Carissimi,
nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, verso le ore 12,15, il Signore Gesù ha preso dolcemente per mano per condurla ai pascoli della vita eterna, la nostra sorella
MASALA GERARDINA sr MARIA GERARDA
nata a Nule (Sassari) il 27 novembre 1926
Sr M. Gerarda appartiene a una bella e numerosa famiglia sarda dalla quale ha ereditato una fede cristiana robusta e un sincero amore alla Chiesa che negli anni giovanili si è trasformato in un impegno attivo e responsabile nell’ambito dell’Azione Cattolica. Nel paese di origine, si ricorda ancora il suo zelo apostolico e la premura verso la formazione delle giovani, alcune delle quali hanno seguito il suo esempio nella vita religiosa paolina. Tra queste non possiamo dimenticare la cugina, sr Francesca, chiamata al Padre nel 1980, dopo una dolorosa malattia.
Entrò in Congregazione nella comunità di Roma, il 21 novembre 1950, a ventiquattro anni, in età matura, portando in dono la ricchezza e la tradizione culturale della sua terra. A Roma visse il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1954. Trascorse gli anni della professione temporanea nella comunità di Gorizia. E dopo la professione perpetua, emessa nel 1959, venne trasferita a Trieste, una città che imparò ad amare e dove ebbe occasione di sperimentare, oltre all’apostolato librario, quell’opera educativa e formativa che fu “Il cinema del ragazzo”, organizzato in una grande sala della città dove tutti i ragazzi potevano godere di una proiezione esclusiva ed essere guidati a capire e a valutare la proposta filmica.
Dal 1970 al 1973, fu superiora della comunità di Ancona. Ma l’espressione apostolica che ha caratterizzato tutta la vita di sr Gerarda è stata la libreria. A Trieste (per quindici anni non consecutivi), a Piacenza, Reggio Emilia, Lugano, Ferrara, Sassari, Cagliari, ha donato il meglio di se stessa esprimendo la sua bella capacità relazionale e la fede nel messaggio che andava proponendo. Alla forza di convinzione di sr Gerarda era difficile sottrarsi: attraverso il sorriso e un rapporto amichevole, sapeva sollecitare collaborazione, coinvolgere nella missione, suscitare risposte generose alla chiamata vocazionale.
La sua stessa persona era aperta all’accoglienza e certamente i membri dell’Istituto “Santa Famiglia” di Trieste ricordano la sua attiva compartecipazione ai momenti lieti e tristi dell’Istituto.
Dall’anno 1999 e fino a tre anni fa, fu inserita nella comunità di Cagliari dove si donò fino alla fine, impegnandosi per essere pienamente autonoma anche se gli acciacchi dell’età si facevano sentire… Sperimentò una profonda sofferenza quando dovette lasciare il servizio dal bancone di quella libreria e ritirarsi in comunità. La sostenne un grande spirito di fede e la certezza che la preghiera e l’offerta potevano essere di molto giovamento a tante persone che ormai portava nel cuore e delle quali conosceva i problemi, le gioie, le attese, le speranze.
Nell’anno 2017, una debilitazione progressiva suggerì l’inserimento nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano. Fu per lei un altro distacco dalla sua amata terra che la preparò al passo definitivo, all’ultimo trasferimento nella casa del Padre. Scriveva qualche anno fa: «Con gioia e fedeltà mi fido del Signore e lascio fare a Lui che fa bene ogni cosa, e offro momento per momento quello che Lui desidera per me».
In questo mese di febbraio, nel quale le chiamate del Signore si fanno così frequenti, l’offerta della vita della nostra amatissima Maestra Tecla è per noi motivo di tanta speranza. Lei che aveva a cuore soprattutto la nostra santificazione, accolga queste sorelle e le accompagni nella luce di Dio.
Con affetto.
sr Anna Maria Parenzan
Roma, 24 febbraio 2020.