Carissimi,
ci giunge la notizia che alle ore 4,20 (ora locale) nella comunità di Mexico, il Signore ha chiamato alla festa senza fine, la nostra sorella
BERRA MERLO HERMINIA sr MARIA DE LOURDES
nata a Chipilo (Puebla, Messico) il 6 gennaio 1935
Il particolare luogo di nascita focalizza immediatamente le caratteristiche di questa sorella che anche in età matura continuava a parlare il dialetto veneto antico e a sentirsi arricchita dalle tradizioni culturali di questa regione italiana, patria dei suoi avi. “Chipilo” infatti, è costituita ancor oggi dai discendenti dei coloni veneti stabilitisi in terra messicana alla fine del XIX secolo.
Apparteneva a una famiglia dalle profonde radici cristiane e fin da bambina aveva partecipato alle iniziative dell’Azione Cattolica nella parrocchia italiana della città. Entrò in congregazione il 17 luglio 1949, nella casa di Mexico, aperta nel 1948 da sr Bernardetta Ferraris e da altre due sorelle. Sr Bernardetta fu la sua maestra di noviziato e accompagnò il piccolo gruppo di sei giovani alla professione che venne emessa il 29 giugno 1954. Cinque anni più tardi, sr Maria De Lourdes pronunciò, nella casa di Mexico, i voti perpetui. Nel tempo dello juniorato si dedicò alla diffusione nelle famiglie, fabbriche, officine nelle diocesi di Monterrey, Mexico, Guadalajara. Nel 1963 fu nominata vocazionista e accompagnò con sapienza e amore le giovani che il Signore inviava alla congregazione. Si dedicò ancora alla missione organizzando numerose fiere del libro a Monterrey, Tampico, Monclova e collaborando poi nelle librerie di Puebla e Léon. Nel 1984, venne trasferita nella città di Tijuana, una regione della Bassa California confinante con gli Stati Uniti. A Tijuana accompagnò con competenza la costruzione della nuova casa ed ebbe la gioia di essere presente alla posa della prima pietra. A Monterrey svolse poi il servizio di autista, commissioniera, propagandista. Nel 1988 ebbe la possibilità di una sosta e di un periodo di aggiornamento in Italia, in Casa generalizia. Fu per lei un tempo ricco di grazie, di conoscenze e di nuove esperienze. In comunità si rendeva davvero simpatica con quel particolare accento dialettale ereditato dai suoi avi…
Nel 1989 rientrò in Messico. Dopo qualche tempo trascorso a Monterrey e un periodo di assenza per motivi familiari, venne nominata superiora della comunità di Mexico-Amatista. Ebbe quindi la gioia di tornare a Tijuana dove venne nominata, nel 1994, superiora della comunità. In quell’occasione diede un valido contributo al “Segretariato Diocesano di educazione e cultura” organizzando esposizioni nei collegi, università, fabbriche. In questa città di frontiera si sentiva a proprio agio e qui ritornò a più riprese fino a quando la situazione di salute suggerì il suo rientro nella casa di Mexico. Ma non possiamo dimenticare l’apporto dato alla comunità di Monterrey come superiora locale.
Sr Maria de Lourdes era una sorella che vibrava per la missione, sempre gioiosa e amante delle feste. Come tutto il popolo messicano, si lasciava coinvolgere dalla danza, dalla musica, dai mariachi… Ma come tutti i messicani, aveva una tenera devozione alla Vergine di Guadalupe, patrona e regina dei popoli di lingua spagnola del continente americano. E fu proprio nel Santuario di Nostra Signora di Guadalupe che celebrò i cinquant’anni di professione religiosa. Nel 2016 scriveva alla superiora generale: «Sono molto grata alla congregazione che mi ha dato l’opportunità di vivere esperienze apostoliche molto belle, nelle quali ho potuto contemplare grandi anime che sono state un esempio di vita per me. Ringrazio per il carisma paolino che ho sempre sentito “mio”».
Dal 2017 si trovava nella comunità di Mexico dove prestava qualche aiuto nella casa. Nello scorso mese di luglio, mentre si trovava in vacanza, in seguito a una caduta le venne diagnosticata un’infermità congenita degenerativa denominata spondilite anchilosante. A fine novembre una grave crisi le provocò la disfunzione degli organi vitali e una debilitazione generale. Aveva desiderato «chiudere la vita con una spilla d’oro». E oggi, le parole del profeta Isaia che parlano di una via santa, di una felicità perenne, di splendore, di giubilo e di gioia, sono la spilla d’oro che sigilla la sua vita di apostola e di missionaria del vangelo.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 6 dicembre 2021