Carissimi,
il Signore Gesù, «la fulgida stella del mattino», alle ore 5,30, ha chiamato a sé nell’infermeria della comunità di Alba, la nostra sorella
MORBINI GIULIA sr MARIA LUISA
nata a Gottolengo (Brescia) il 9 aprile 1931
Sorella minore di altre due Figlie di San Paolo già decedute, sr M. Paola e sr M. Giovanna, seguì il loro esempio ed entrò in congregazione nella casa di Alba, il 5 settembre 1951, portando in dono un carattere positivo e sereno, docile e laborioso e soprattutto un grande desiderio di «avere il cuore di Gesù». Dopo alcuni anni spesi nella formazione e nell’apostolato tecnico, venne trasferita a Roma per il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1955. Nel tempo dello juniorato, si dedicò alla missione itinerante nella diocesi di Rimini ed ebbe la possibilità di perfezionare la propria cultura frequentando il corso “teorico-pratico”, in congregazione. Dopo la professione perpetua, emessa a Roma nel 1960, proseguì con disponibilità e gioia a diffondere il vangelo nelle famiglie e collettività, a Como e a Taranto mentre a Sondrio, Campobasso, L’Aquila e Biella, si dedicò alla libreria. A Lodi, per qualche tempo prestò aiuto nei servizi vari alla comunità. Aveva scritto alla superiora provinciale: «L’obbedienza mi ha sempre arrecato una gioia grande» e viveva giorno dopo giorno in questa apertura di cuore, contenta di rendere felici gli altri.
Nel 1983, iniziò una nuova tappa della vita paolina, dedicata specialmente alla cura e all’assistenza delle sorelle ammalate, dapprima ad Alba e poi ad Ariccia-Galloro. Confidava: «È bello stare accanto alle persone umili e buone come le nostre sorelle anziane, riflettono la pace e la serenità che Dio dona ai suoi». Queste persone erano per lei un grande dono che definiva «non meritato». E con loro espandeva il suo cuore cercando di prevenire, di portare pace e comunione, di rallegrare la vita comunitaria anche attraverso i suoi caratteristici disegni, segno della sua attenzione e benevolenza.
Ebbe poi l’opportunità di un’altra parentesi nelle librerie di Ancona e Sulmona, e nel 1987 si inserì nella comunità di Albano dove ebbe la possibilità di frequentare, a Genzano, i corsi regolari per infermiera professionale. Conseguito il diploma, diede un valido apporto nell’assistenza infermieristica nelle comunità di Albano “Tecla Merlo” e in seguito in quelle di Ariccia-Galloro e Albano “Giacomo Alberione”. Si sentiva pienamente “paolina” e nel 1992, in occasione del “Progetto missionario” si era offerta per la missione in Africa, rimanendo aperta a ogni decisione delle superiore nella certezza che le rappresentavano la volontà di Dio. Ma la sua missione era accanto alle persone sofferenti per alleviare, attraverso la creatività dell’amore, le loro pene e sofferenze.
Dall’anno 2002, si trovava ad Alba dove ha continuato a donarsi con semplicità, amabilità e gioia nei compiti che le venivano affidati. Portava in cuore una raccomandazione ricevuta dalla sorella, sr M. Giovanna: «Luisa, siamo quasi alla fine dei nostri giorni, parliamo meno, preghiamo molto! Le persone hanno bisogno di amore, non di sgridate!». Nell’impegno di diffondere calore e tenerezza, aveva assunto l’abitudine di non difendersi, di non lamentarsi, di attendere con fiducia il momento della riconciliazione. Nella sua semplicità, sr M. Luisa è stata come una sentinella, «una sentinella preoccupata di mantener vivo nel mondo il desiderio di Dio e risvegliarlo nel cuore di tante persone con sete d’infinito» (Papa Francesco).
Da circa quattro anni lei stessa aveva bisogno dell’aiuto e del sostegno delle sorelle a motivo di una demenza cerebrale che frequentemente le provocava uno stato comatoso. Da alcuni giorni non rispondeva più agli stimoli, era in attesa della stella che proprio oggi le è apparsa per rivestirla della sua luce e colmarla della sua gioia.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 6 gennaio 2021.
Solennità dell’Epifania