SSP Italia: Don Antonio Luigi Castelli

Nazione di nascita: Italia
+ 26 dicembre 2021 (Alba)

Alle ore 11.45 (ora locale) di domenica 26 dicembre 2021, è deceduto nella Comunità di Alba Casa Madre a causa di una grave anemia e infezione delle vie urinarie

DON ANTONIO LUIGI CASTELLI
90 anni di età, 78 di vita paolina, 64 di sacerdozio

Don Antonio nasce a Guanzate (Como) il 23 settembre 1931, in una famiglia con due fratelli e due sorelle, dai genitori Angelo e Teresa Croci. Entra nella comunità di Alba il 4 novembre 1943. Inizia il Noviziato l’8 settembre del 1948, e – nella stessa data – emette la Prima professione l’anno seguente e la Professione perpetua nel 1955. Viene ordinato Presbitero il 7 luglio 1957.

Inizia il suo percorso apostolico come Maestro dei giovani a Bari nel 1958, dove rimane fino al 1967, quando, dopo un anno a Modena, è trasferito a Cinisello Balsamo (Milano) con lo stesso incarico. Nel 1973 viene nominato Superiore della casa di Cinisello Balsamo e nel 1976 riceve l’incarico di insegnante e di animatore vocazionale.

Nel 1981 è trasferito nella casa di Ariccia (Roma) come Delegato del Superiore generale, a contatto con don Giovanni Roatta, grazie al quale approfondisce la spiritualità paolina e cresce nell’amore al Fondatore. Nel 1990 riceve la nomina di Direttore Nazionale dei Cooperatori Paolini. Nel 1993 riceve la nomina di Delegato delle Annunziatine, incarico che porterà avanti per due mandati. Al termine del secondo mandato, nel 2005, viene eletto Delegato del Superiore generale per la Casa Generalizia, e nel 2007 ritorna nella Provincia Italia, assegnato alla comunità Primo Maestro di Roma con l’incarico di animazione spirituale. Nel 2015 è trasferito a Cinisello Balsamo, impegnato nella redazione e nel ministero. Nel 2021, con la salute che si fa sempre più precaria, è accolto nell’infermeria di Casa Madre di Alba dove rimarrà fino alla sua partenza per il Cielo.

Don Antonio è stato una bella figura di sacerdote paolino. Nel suo lungo servizio ha saputo accompagnare e guidare saggiamente le persone a lui affidate. Sempre aperto e lungimirante, con vedute larghe, ampie, esercitava un certo fascino sui giovani che seguiva con serietà e amore.

Per tanti anni è stato incaricato dell’Istituto Maria Santissima Annunziata. Scrive una sorella: «Uomo umile, disponibile, cresciuto alla scuola di Don Alberione per cui molto sobrio, asciutto, non amava dilungarsi in futili discorsi ma subito andava al cuore del problema, aiutando a discernere. Tanti sono i giovani confratelli e noi Annunziatine che abbiamo ricevuto la sua illuminata e semplice guida. Tante di noi lo serbiamo in cuore come un caro padre». Da vero Paolino aveva di mira la profondità della vita spirituale personale e dei gruppi dell’Istituto Maria Santissima Annunziata: «Con il suo esempio e le sue parole ci ha trasmesso l’amore per il Fondatore, per la Famiglia Paolina, ci ha aiutate a maturare facendoci prendere piena consapevolezza del dono della nostra vocazione. Noi Annunziatine sempre dobbiamo a don Antonio un grande grazie».

Per natura riservato e schivo, era tendenzialmente timido ed essenziale nelle relazioni. Non si lasciava andare a grandi manifestazioni di affetto e di stima, ma non mancava di dimostrare, in maniera discreta, la sua comprensione e la sua vicinanza. Sebbene all’apparenza non mostrasse una tempra forte e decisa, ha svolto con generosità e al massimo delle sue possibilità tutte le mansioni che nel corso degli anni gli sono state richieste, talvolta superando se stesso e la sua indole.

Don Antonio era una persona umile, discreta, generoso. È stato un bravo sacerdote, una persona retta, una bella figura. Come sacerdote paolino ha fatto vivere con intensità l’affetto al Fondatore (si commuoveva visibilmente – ricorda una Annunziatina – quando raccontava esperienze personali vissute con don Alberione) e al carisma paolino.

Il Superiore generale, don Valdir José De Castro, nel 2017 gli inviava il messaggio per 60° anniversario di Ordinazione presbiterale, e ricordando il servizio di animazione che aveva svolto all’interno delle comunità paoline e della Famiglia Paolina, così concludeva: «Ringrazio te per il tanto bene seminato e per ciò che ancora oggi vivi con semplicità, tutto portando all’altare per il bene della Congregazione e della Famiglia Paolina».

Il Signore accolga questo nostro caro fratello che lo ha servito fedelmente e gli dia la gioia di contemplare il suo volto di amore. Preghiamo perché possa intercedere per sante vocazioni nella Famiglia Paolina.

Roma, 27 dicembre 2021

Don Vito Spagnolo, ssp


I funerali saranno celebrati martedì 28 dicembre, alle ore 10.00, nel Tempio San Paolo di Alba. La salma sarà poi trasferita e tumulata nel cimitero di Guanzate (Como).

I Superiori di Circoscrizione informino le loro comunità per i suffragi prescritti (Cost. 65 e 65.1).


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