Carissimi,
in questo Lunedì Santo, alle ore 17,15, nella comunità di Albano dove ha donato quasi quarant’anni di vita paolina, è stata chiamata a versare tutta l’esistenza ai piedi di Gesù, come un profumo prezioso, la nostra sorella
PARK SOON KI sr HELENA
nata a Pusan (Corea del Sud) il 14 novembre 1951
Ricordiamo la gentilezza e la competenza con le quali sr Helena animava la liturgia e preparava i canti. La rivediamo mentre con dolcezza, fermezza e grazia, dirigeva il coro della comunità di Albano senza badare alle proprie condizioni di salute, spesso molto precarie. Risentiamo la salmodia della veglia pasquale e in particolare il sussurro di quel canto di risurrezione che sr Helena tanto amava: «O notte, che non conosci tenebre, o notte che porti la salvezza, o notte che apri a noi il cielo». In questo momento di dolore, è consolante la certezza che la lunga notte della sofferenza è diventata, per lei, una notte nuziale, una notte splendida come il sole.
Sr Helena entrò in Congregazione nella casa di Seoul-Miari (Corea) l’8 settembre 1974 dopo aver conseguito, in famiglia, il diploma dell’high school. Visse in questa comunità il tempo di esperienza formativa e i due anni di noviziato che concluse, con la prima professione, il 25 gennaio 1979, nella festa della Conversione di san Paolo. Nel 1981, ancora junior, raggiunse l’Italia come missionaria per rispondere a una richiesta della superiora generale e prepararsi a donare la vita nel servizio di infermiera professionale, presso l’Ospedale “Regina Apostolorum” di Albano.
Studiò dapprima la lingua italiana, in Casa generalizia, e dopo pochi mesi si inserì ad Albano, in quella che allora era una “grande comunità” tutta dedita al servizio ospedaliero. Con generosità e desiderio di servizio, frequentò la Scuola per infermiera professionale e capo sala e venne a mano a mano inserita nei diversi reparti di pediatria, pneumologia, ambulatorio oculistico, anche con compiti di responsabilità. Ebbe occasione di perfezionare la propria professionalità partecipando a diversi eventi di formazione continua per operatori sanitari. La sua serenità e donazione, la presenza attiva in comunità e la capacità di sdrammatizzare anche situazioni difficili, è riconosciuta da tutte le sorelle.
Ben presto, il servizio infermieristico divenne per lei sempre più faticoso per l’insorgere di una grave forma di sclerodermia, una malattia cronica che le andava irrigidendo i tessuti della pelle e in seguito, quelli degli organi interni causandole un progressivo sviluppo di fibrosi. Tra le varie complicazioni, venne colpita da una seria insufficienza renale per la quale ha dovuto sottoporsi, per alcuni anni, alla dialisi fino a quando, sei anni fa, ha avuto l’opportunità del trapianto di un rene.
La malattia non le dava tregua ma lei amava la vita, desiderava vivere e metteva ogni impegno per essere fedele ai controlli periodici e per superare, con un sorriso, anche i momenti più bui. Da qualche settimana la situazione fisica si è andata aggravando e negli ultimi giorni si è riacutizzata provocandole la broncopolmonite e, infine, un edema polmonare.
Mentre diamo l’ultimo saluto a questa cara sorella, è spontaneo ricordare le tante celebrazioni funebri che lei stessa ha animato ed è commovente riascoltare le parole di quel canto del Gen Rosso che tanto amava e che oggi, trovano compimento nella sua vita e nella sua morte: «So che sei qui, in questo istante, so che sei qui, dentro di me. Abiti qui, in questo niente, e io lo so, che vivi in me. E mi dirai cose mai udite, mi parlerai del Padre, mi colmerai d’amore, e scoprirò chi sei».
Affidiamo sr Helena nelle braccia del Padre perché le manifesti il suo Volto e le parli nell’intimità del cuore. Con molto affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 6 aprile 2020.