Carissime Sorelle
ieri, 17 dicembre 2019, alle ore 19.00 nella comunità di Albano Laziale (RM) mentre l’attesa del Signore che viene si fa più intensa per tutte noi, Egli ha invitato alle nozze eterne la nostra sorella
SR. M. CRISANTINA VENERA COLETTA
nata il 16 ottobre 1924 ad Avola (SR).
Venera, attratta dal Maestro Divino, più che dalla fragranza del profumo dei fiori d’arancio della sua terra, conosciute le Pie Discepole del Divin Maestro, entra in Congregazione a Siracusa il 27 ottobre 1945 per passare poi ad Alba nel 1947. Qui inizia il noviziato il 3 aprile 1947. Emetterà la professione religiosa ad Alba (CN) il 4 aprile 1948 e la professione perpetua il 4 aprile 1953. Nel suo tempo di noviziato assapora la gioia dell’approvazione pontificia dell’Istituto e questo la consolida nell’amore già vivo per la Congregazione. Nell’esame canonico viene scritto: «Mi pare ben preparata: decisa – contenta – desiderosa di vivere la vita della Pia Discepola».
Don Timoteo Giaccardo aveva stilato di sua mano, prima della sua morte, il significato del nuovo nome scrivendo: «Un bel nome: vi piace “fior d’oro”? fior di puro amore, di bello amore, di prezioso amore; Maria Crisantina!» E Madre M. Lucia Ricci aggiunge: «E io auguro e prego che tu lo possa vivere pienamente e che il “fior d’oro” molto allieti l’Ospite del Tabernacolo».
Sr. M. Crisantina, dopo la professione sarà per alcuni anni in Svizzera, camminando per molte strade per portare il Vangelo, sull’esempio di Gesù. Ritornata ad Alba nel 1951 si dedica alla confezione dei paramenti e, dopo breve tempo, le è chiesto di essere missionaria in Messico. «Il 17 giugno, è partita sulla nave Saturnia, Sr. Maria Crisantina Coletta, destinata alla casa di Mixcoac (Messico)» (Divin Maestro, luglio 1953), neppure a un anno dalla fondazione della nostra presenza in tale Nazione. La sua è una presenza preziosa di testimonianza dei valori carismatici e di iniziazione delle giovani messicane al laboratorio di confezione di paramenti. Amata dalle sorelle e pur affezionata alla cara Virgencita di Guadalupe si può dire che è comunque pronta per il distacco dal Messico, per una nuova missione. L’obbedienza la porta nel 1965 in Colombia dove è responsabile della Comunità delle sorelle presso la Società San Paolo. E nel 1968 passa a dare la sua collaborazione apostolica in un’altra Nazione e precisamente a Santiago del Cile, sempre nella comunità presso i Fratelli paolini. È ammirevole la sua flessibilità che la rende pronta a spiccare il volo verso dove è necessario. Nel 1971, con un passaggio a Roma, è trasferita in Francia, a Nogent sur Marne in laboratorio di confezione. Nel 1974 rientra definitivamente in Italia dove continuerà a prestare il suo servizio nel laboratorio. È apprezzata non solo per la sua generosità, ma anche per la sua scrupolosa precisione, ovunque è inviata: a Catania (1974), a Bologna (1975) a Catania SP (1977) a Vicenza (1982) a Palermo (1983); a Roma Comunità Beato Timoteo (1989), ad Albano DM (1995), a Roma RA (2003), a Palermo (2003), e infine ad Albano come anziana e progressivamente inferma (2011).
Nel 2002, scrivendo alla sottoscritta, manifesta: «Grazie ancora per avermi portato i saluti e il ricordo delle sorelle del Messico. Anch’io voglio loro molto bene. Messico è la mia seconda patria e quindi mi sento messicana! Quando partii per la Colombia le sorelle erano già 50 e ora porto nel cuore, non solo loro, ma tutte. Il non andare in questa occasione è stata per me una grande rinuncia perché desideravo andare dalla Morenita. Da Lei ho ricevuto tante grazie… Ho fatto volentieri questo sacrificio per la glorificazione del Primo Maestro e per tutta la Famiglia Paolina e per tutte noi» (20.10.2002). Il lungo percorso di vita in America Latina ha segnato la personalità di Sr. M. Crisantina, rendendola sensibile e attenta a chiunque incontrasse, proveniente da altre Nazioni, specie se dall’America Latina. Si può dire che l’interculturalità era nel suo sangue.
La preghiera ha riempito le giornate nell’anzianità di questa cara sorella che ha fatto di tutto fino alla fine per portarsi in cappella specie per l’adorazione. Al centro della sua lunga vita c’era, come motivazione profonda, l’offerta e la preghiera per i sacerdoti, secondo un mandato che, affermava, le aveva affidato il Primo Maestro. Recentemente ha subito la frattura del femore e, la situazione complessiva di salute è andata peggiorando. È tornata alla casa del Padre per un conseguente scompenso cardiaco.
Il Signore ha colmato l’attesa di Lui vissuta intensamente da questa sorella, vivace e forte fino al termine dei suoi giorni. La sua preghiera continuerà ora davanti al Trono di Dio ancora per i Sacerdoti e per tutta la Famiglia specie presenti nelle Nazioni dove ha vissuto la sua missione in terra: Italia, Messico, Colombia, Cile e Francia! Vivi nella gioia per sempre, Sr. M. Crisantina, fiore d’oro che ci rappresenti davanti al Signore che Viene a Salvarci!