Carissimi,
ci giunge la notizia che ieri sera, alle ore 23.30, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, il Divin Maestro ha chiamato dolcemente a sé, nel sonno, la nostra sorella
SIMONI PIA AGNESE sr ADELAIDE
nata a Palù Giovo (Trento) il 18 agosto 1931
Si potrebbe denominare una paolina sprint perché ha diffuso entusiasmo, simpatia, gioia, sveltezza nel raggiungere con la sua inseparabile “FIAT giardinetta” i luoghi di missione. Apparteneva a una numerosa famiglia trentina che ha dato alla Chiesa alcuni ferventi missionari e all’Italia una dinastia di sportivi che hanno onorato la nazione con le loro emozionanti imprese in sella alla bicicletta.
Entrò in congregazione il 7 novembre 1950 nella casa di Alba, seguendo l’esempio della cugina sr Valentina e aprendo la strada a sr Lina. Visse a Roma il noviziato che concluse con la prima professione il 19 marzo 1955, anno che il Fondatore aveva voluto dedicare al Divin Maestro. Subito dopo iniziò a percorrere le strade della Campania e specialmente della provincia di Avellino con l’auto stracolma di libri e riviste per diffondere, con il suo largo e aperto sorriso, la Parola di Dio trasformata in libro e rivista. Come i suoi parenti famosi, aveva la “corsa nel sangue” e si sentiva in piena sintonia con il decalogo della sveltezza, sempre inculcato da M. Tecla.
Nel 1958, sr Adelaide venne trasferita a Belluno per raggiungere con il Vangelo le vallate alpine e i luoghi di villeggiatura. Per una quindicina d’anni si dedicò poi, a Trieste, alla diffusione nelle famiglie, parrocchie, collettività, e alla locale libreria. Le era entrato nel cuore il carattere aperto dei triestini, aveva appreso il dialetto proprio e la sua espressione gioiosa e semplice colpiva le giovani che in quegli anni seguirono il suo esempio, anche attratte dal suo sorriso e dal fervore apostolico. Aveva una particolare attenzione per le famiglie e instaurava rapporti amichevoli e cordiali con gli addetti al deposito della stazione centrale dove si recava settimanalmente per ricevere il quantitativo di giornali da distribuire nelle parrocchie.
Quando, nel 1969, le venne chiesto se desiderava studiare, rispose con convinzione: «Ormai dopo tanti anni di vita religiosa il mio desiderio è solo quello di farmi santa, per cui mi trovo bene ovunque. Se ci sono le possibilità, desidererei andare al nord, però voglio essere sincera, desidero essere disponibile alla volontà del Signore, alla volontà dei superiori per poter dare alla congregazione quel poco che posso dare senza riserve; mi sono fatta religiosa per questo».
Nel 1974, iniziò una nuova parentesi della sua vita come incaricata della cucina, nella comunità di San Rufillo (Bologna), e a Verona, nella casa provinciale. Insieme alla cucina non tralasciava di rendersi disponibile per accompagnare le sorelle con la sua immancabile automobile e prestarsi al ritiro e alla distribuzione delle pellicole dell’Agenzia “San Paolo Film”. Era attenta a ogni persona, sempre preoccupata che a nessuna mancasse il necessario. Nel 1990 venne trasferita nella casa provinciale di Via Vivanti (Roma) come aiuto cuoca e autista. Con tutta la comunità, visse il trasferimento nella casa “Divin Maestro” di Via Antonino Pio dove si spese con generosità e tanto amore, fino a quando la salute non dette segnali preoccupanti per l’insorgere del morbo di Alzheimer.
Da circa tre anni sr Adelaide si trovava nella casa “Giacomo Alberione” di Albano per ricevere le cure più appropriate. La malattia non la ripiegava su se stessa, continuava a diffondere sorrisi, dolcezza e tanto buon umore. Veramente “grandi cose ha fatto il Signore” nella sua vita: una vita di “piccola” per il regno, una vita che ha donato a quanti ha incontrato, il sorriso di Dio, la gioia della donazione, l’amore alle cose semplici che hanno il sapore di cielo.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 26 ottobre 2021