Carissimi,
in questo venerdì di Quaresima, alle ore 19,45, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano il Signore misericordioso e pietoso ha chiamato a sé un’altra sorella
PEZZI sr AMALIA
nata a Gottolengo (Brescia) il 15 giugno 1924
Sr Amalia entrò in congregazione nella casa di Alba, il 7 dicembre 1949. Dopo un breve tempo di formazione e di esperienza apostolica a Torino, visse a Roma il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1952, proprio nell’anno in cui la Famiglia Paolina era sollecitata dalle memorabili meditazioni del Fondatore, dettate nella cripta del Santuario “Regina Apostolorum”, a vivere uno spirito di rinnovamento, a progredire nell’apostolato e nella santità, per «portare Dio nell’anima e le anime a Dio…». Sr Amalia assimilò questi insegnamenti e nel tempo della professione temporanea, si dedicò con entusiasmo e fervore alla diffusione itinerante nella diocesi di Torino e nelle vallate alpine. E dopo la professione perpetua emessa a Roma il 19 marzo 1957, proseguì la diffusione della Parola a Napoli e a Roma, organizzando mostre del libro, giornate e settimane del vangelo e della bibbia.
Nel 1961 iniziò, a Genova il lungo curriculum come librerista, una librerista sapiente, attenta alle necessità delle persone, impegnata nello studio e nell’approfondimento dei contenuti, sempre desiderosa di progredire nella missione. Genova, Ravenna, Rimini, Roma Castro, Mantova sono stati i centri apostolici testimoni del suo fervore missionario, del suo interesse per il cammino della chiesa e della società, del suo impegno per un continuo aggiornamento.
Ferrara e Lodi, sono state le comunità nelle quali ha svolto con senso di responsabilità e amore, il servizio di superiora. Ma non possiamo dimenticare la comunità di Verona nella quale sr Amalia è vissuta dodici anni consecutivi, dal 2005 al 2017, lasciandovi davvero il cuore. Ormai anziana, a Verona si sentiva bene, a proprio agio. Partecipava con interesse agli incontri, ai tempi di preghiera e di ricreazione e non si stancava di “spaziare” con la mente e il cuore, nel mondo intero. Quando ormai non poteva più camminare, godeva nell’avvicinarsi, con la sedia a rotelle, al centralino telefonico perché le dava l’impressione di essere più “viva”, di stabilire un rapporto più stretto con la vita che vibrava oltre quelle mura. Non si stancava di leggere, di aggiornarsi, di rimanere aperta a tutti i movimenti ecclesiali e in modo particolare al “Cammino Neocatecumenale” nel quale si sentiva molto coinvolta anche perché il nipote, P. Mario Pezzi, è tutt’ora un membro dell’équipe direttiva.
Nel 2017, con sofferenza ma anche con fede, ha accolto l’invito della superiora provinciale a inserirsi nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, dove avrebbe potuto ricevere le cure per la sua infermità, specialmente per la grave insufficienza renale cronica e per il morbo di Alzheimer. Ha vissuto gli ultimi anni con quella dignità, quell’energia e quello spirito volonteroso che l’aveva sempre caratterizzata.
Nei primi giorni di febbraio, è stata contagiata, insieme a molte altre sorelle, dal covid-19. Ricoverata presso l’Ospedale “Regina Apostolorum” di Albano è stata dimessa, ancora positiva, solo qualche giorno fa. Le diverse patologie di cui era affetta, aggravate dal virus, l’hanno presto condotta all’incontro atteso, nella splendida luce della dimora del Padre, per ricevere la vita nuova nell’amore e nella piena comunione.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 5 marzo 2021.