Carissimi,
ci giunge la notizia che ieri sera, alle ore 21,30 (ora locale), nella comunità “Regina degli Apostoli” di Boston, dopo una giornata serena, ha chiuso dolcemente gli occhi a questa vita, la nostra sorella
MARTINEZ OLGA sr MARY GUADALUPE
nata a Bebe, TX (San Antonio, Stati Uniti) il 16 marzo 1936
Maggiore di undici figli, apparteneva a una laboriosa e numerosa famiglia texana-messicana dalla quale aveva appreso il valore della fede, del duro lavoro, del sacrificio ma anche il senso della festa, della gioia dello stare insieme gustando i cibi prelibati di quella terra. Raccontava, con ricchezza di particolari, la storia della sua vocazione e i numerosi giovani che l’avrebbero desiderata… ma il suo cuore era già stato attratto e promesso a un solo amore, Gesù.
Con un grande desiderio di donazione e di radicalità, entrò in congregazione nella casa di Boston (Stati Uniti), il 21 aprile 1957. Dopo il tempo di formazione visse, a Boston, il noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1959. Desiderava con tutta se stessa, «essere una fervente, zelante e pia paolina». Per l’ammissione alla professione perpetua scriveva: «Mi piace tanto lo spirito della nostra Famiglia paolina, il nostro apostolato, bello e meraviglioso. Sono contenta e ogni giorno ringrazio il Signore per le tante grazie che mi concede per farmi santa».
Visse gli anni della professione temporanea nella comunità di San Antonio (Stati Uniti) impegnata nella diffusione capillare e collettiva. E dopo la professione perpetua, emessa nella solennità di San Paolo del 1964, si dedicò per oltre vent’anni all’apostolato tecnico della legatoria dove si è manifestata la sua innata abilità nella gestione delle macchine e dove ha potuto formare generazioni di paoline nella passione per quella forma d’apostolato. Con orgoglio, presentava a “Maestra Paola”, la superiora che ha tanto amato e che considerava come mamma, le prime edizioni che uscivano dalla tipografia. Erano i suoi “nuovi bambini”. In quel tempo, sr Guadalupe era anche responsabile della manutenzione della grande proprietà di Boston, della coltivazione degli alberi, delle piante e dei fiori, dei quali andava fiera.
Nel 1986, riprese la missione itinerante alternata con la diffusione dalla libreria, nelle comunità di Charleston, Staten Island, San Antonio, Chicago, Saint Louis. E dopo una sosta di alcuni anni a Boston, fu nuovamente impegnata nelle librerie di San Francisco e di Redwood City, in California. Amava la vita, la natura, la musica. Il suo cuore ardente e appassionato vibrava per ogni cosa bella, per ogni persona che incontrava alla quale poteva comunicare la gioia di essere paolina.
Dall’anno 2006, risiedeva a Boston anche per curare una grave forma di diabete e un’insufficienza cardiaca che a mano a mano la resero dipendente in tutto. Ma fin quando le forze gliel’hanno consentito, ha preparato bellissimi rosari, dai colori variopinti. Era felice quando riceveva ordinazioni dalle persone che ammiravano il suo lavoro. Amava la musica texana-mexicana ed è rimasta particolarmente commossa quando, lo scorso anno, in occasione della bella festa organizzata per il sessantesimo anniversario di professione, ebbe la gradita sorpresa della presenza dei “Mariachi”, cantanti messicani venuti apposta per farle una serenata con le sue canzoni preferite.
L’avevano molto colpita le parole di un canto: Un giorno alla volta, Gesù, questo è ciò che ti chiedo. Con questa preghiera nel cuore, ha vissuto gli ultimi anni di vita caratterizzati da tanta sofferenza per la perdita progressiva della propria autosufficienza anche a motivo della cecità. Si è dovuta affidare nelle mani delle infermiere e questa è stata una croce che ha accolto con coraggio e fede, nella consapevolezza di dover ricominciare ogni giorno, in uno spirito di continua conversione.
Con sr Guadalupe cantiamo, oggi, l’amore del Signore, quell’amore che l’ha da sempre affascinata e ha coinvolto tutta la sua vita, quell’amore che spesso le faceva ripetere, con tutto il cuore, l’espressione a lei tanto cara: «Signore tu sai tutto, tu sai che ti amo».
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 25 aprile 2020.