Carissimi,
presso l’Ospedale “San Camillo” di Roma, verso le ore 8, in seguito a un’emorragia addominale, il Padre misericordioso ha attirato a sé per donarle vita in pienezza, la nostra sorella
CAMPUS GIUSEPPA sr GAVINA
nata a Sassari il 30 settembre 1932
Entrò in congregazione nella casa di Roma, il 6 luglio 1956. In questa grande comunità, all’ombra del Santuario della “Regina degli Apostoli” visse la prima formazione e il noviziato che concluse, con la professione dei voti religiosi, nella festa di San Paolo, il 30 giugno 1960. Era un tempo particolarmente benedetto dal Signore, nel quale veniva avviata la preparazione del Concilio Vaticano II e, in congregazione, si celebrava l’Anno Biblico, nel XIX centenario dell’arrivo di san Paolo a Roma. E anche sr Gavina, da giovane professa, collaborò alla diffusione della Parola raggiungendo, per tre anni consecutivi, migliaia di famiglie nei palazzi della capitale.
Dopo la professione perpetua, emessa nel 1965, venne inserita nell’Agenzia San Paolo Film di Brescia e poi in quella di Sassari. E dopo un anno di aggiornamento, trascorso ad Alba, iniziò una nuova tappa della sua vita, tutta dedicata al servizio delle sorelle ammalate. Dapprima visse nella comunità “Divin Maestro” di Roma, poi nella casa “Tecla Merlo” di Albano, quindi nella casa “San Giuseppe” di Alba e infine nella comunità “Divina Provvidenza” di Roma dove svolse, per oltre quindici anni consecutivi, il compito di aiuto infermiera. Era una sorella silenziosa, mite e buona, gentile e servizievole, umile e attenta che amava sinceramente le persone più bisognose e cercava in tutti i modi di essere di aiuto. Nella sua semplicità e quasi ingenuità, era racchiusa la saggezza che proveniva dal rapporto prolungato e coltivato con il Maestro Divino. Mai tralasciava questo contatto rigenerante e trasformante.
Era felice di abitare nel clima mariano favorito dal Santuario della “Regina” e dedicava ampi spazi di tempo, anche del suo tempo libero, per aiutare nella sacrestia, prestando attenzione ai dettagli. Non le importava fare cose grandi ma vivere nella piccolezza offrendo alla Mamma celeste tanti servizi a volte nascosti, per rendere più bella e ordinata quella “casa” che considerava la “casa” della nostra Famiglia, la “casa” della parrocchia e soprattutto la “casa” delle vocazioni. Ricordava che don Alberione chiedeva a Maria, in quella “casa”, «vocazioni per tutti gli apostolati, vocazioni per tutti gli istituti religiosi, vocazioni per tutti i seminari, vocazioni per tutte le nazioni: fra esse, specialmente, le vocazioni per gli apostolati più urgenti, più moderni, più efficaci».
Nell’anno 2006, aveva avuto la gioia di partecipare al mese di esercizi spirituali di Famiglia Paolina secondo la proposta del “Donec Formetur” e non tralasciava occasione per riconsiderare i contenuti ricevuti e dare una risposta sempre più radicale al suo Signore. Come una persona giusta, è vissuta di fede e ha annunciato questa fede a quanti ha incontrato sul proprio cammino.
Circa cinque anni fa, l’insorgere del morbo di Parkinson e poi di altre gravi patologie a livello intestinale, l’hanno messa nelle condizioni di dover ricevere lei stessa l’aiuto delle sorelle. Negli ultimi mesi ha subìto diversi ricoveri anche prolungati, presso l’Ospedale Israelitico di Roma. Dalle foto che spesso apparivano in facebook, si notava la sua serenità e la gioia per la visita delle sorelle che continuavano a prendersi cura di lei. Questa notte, un improvviso aggravamento ha consigliato il suo trasferimento urgente presso l’Ospedale “San Camillo” dove, in breve, ha reso l’ultimo respiro. Sr Gavina è giunta finalmente “a casa”, a contemplare il grande amore della sua vita, nel regno della luce, della pace, della misericordia che non ha fine.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 12 ottobre 2021