Carissimi,
con profonda commozione vi comunichiamo che, presso l’Ospedale dei Castelli (Ariccia) poco dopo le ore 14, il Cristo risorto ha chiamato a condividere per sempre la sua gloria la nostra sorella
BIANCO sr GIUSEPPINA
nata a Resina (Napoli) il 24 maggio 1937
Sr Giuseppina era una sorella buona, generosa, molto responsabile, che ha donato alla comunità di Albano, per oltre sessant’anni consecutivi, nella semplicità e nella gioia, tutta la sua vita.
Entrò in congregazione nella casa di Roma, il 12 ottobre 1956. Dopo un tempo di formazione e di esperienza apostolica a Taranto, era pronta per entrare in noviziato. Ma la sofferenza bussò presto alla sua porta: proprio in quell’anno così importante, le venne diagnosticata una forma di tubercolosi e perciò dovette rifare il noviziato e rinviare la professione. Nella solennità dell’Apostolo Paolo del 1962, ebbe finalmente la gioia di emettere, a Roma, i primi voti. Con profonda riconoscenza, esprimeva il desiderio di radicalità nella consegna di tutta se stessa. Scriveva alla superiora generale: «Mi metto umilmente nelle sue mani, disponga di me ciò che vuole, non mancherò di ringraziare sempre il Signore di avermi chiamata in questa congregazione. Con il suo aiuto potrò progredire e migliorare. Difetti ne ho abbastanza, poca istruzione e pochissima salute ma ho fiducia che il Signore non mi abbandonerà mettendo la buona volontà in tutto, facendo bene le piccole cose e i piccoli doveri. Mi sforzerò di essere sempre più docile e fervorosa».
In queste espressioni, ritroviamo tutta la vita di sr Giuseppina, sempre preoccupata di consegnarsi al Signore attraverso la congregazione, sempre desiderosa di offrire, nella piccolezza, tutto quello che aveva. Sr Giuseppina ha amato la mitezza e l’umiltà, le cose semplici della vita, ed è stata tra noi segno della bontà e della provvidenza del Padre celeste.
È vissuta ad Albano fin dalla prima professione. Qui ha conseguito il diploma di infermiera generica che le ha permesso di prestarsi, per alcuni anni, nei vari servizi ospedalieri e soprattutto nei servizi comunitari. Le sorelle ricordano la sua attenzione nella sacrestia, specialmente nella pulizia dei lini e delle tovaglie d’altare. Ricordano la sua disponibilità nell’aiutare dapprima in refettorio e poi nella sartoria, la sua preoccupazione per rispondere con il sorriso alle richieste di ogni persona, in un atteggiamento umile, sereno, silenzioso.
Dalle labbra di sr Giuseppina non uscivano mai parole di biasimo o di critica. Era davvero una sorella mite, capace di ricercare sempre l’essenziale, desiderosa di non fare del male a nessuno ma di comunicare sempre dolcezza, serenità, amore alle piccole cose.
Con l’irrompere del covid19 nella comunità di Albano, sr Giuseppina è stata una delle prime sorelle che ne sono state colpite. Considerando la bassa ossigenazione, venne ricoverata qualche giorno fa nell’Ospedale dei Castelli di Ariccia. Ma il suo fisico non è riuscito a superare la potenza del virus e oggi pomeriggio ha dovuto arrendersi. Il Signore, nella sua infinita bontà, l’ha chiamata a rinascere di nuovo, a rinascere dall’alto, a superare ogni timore, ad abbandonarsi pienamente nelle sue mani di Padre, mani di tenerezza che operano, nei piccoli e nei poveri, meraviglie di grazia.
In questa settimana che ci prepara a celebrare il Pastore buono, è bello immaginare sr Giuseppina mentre viene guidata «alle fonti delle acque della vita» dove ha certamente ritrovato la moltitudine di quella mirabile Famiglia Paolina del cielo che lei ha tanto amato e per la quale ha offerto ogni attimo della sua esistenza.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 19 aprile 2021