FSP Italia: Sr Maria Navelli

Nazione di nascita: Italia
+ 18/03/2021 Albano TM

Carissimi,

alla vigilia della solennità di San Giuseppe, “uomo giusto”, il Padre buono ha chiamato a sé una “donna giusta” che ha fatto della volontà di Dio il faro di tutta la sua vita. Alle ore 12.50, nella comunità “Tecla Merlo” di Albano, è stata chiamata alla vita eterna la nostra sorella

NAVELLI sr MARIA
nata a Moscufo (Pescara) l’11 agosto 1926

Apparteneva a una bella famiglia abruzzese molto laboriosa e ricca di valori cristiani che ha donato alla nostra congregazione anche sr Olimpia, sorella minore, deceduta nel 2014. A proposito del papà, sr Maria affermava, in uno scritto, di venerarlo e pregarlo come un santo. E lei ne ha seguito le orme crescendo giorno dopo giorno in un cammino di fede, di donazione, di amore.

Entrò in congregazione nella casa di Alba, il 2 dicembre 1948. Dopo un breve tempo di formazione e l’esperienza apostolica vissuta a Torino e a Milano, venne presto inviata a Roma per il noviziato che concluse con la prima professione, il 19 marzo 1951, esattamente settant’anni fa. Per circa tredici anni consecutivi, si dedicò, a Brescia, alla diffusione itinerante contribuendo al lancio della rivista Così, all’organizzazione delle Giornate bibliche, alla diffusione su larga scala di Famiglia Cristiana, all’apertura di molte biblioteche che stavano molto a cuore al Fondatore per stabilire centri di luce permanenti nelle scuole, istituti, famiglie.

Nel 1964, venne inserita nell’Agenzia “San Paolo Film” di Messina e in seguito in quella di Trento. A proposito di quel servizio apostolico confidava di sentirsi impreparata ed esprimeva il desiderio di partecipare a qualche corso interno, orientato specialmente a migliorare i rapporti umani. Desiderava infatti mettere tutto l’impegno per migliorare le relazioni comunitarie perché, diceva, «di questo abbiamo più bisogno dell’aria che respiriamo». E in tutta la sua vita paolina, sr Maria si è impegnata per trasmettere pace, comunione, benevolenza reciproca. Ha comunicato amore, fedeltà alla vita paolina, entusiasmo missionario anzitutto nei periodi del suo superiorato nelle comunità di Trieste, Livorno, Crotone; e poi nel tempo dell’inserimento nelle agenzie “San Paolo Film” di Bologna, Cagliari, Sassari e nella libreria di Sulmona. Con umiltà, faceva emergere le sorelle piuttosto che se stessa ma diventava particolarmente vivace quando proponeva i valori della consacrazione paolina, l’accoglienza delle diversità e il bene reciproco. Ricordava con riconoscenza l’esperienza di rinnovamento vissuta ad Alba: era stata per lei un’ulteriore occasione per vivere in modo più radicale il vangelo e il voto di povertà.

Nel 1989, fu incaricata dei servizi vari nella comunità di Roma-Via Bosio e in seguito in quella di Castro Pretorio. Fu poi chiamata al compito di autista e commissioniera nella casa di Galloro (Ariccia) e in quella di Albano “Giacomo Alberione”. Per quasi dieci anni svolse un servizio attento, preciso, instancabile, nella comunità “Divina Provvidenza” di Roma dov’era punto di riferimento per le sorelle che avevano necessità di recarsi ad Albano per le cure mediche. Con il freddo o il caldo, percorreva alla guida dell’automobile il tragitto da Roma ai Castelli romani, anche diverse volte al giorno, con disponibilità e dedizione assoluta, per rispondere alle varie necessità. Sempre anteponeva i bisogni di ogni persona ai propri bisogni personali.

Con dolcezza e mitezza ha vissuto anche gli ultimi dieci anni nella comunità “Tecla Merlo” di Albano. Le forze fisiche stavano diminuendo ma sr Maria non faceva pesare la propria situazione, anzi, cercava di alleviarla il più possibile. Dalle sue labbra non usciva mai un lamento, mai una pretesa, mai una richiesta inappropriata. Ha consumato i suoi giorni nel silenzio, nella preghiera, nell’offerta quotidiana, irradiando una grande bontà. Non aveva malattie specifiche: la sua lunga e bella vita si è consumata lentamente facendoci comprendere che «tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in seconda linea hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza» (Papa Francesco, Patris corde). E oggi, insieme a san Giuseppe, patrono della buona morte, è stata chiamata a contemplare il Mistero ineffabile della redenzione, nella gloria dei santi.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 18 marzo 2021.


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