Carissimi,
verso le ore 5, nel reparto San Raffaele della comunità di Albano, è stata chiamata a contemplare per sempre il Volto del Maestro, la nostra sorella
BAVIERA MARGHERITA sr MONICA MARIA
nata a Castenaso Bolognese (Bologna) il 17 febbraio 1932
Era inserita in questa comunità solamente da due settimane: lei stessa, considerando la salute sempre più fragile, aveva chiesto alla superiora generale di lasciare la casa generalizia, dove aveva vissuto oltre trent’anni e inserirsi nel gruppo delle sorelle ammalate di Albano. Consapevole che le forze venivano meno, era contenta di potersi affidare, consegnandosi docilmente nelle mani dei medici e delle infermerie. Serena e abbandonata, attendeva con trepidazione l’ultima chiamata del suo Signore avvertendo che il Paradiso si faceva per lei sempre più vicino.
Sr Monica entrò in congregazione, nella casa di Roma, l’8 luglio 1957 dopo aver conseguito la laurea in lettere all’università di Bologna. Lei stessa, nel 2017, aveva confidato alcuni dettagli della sua vocazione percepita in occasione della proclamazione del dogma dell’Assunzione, il 1° novembre 1950: «In Piazza San Pietro, come il sussurro di una lieve brezza, ho sentito la chiamata del Signore. Non è stato facile per me seguirla, legata come ero alle cose del mondo… Dopo la lieve brezza non sono mancati venti impetuosi e solo a venticinque anni sono entrata tra le Figlie di San Paolo. Anche in mezzo alle prove il Signore mi è stato vicino: non potevo vacillare. Ora sono piena di gioia, a volte sembra quasi sovrumana, solo un passo dal Paradiso. Ah le sorprese di Dio!… Mi sento proprio abitata dallo Spirito Santo».
Le sorprese non sono mancate nella sua vita: dopo la prima professione, emessa a Roma il 30 giugno 1960 e dopo una breve esperienza nella libreria di Salerno, nel 1962 venne chiamata a partire per gli Stati Uniti per essere di aiuto soprattutto come insegnante della lingua italiana e della storia della chiesa. A Boston, nel 1965, emise la professione perpetua e proseguì il suo impegno nell’insegnamento e nella redazione libri perfezionando la propria formazione culturale anche attraverso il conseguimento della licenza in catechetica. Lo studio della lingua inglese le permise poi di collaborare in diverse maniere nel servizio delle traduzioni.
Nel 1988, venne richiamata in Italia per inserirsi nel Segretariato Internazionale di Spiritualità che stava riorganizzandosi. Ed è stato in quest’ambito che sr Monica ha dato il meglio di sé acquisendo a mano a mano una più profonda conoscenza del Fondatore e di Maestra Tecla specialmente attraverso i loro scritti. Ha collaborato per oltre trent’anni, con le altre sorelle del SIS, alla pubblicazione delle circolari di don Alberione (“Considerate la vostra vocazione”), alla trascrizione da nastro delle conferenze e meditazioni di Maestra Tecla pubblicate nel testo “Un cuor solo un’anima sola”, alla preparazione delle varie edizioni della predicazione di don Alberione alle Figlie di San Paolo, dal 1929 al primo semestre 1961. La vasta cultura umanistica e la conoscenza delle lingue greca e latina le erano di grande aiuto nell’arricchire i testi con le note storiche, bibliche e i vari indici che corredano ogni libro. Con le sorelle del Segretariato, ha collaborato alla preparazione di altri testi storici e carismatici: “Le nostre origini nel racconto della Prima Maestra e del M. Giaccardo”, “La donna nel pensiero di G. Alberione e Giovanni Paolo II”, “La Prima Maestra nella testimonianza di don Alberione”, ecc. Inoltre ha dato un contributo fattivo e competente in occasione dei diversi Seminari di ermeneutica sui taccuini spirituali di Maestra Tecla. Il grande desiderio di sr Monica era quello di scavare nel pozzo profondo del nostro carisma e di estendere a quante più persone possibili i tesori di grazia che vi sono racchiusi, a bene della Famiglia Paolina e della Chiesa.
Ricordiamo la sua bontà genuina, lo spirito di servizio, la sincera ricerca del positivo racchiuso in ogni evento, la sollecitudine nell’animazione liturgica, il profondo amore alla vocazione e a ogni sorella, insieme all’intenso desiderio di vivere nella volontà di Dio, in una conformazione sempre più piena al suo Signore e Maestro. Lo Spirito Santo, il Dito di Dio, compia ora in lei l’opera dell’artista, la renda bella e pronta per vivere la comunione piena nelle nozze eterne.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 4 agosto 2021