Carissime Sorelle,
Oggi, 25 giugno 2021, alle 05:00, quando già sorgevano le luci dell’alba, il Maestro Divino ha portato con sé nella gioia del suo Regno la nostra sorella, che da tempo sta-va condividendo intensamente la Sua passione
SR.M. LUCIA – LUCIA CABRAS
nata il 14 dicembre 1947 a Cagliari (CA).
Lucia si può paragonare ad un fiore spuntato tra le rocce che a Selargius (Cagliari) si specchiano nell’azzurro intenso del Mar Mediterraneo. Circondata da sette fratelli e una sorella, di una famiglia numerosa di nove figli. Così la presenta il parroco: «Si attesta che la Sig.na Cabras Lucia, nostra parrocchiana, appartiene a famiglia di elevata formazione cristiana; ha frequentato con assiduità i sacramenti; è stata attiva nelle file di Azione cattolica; ha collaborato come catechista nell’insegnamento della religione. Dimostra un’indole buona; è laboriosa, seria, obbediente» (Selargius, 04.12.1969, Sac. Giovanni Marras).
Poco più che ventenne risponde alla chiamata del Maestro Divino e raggiunge il “Continente”: entra nella comunità delle Pie Discepole a Roma l’8 dicembre 1969. Intra-prende il noviziato con un gruppo internazionale di giovani, particolarmente vivace, tanto da scegliere come nome il grido pasquale: noviziato “Alleluia”. Emette la Professione religiosa il 24 marzo 1973. Le viene confermato il nome di battesimo, con un richiamo a essere luce e a testimoniare la luce; con la missione di pregare per il Giappone e per i Sacerdoti paolini sofferenti. Nella domanda per la professione perpetua esprime la volontà decisa di seguire il Maestro Divino e amare Lui solo; nella valuta-zione delle formatrici si evidenzia l’amore per la Congregazione, l’interesse per le vocazioni e l’apprezzamento per le iniziative della Famiglia religiosa. Emette i voti perpetui, sempre a Roma, il 24 marzo 1979.
La cura del lavoro spirituale ha rappresentato per lei una tensione profonda, quasi un’ansia costante nel voler corrispondere alla volontà di Dio. «A partire dalla Professione perpetua sto facendo un’esperienza intimamente bella perché sento in modo nuovo il bisogno, il desiderio di ringraziare, di lodare Dio per ogni cosa, in ogni momento, sereno o meno. Sto scoprendo l’Amore gratuito di Dio, la premura con cui si dona senza stancarsi, soprattutto all’anima che ha stretto un’alleanza con Lui. Ora mi trovo nella comunità del Vaticano, più vicina al Papa, alla vita della Chiesa, felice di poter compiere, finché il Signore vorrà, tutto ciò che Egli vuole da me» (A Madre M. Lucia Ricci, Roma, 09.07.1979). Sapeva evidenziare gli aspetti positivi di ogni esperienza
apostolica: «Anche la breve esperienza avuta nell’apostolato sacerdotale mi ha fatto tanto del bene e mi ha consentito di capire profondamente le esigenze di questo lato pratico e spirituale della nostra vocazione» (21.10.1974). «Con molta pazienza il Maestro Divino lavora e forgia il mio spirito come a Lui piace e da parte mia voglio sempre più compiere la sua volontà fino a che mi giudicherà pronta per l’incontro definitivo con Lui» (A sr. M. Regina Cesarato, Natale 2012).
Il suo itinerario apostolico conosce una varietà di servizi, caratterizzati da generosità, gioia e spirito di sacrifico. Dopo la professione, per un breve periodo è nel laboratorio di ceramica, quindi a Roma nella comunità S. Maria Maggiore, mentre presta servizio come segretaria all’AISC (Associazione italiana Santa Cecilia) e studia musica (1974-1979). Nel 1979-1980 è a Rimini, collaboratrice al Centro di Apostolato liturgico; nel 1980-1984 a Roma SMM per frequentare il Corso di Radiologia medica, di cui consegue il diploma. Nel 1984 è infermiera a San Paolo (Roma) quindi nel 1985-1988 è superiora locale ad Alba San Paolo – Famiglia Cristiana. Nel 1988 è collaboratrice al Centro Apostolato Liturgico di Firenze, nel 1990 è superiora delegata ad tempus nella Casa di preghiera a Centrale di Zugliano (VI). Dopo un breve periodo di aiuto in economato regionale (1993) nel 1994 è nominata superiora locale a Napoli quindi, nel 1996, presta il servizio di infermiera presso la comunità della Società San Paolo di Cinisello Balsamo (MI). Aveva dato la sua disponibilità per la missione in Africa (anno 2000) quando, negli accertamenti previ di salute, le viene diagnosticata una neoplasia vescicale. Sarà quindi a Sanfrè dedita a mansioni varie, consigliera di comunità mentre attende alla cura della sua salute. Dopo alcuni mesi ad Albano come addetta alle commissioni (2006), è alla Casa Gesù Maestro (RM) come collaboratrice nel noviziato europeo, dedita a mansioni varie (2007-2009). Nel 2009 sarà superiora a Rimini. Quando la comunità è chiusa è trasferita ad Alba Casa Nazareth, e poi a Sanfrè per la cura della sacrestia. Da qui nel 2014, raggiunge la comunità presso la Società San Paolo ad Alba e assume l’incarico della cura della sacrestia del Tempio San Paolo. Dal 2016 al 2018 è in Casa Generalizia in aiuto alla segreteria; nel 2018 è Superiora a Napoli e nel 2019 infermiera a Bordighera.
Dal settembre 2020, al riacutizzarsi della sua patologia, è accolta nella comunità ad Albano Laziale dove trova l’ambiente favorevole alle cure necessarie.
Per circa 20 anni Sr. M. Lucia ha combattuto con tenacia e determinazione la sua battaglia contro una neoplasia vescicale, costantemente monitorata e che, un anno fa, l’oncologo definiva sconfitta. Poco dopo, a distanza di poche settimane, si presentava un quadro addominale fortemente sospetto per un’altra patologia al pancreas; analisi, tentativo di terapia possibile, ma tutto inutile, la malattia progrediva con inaudita velocità.
E Sr. M. Lucia si preparava, con piena consapevolezza, coraggio e serenità all’incontro definitivo con lo Sposo. All’alba di questo nuovo giorno si sono aperte le porte del cielo per lei!
Nel Natale 2020 scriveva a Sr. M. Micaela Monetti, Superiora Generale: «La mia cura oncologica prosegue e ho finito due cicli. Ho tanta fiducia che il Buon Dio continui a volere il bene per me, qualunque esso sia. Mi fido di Lui! Maria SS.ma, nostra Madre, mi insegna in questo tempo come rispondere il mio “Eccomi” con prontezza e serenità ogni giorno».
Ha manifestato questa piena consapevolezza anche quando, due giorni fa, su invito della Superiora provinciale Sr. M. Paola Gasperini, le è stato amministrato il sacramento dell’Unzione degli infermi. Le sorelle della comunità, con tanta generosità, l’hanno assistita e accompagnata in preghiera fino al suo ultimo respiro.
L’offerta di vita di Sr. M. Lucia ottenga a tutte noi di realizzare quanto aveva verbalizzato come sua particolare intenzione di offerta: che tra tutte, al di là di ogni nazionalità, ci sia un intenso amore reciproco poiché questo sarà il segreto per nuove vocazioni.
E chiediamo che interceda per tutte noi un amore all’apostolato nello spirito dell’apostolo Paolo!