FSP Argentina: Sr M. Cecilia Berra

Nazione di nascita: Argentina
+ 26/04/2020 Buenos Aires

Carissimi,

ieri, nella festa di san Marco evangelista, alle ore 14 (ora locale) nel reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Siro-Libanese di Buenos Aires (Argentina), il Padre ha chiamato a sé un’altra fervente apostola paolina

BERRA USTOLIA DEL CARMEN sr MARIA CECILIA
nata a Plaza Huincul (Neuquien, Argentina) il 18 giugno 1931

Tutto si è svolto in modo improvviso: al mattino, non vedendola in cappella, le sorelle sono andate nella sua stanza e l’hanno trovata con la pressione molto bassa e un aspetto cianotico causato da un ictus cerebrale. Portata in ospedale anche con la frattura dell’anca, è deceduta poco dopo, nella serenità e nella pace, senza alcuna sofferenza.

Sr M. Cecilia entrò in congregazione nella casa di Buenos Aires il 16 aprile 1956, insieme alla sorella, sr Estela del Carmen, di alcuni anni più giovane. Avevano scoperto le Figlie di San Paolo attraverso un album vocazionale poggiato sul tavolo della sacrestia della parrocchia, dove facevano la pulizia. Erano state colpite soprattutto dalla missione urgente che svolgeva la congregazione. «Da quel momento, raccontava la stessa sr Cecilia, ho iniziato a chiedere a Gesù che mi concedesse la grazia di entrare in questa congregazione per poter partecipare a questa missione così importante e necessaria nel nostro tempo».

Ha vissuto il noviziato a Buenos Aires ed emesso la prima professione, insieme alla sorella, l’8 dicembre 1959. È passata tra noi irradiando semplicità, saggezza, costanza, senso di responsabilità e un profondo amore alla missione paolina sperimentata nelle forme più svariate: dalle Agenzie San Paolo Film di Buenos Aires e Tucuman, all’ufficio spedizione e promozione libri e riviste di Buenos Aires; dall’economato presso le comunità di Resistencia e Buenos Aires, alle librerie di Resistencia, Santa Fe, Mendoza. Dalla produzione di diapositive e videocassette, alla gestione della radio ecclesiale “Solidarietà” di Anatuya nella provincia di Santiago del Estero. Fu questa soprattutto un’esperienza apostolica che le rimase impressa nel cuore perché la metteva ogni giorno a contatto con centinaia di poveri che inviavano alla “loro” radio i messaggi più disparati. La radio infatti, in quella regione, era uno strumento importantissimo che, oltre tutto, favoriva la comunicazione all’interno del paese. Sr Cecilia fu anche, per diversi mandati superiora nella comunità di Resistencia e in seguito in quelle di Anatuya e Asuncion (Paraguay). Le sorelle l’apprezzavano specialmente per la bontà, la serenità, la mitezza, la capacità di sdrammatizzare ma anche per la sua cordiale accoglienza delle giovani che frequentavano la comunità. Non aveva molte parole, ma la sua testimonianza di vita era più eloquente di lunghi discorsi.

In questi ultimi anni, si trovava nella comunità di Buenos Aires Nazca dove ha continuato a essere una presenza attenta, paziente, silenziosa, fedele all’animazione del canto liturgico, alla collaborazione nei vari servizi, specialmente nella portineria e nella confezione di bellissimi rosari e piccoli braccialetti per la recita del rosario. Aveva vari problemi di salute che però sopportava in silenzio, senza lamenti. Amava raccogliersi in preghiera aiutata anche dal contatto vivo con la Vergine Maria attraverso il rosario che scorreva sempre tra le sue dita. Ed è bello pensare che la Madonna sia venuta a prenderla proprio nel giorno in cui, in Argentina, la si venera come “Nostra Signora della Valle”, una ricorrenza nazionale particolarmente sentita da tutto il popolo.

La parola della liturgia di questa Terza Domenica del Tempo Pasquale ci riempie di consolazione: il Cristo risorto colmerà certamente sr Cecilia con la gioia della sua presenza, farà riposare la sua carne nella speranza, le farà sperimentare, fino in fondo, la dolcezza del suo amore.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Roma, 26 aprile 2020.


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