FP Argentina: “Jóvenes Paulinos”

Suor Cecilia Fraile, pddm, ci presenterà il gruppo “Jóvenes Paulinos” (“Giovani paolini”), un gruppo di volontariato paolino per giovani universitari…

Quando nasce l’idea di questo gruppo? L’idea nasce nel novembre del 2014, entra in campo con la prima missione (cit. del punto numero 4 del documento Dichiarazione capitolare), “Evangelizzare oggi con gioia come apostoli, comunicatori e consacrati”, ssp (Ariccia 14 febbraio 2015).

Come nasce? Nasce dall’iniziativa di voler riunire i membri della Famiglia Paolina per poter svolgere insieme la missione. Spinti dall’iniziativa di Papa Francesco di vivere una “Chiesa in uscita”, ci siamo  messi in gioco per poter contagiare il carisma paolino attualizzandolo alle necessità del mondo di oggi. La missione nasce “con” i giovani e non “per” i giovani. Abbiamo pensato di dare ai giovani uno spazio dove poter fare un cammino di discernimento sulla propria vocazione e far fruttificare i propri doni alla luce del carisma paolino.

Quali sono i giovani che vengono “invitati” per la missione?

Di solito sono i giovani che si avvicinano, oppure invitiamo i ragazzi che non hanno mai partecipato ad una missione, ragazzi di buona volontà che hanno voglia di mettersi in gioco per il Vangelo offrendo ciò che sanno o di cui sono capaci.

Come li avete trovati?

Molti di loro conoscono già la realtà paolina, in quanto hanno avuto modo di vivere dei “progetti di vita” (es. step vocazionali), altri li conosciamo perché frequentano le nostre cappelle paoline e le parrocchie che frequentiamo, altri ancora vengono invitati dagli stessi ragazzi. Arrivano da diverse diocesi e molto spesso non si conoscono tra loro, questa è anche la grande sfida di incontrare volti che pensano, vivono e sognano allo stesso modo!

Quale è stata la formazione che avete dato ai giovani che si sono avvicinati alla missione?

Li abbiamo invitati agli esercizi spirituali “Running interior” ispirati all’Ut perfectum sit homo dei, organizzati dall’equipe vocazionale della Famiglia Paolina, con accompagnamento personale.

Come li suddividete? In base alle proprie attitudini e ai propri doni, c’è sempre chi è più o meno portato a stare con i bambini, chi con i giovani o con i sofferenti, ecc… Ad esempio per il gruppo dei più piccoli abbiamo Pili Piñeiro imsa, fumettista e pubblicista che si occupa di organizzare e orientare gli animatori.

Chi sono i vostri destinatari? Visitiamo i lontani, i dimenticati e a coloro che non hanno la possibilità di avere mezzi di comunicazione propri. Condividiamo con loro, sullo stile di san Paolo, la vita e la fede. La nostra Missione ha come fondamento l’esperienza comunitaria degli Atti degli Apostoli:

Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!” At 20,35

E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?. E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.”  At 8,31

Nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune” At 4,32

Come si svolgono le vostre missioni? Siamo soliti svolgere questo tipo di esperienza nel periodo Pasquale, e nelle stagioni invernale ed estiva. Ogni missione inizia con una giornata di Ritiro e di immersione nella Parola di Dio, questa è un’opportunità per preparare il cuore ad accogliere senza giudicare coloro che incontreranno, nella disponibilità, predisponendosi all’ascolto.

L’Adorazione Eucaristica viene vissuta prima o dopo la visita alle famiglie, dipende molto dal periodo dell’anno, dal clima e da quanta luce solare abbiamo per poter portare a termine le attività quotidiane, perché non sempre abbiamo la luce artificiale ad illuminare il nostro cammino, e non possiamo neanche dire di avere la fortuna di poter utilizzare mezzi di trasporto, perché spesso sono inesistenti!

La nostra Missione si orienta su un passo del Vangelo di Giovanni “Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità” Gv 4,23 sì, perché quando iniziamo ad avere contatto con le persone, in realtà noi non facciamo altro che vivere l’estensione dell’Adorazione Eucaristica, non ci sentiamo grandi evangelizzatori che portano Gesù al prossimo, ma, possiamo dire che siamo coloro che “incontrano Gesù nel prossimo”.

Avete dei punti di partenza? Partiamo dal sogno del Beato Giacomo Alberione: “una Bibbia per ogni famiglia” e dalla gioia di condividere la celebrazione della Pasqua (considerando che non ci sono regolarmente celebrazioni eucaristiche nei posti visitati). Certo! Abbiamo tre verbi che ci guidano nel nostro cammino comune:

CERCARE – EVITARE – VOLERE

Eh si, perché noi cerchiamo d’imparare dalle comunità che visitiamo e tentiamo di dimostrare che il Regno si costruisce con gesti semplici! Cerchiamo sempre di crescere in comunione, condividendo le responsabilità e dialogando per decidere tutto insieme, arricchire l’amore che abbiamo gli uni verso gli altri come discepoli missionari, senza dimenticare che spesso siamo sconosciuti tra noi ed accomunati dallo stesso Spirito. Stare insieme e Adorare Gesù in Spirito e Verità si attualizza con opere concrete.

Ciò che cerchiamo di evitare è di “convertire” la gente mettendoci dalla parte di chi sa più di loro, perché valorizziamo la ricerca di Dio e ci inginocchiamo davanti ai dolori, alla diseguaglianza, alla povertà, all’esclusione e all’abbandono di coloro che soffrono. Evitiamo la comodità, gli applausi, i primi posti e le lamentele; evitiamo anche d’imporre criteri, mormorazioni, i pregiudizi e i disprezzi.

Come animatori vogliamo creare uno spazio d’incontro con Gesù e di Chiesa in uscita e condividere il nostro carisma ravvivando nei giovani la fede, la fraternità, la solidarietà e l’offerta generosa con l’annuncio del Vangelo ai lontani. Vogliamo crescere come popolo di Dio e suscitare un discernimento vocazionale in cui il Maestro li chiama, favorendo la conoscenza del carisma e dello stile di vita paolino, in una esperienza missionaria.

Cosa desideri condividendo questa esperienza? Desidero che questa esperienza si possa diffondere in altri posti del mondo, facendo conoscere e contagiando la bellezza della missione paolina, rendendo i giovani protagonisti che c’insegnano a vivere la “nostra” missione nel loro quotidiano, come veri discepoli missionari. Ci affidiamo alla preghiera della Famiglia Paolina nel mondo.

Abbiamo un “Tesoro in vasi di creta” ed è quello del nostro carisma paolino… da giovani consacrate sentiamo con ardore la voglia di non lasciarlo “in vasi di creta” ma, di farlo conoscere e valorizzarlo attraverso la missione che come direbbe il Beato Giacomo Alberione deve essere vissuta “al passo con i tempi”, con lo sguardo sul Magistero della Chiesa e sulle necessità dei nostri tempi…! Noi cerchiamo di “Ravvivare il dono di Dio” consegnatoci attraverso la vocazione… e voi? Avete già scoperto la vostra vocazione?