarà per dieci anni a Lisbona in Portogallo (1959-1969) attendendo alla cucina, al laboratorio e svolgendo il servizio di consigliera locale. Vi passerà un altro periodo (1983-1985) e sarà a Porto occupandosi di sartoria e di confezione liturgica.
Dopo il suo rientro in Italia nel 1969 sarà in Sicilia prima a Catania, per 5 anni cuoca nella casa San Paolo e poi a Palermo nel 1974 attendendo al laboratorio di confezione. Nel 1976 si occuperà del refettorio nella casa DM di Ariccia e quindi sarà in sartoria a Milano (1978-1983). Successivamente sarà ancora impegnata in laboratori di confezione ad Alba, a Napoli e a Catania. Nel 2010, per l’avanzare dell’età, è trasferita a Sanfrè, e si rende utile, con spirito di servizio, secondo le sue reali possibilità.
Nei suoi scritti accenna alle intenzioni che la animano quotidianamente, specie nell’adorazione eucaristica: il Santo Padre, la Famiglia Paolina, i sacerdoti.
Ringraziando da Sanfrè per gli auguri Sr. M. Regina Cesarato, allora superiora generale, esprime: «Quest’anno come sempre ho chiesto al Signore di essere veramente una piccola pietra viva dell’edificio della Santa Chiesa madre di tutte le chiese del mondo. Ma non solo per me ma anche per tutte le Pie Discepole sparse nel mondo… Io ora mi sono ambientata in questa terra piemontese, vicina e a contatto con la sofferenza. Mi fa pensare alla brevità della vita e alle belle parole del nostro fondatore: Paradiso! Paradiso!».
Sr. M. Salvatrice, nella semplicità viveva una profonda vita interiore che la motivava nella sua donazione, con grande spirito di sacrificio. Il suo orizzonte di preghiera era universale e includeva il riferimento a tutte le sorelle del mondo. Amava trattenere relazioni cordiali con la gente e gustava la musica e il canto, animando le celebrazioni liturgiche comunitarie. Sapeva irradiare attorno a sé quello spirito di fede che la animava e che contribuiva a creare un bel clima comunitario. La sua gioiosità non faceva percepire la sua età, pur avanzata con tutti i relativi problemi e complicazioni.
La frase, scelta per il suo 50° di professione, dice il suo stile di vita: Oggi con il cuore colmo di gioia e gratitudine l’anima mia magnifica il Signore! Ora, cara sorella Salvatrice, continua il tuo canto di lode davanti alla Trinità Santissima intercedendo in particolare per le giovani in formazione, per quelle che il prossimo 10 febbraio compiono un nuovo passo in avanti nel cammino vocazionale!