Carissimi,
nella vigilia della Domenica del Buon Pastore, alle ore 13,30, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, è stata introdotta ai pascoli della vita eterna la nostra sorella
CANU MARIA ANTONIA sr MARIA LUCINA
nata a Ittiri (Sassari) l’8 settembre 1934
Qualche anno fa, l’Osservatore Romano così titolava un’intervista a sr M. Lucina: «La suora da un milione di libri». Lei stessa raccontava: «Entrai in convento a sedici anni e mezzo e furono i libri a portarmici. Sentivo la vocazione religiosa ma ero naturalmente poco incline al rigore, insomma una ragazzina vivace. Poi un giorno nel mio paese arrivarono due suorine giovani, sorridenti e simpatiche che bussarono alla porta di casa per vendere i libri. Mi ritrovai con la valigia a salutare la mia Sardegna…».
Sr M. Lucina entrò in congregazione nella casa di Roma, il 12 gennaio 1950, Anno Santo. Dopo un tempo di formazione e di esperienza apostolica a Gorizia, visse a Roma il noviziato che concluse con la prima professione, il 19 marzo 1954. Iniziò subito il lungo curriculum come librerista che la portò a gestire per sessantaquattro anni consecutivi, con sapienza, intelligenza, dinamicità e grande amore, alcune delle librerie più attive e frequentate della provincia Italia: Verona, Brescia, Udine, Cagliari, Sassari, Torino, Trento, Treviso, Roma Castro, Napoli Capodimonte e Napoli Duomo.
A Brescia e a Trento svolse pure il servizio di superiora senza mai tralasciare il compito della libreria che per lei era sempre prioritario. Raccontava: «Vendevo circa ottanta libri al giorno, per duecentocinquanta giorni lavorativi all’anno, per sessantaquattro anni… poco più di un milione di libri». E aggiungeva: «Magari quei libri sono stati letti da più persone. Spesso ci penso alla sera, dopo la preghiera, prima di addormentarmi. Dove saranno ora tutti quei libri? Quante stanze si riempiono con un milione di libri? E soprattutto mi piace pensare: quanto bene avranno generato quei libri che mi sono passati per le mani?… Magari qualche vita è cambiata radicalmente proprio grazie a uno di quei libri».
La sua testimonianza di vita lasciava affascinati per la competenza e il modo originale con cui lei stessa maneggiava, accarezzava, sfiorava i libri, come fossero gioielli preziosi e delicati. È stata una vera maestra d’apostolato per centinaia di sorelle che da lei hanno appreso non una tecnica ma una vita. Commentava un giornalista: «È straordinario come questa suora che non ha mai studiato teologia abbia una grande competenza teologica, sia esperta di ogni campo e di ogni autore della sistematica, citi a memoria il Denzinger…». Sr Lucina dedicava il tempo libero allo studio per conoscere il contenuto dei testi e poterli suggerire con sicurezza. Era usuale incontrarla mentre si recava a riposare con pile di libri tra le mani. Valorizzava anche il tempo della ricreazione per non essere impreparata nella missione. Confidava: «Attraverso il libro mi sono cimentata nella direzione spirituale: capivo qual era la domanda spirituale e cercavo il libro che potesse offrire una risposta». E dalla libreria, con la sua capacità comunicativa, ha saputo instaurare bellissime e durature relazioni apostoliche.
In occasione del sessantesimo di professione scriveva: «Quanti incontri, quanti doni ricevuti attraverso l’apostolato, quanta fecondità di vita ricevuta e donata… il Signore è stato davvero grande e buono con me, non lo ringrazierò mai abbastanza per avermi fatta fiorire nel suo cuore di Padre e per aver resa feconda di bene la mia piccola vita».
Da circa tre anni, si trovava nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano. Nello scorso febbraio anche lei fu colpita dal covid-19 che le provocò una polmonite interstiziale. Ricoverata presso l’Ospedale dei Castelli e altre strutture ospedaliere, si era poi negativizzata ed era rientrata in comunità. Ma i problemi respiratori e sanguigni sono andati peggiorando e l’hanno presto condotta all’incontro con il Pastore Bello e Buono, il Pastore che ha un’intima conoscenza di ogni pecora e per suo amore dona la vita. Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 24 aprile 2021
