Carissimi,
ci giunge la notizia che in questo primo sabato del mese, verso le ore 6 (ora locale), nella comunità di Boston (Stati Uniti) è stata chiamata alla vita eterna, la nostra sorella
WICKENHISER MARGARET sr MARY MARK
nata a Lackawanna, NY (Stati Uniti) il 14 settembre 1941
Tra pochi giorni, avrebbe compiuto il suo ottantesimo compleanno e, come ogni anno, si stava preparando con gioia per celebrare il dono della vita. Certamente non prevedeva che il Signore, nella sua provvidenza amorosa, stava allestendo per lei un festoso banchetto nel regno dei cieli.
Entrò in congregazione nella casa di Boston, il 30 agosto 1958 seguendo l’esempio della sorella maggiore, sr M. David, che l’aveva preceduta di qualche anno. Dopo qualche tempo di studio e di esperienza apostolica, visse a Boston il noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1961. Durante lo juniorato, si dedicò all’apostolato tecnico, alla diffusione a Staten Island e alla libreria. E dopo la professione perpetua emessa nel 1966, fu chiamata a donare la ricchezza di mente e di cuore alle giovani candidate dedicandosi all’insegnamento. Molto presto, già nel 1970, le venne affidato il servizio di superiora nella comunità di New Orleans e in seguito in quella di Saint Louis. Fu poi richiamata a Boston per gestire, come responsabile, l’ufficio spedizione. Considerando il suo entusiasmo apostolico e il dono della scrittura, venne presto orientata agli studi di specializzazione in campo teologico, spirituale, pastorale in vista della redazione e della elaborazione dei testi di catechesi. In quest’ambito il suo impegno è stato davvero encomiabile: la dedizione alla redazione e in modo particolare a quella catechistica, la ricerca di nuove vie perché la Parola potesse correre, hanno contraddistinto tutta la sua vita paolina. Un impegno svolto con passione e competenza, sospeso solamente negli anni in cui fu chiamata al servizio di superiora provinciale (1989-1993) o locale (2001-2007), nella comunità di New Orleans.
Per oltre dieci anni ha diretto, in momenti diversi, la Publishing House, come viene denominata l’editrice statunitense. Si è spesa e sovraspesa per tenere alta e splendente la fiamma della vocazione catechistica, considerata dal Fondatore «prima e fondamentale opera apostolica». Ha diretto la serie Alive in Jesus, è stata autrice e curatrice di molti libri di preghiera (aveva appena completato una raccolta di preghiere a san Giuseppe) e stava avviando una nuova collana di Classici Spirituali. Donna di profonda fede, riservata e schiva, non amava mettersi in mostra ma non si è mai sottratta a compiti di responsabilità. Era ricca di buon senso e di sapienza, era una persona di cui ci si poteva fidare. In occasione del 60° anniversario di professione confidava: «L’intensità, l’esuberanza e l’effervescenza dei primi anni di professione sono passati, ma sono stati sostituiti da una gioia profonda e dalla certezza che sono dove Dio vuole che io sia… La vocazione a seguire più da vicino Gesù Cristo, mi ha coinvolta in uno stile di vita che trascende le mie capacità naturali e la mia personalità. Ho imparato a riconoscere sempre meglio la mia dipendenza da Dio che ha valorizzato tutte le mie capacità e conoscenze. Continuo a credere che il Signore sarà sempre con me e mi riporterà sana e salva nella sua casa».
La sua morte improvvisa ha colto tutti di sorpresa. Solo qualche settimana fa, sr Mary Mark aveva informato le comunità che dai risultati della TAC emergeva una massa di origine benigna, che premeva sulla cavità addominale. L’intervento chirurgico, fissato per lo scorso 2 settembre, non faceva prevedere particolari criticità. Ieri sr Mary Mark era rientrata in comunità per la convalescenza che sembrava avere un decorso regolare. Alle ore 4 di questa mattina, l’infermiera di turno si è resa presente per offrirle alcuni medicamenti. E quando è ritornata, due ore dopo, era già nelle braccia del Padre che la riportava a casa, sana e salva, come aveva desiderato.
Sr Mary Mark interceda per tutte noi perché possiamo percepire in modo sempre nuovo la chiamata a «farci penna e voce di Dio» (cfr. FSP54 p. 255) per irradiare la luce della fede e della speranza sull’umanità di oggi. Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 4 settembre 2021