Carissimi,
nella vigilia della solennità degli Apostoli Pietro e Paolo, alle ore 19, nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, il Maestro divino ha chiamato a sé, per ricevere la corona di giustizia, la nostra sorella
PROSPERI ANDREINA Sr MARIA ANGELINA
nata a Poggio Cinolfi di Carsoli (L’Aquila) il 1° maggio 1928
Entrò in Congregazione, nella comunità di Alba, il 14 novembre 1941, a tredici anni di età. Considerando la sua giovinezza, visse un lungo periodo di formazione, durante il quale apprese l’arte della legatoria e completò gli studi ginnasiali. Nel 1947, giunse a Roma per il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1948. Nella richiesta di ammissione alla prima professione, scriveva: «Riconosco sinceramente di essere debole e incapace a proseguire da sola l’arduo cammino, ma saprò attingere forza dal Tabernacolo e sono sicura che la cara Mamma Celeste tiene rivolto su di me il suo sguardo virgineo, pronta ad aiutarmi e a sorreggermi in ogni passo. Il mio ardente desiderio è solo quello di diventare santa….». E realmente, tutta la vita di questa cara sorella, è stata orientata alla santità, alla rinuncia di se stessa per vivere in una donazione continua, caratterizzata dalla discrezione, dal silenzio, dall’essenzialità.
La libreria è stata, per molti anni, il pulpito dal quale annunciava la Parola, diffondendo attorno a sé un profumo di mitezza e di povertà evangelica. Napoli, Livorno, Trento-Bolzano, La Spezia, Mestre, sono state le comunità dove si è donata con tanto amore, per quasi vent’anni consecutivi, nel servizio della libreria: credeva profondamente nel carisma paolino e nella grazia dell’apostolato che le permetteva di portare a tutti la Bella Notizia dell’amore misericordioso di Dio.
Nel 1966, venne nominata superiora della comunità di Reggio Calabria e dopo alcuni anni, spesi ancora nelle librerie di Napoli e L’Aquila, fu nuovamente chiamata al servizio dell’autorità nella comunità di Sulmona. Dal 1982, si trovava a Roma, nella casa “Divina Provvidenza” dove è vissuta fino a due mesi fa, quando è stata scoperta la metastasi che aveva ormai invaso il suo organismo.
Sr Angelina era un “angelo” di nome e di fatto. Le sorelle che hanno condiviso con lei tanta parte della vita, ricordano la sua discrezione e silenziosità, il suo desiderio di donare tutte le forze senza mai apparire. Sembrava “volare” nei lunghi corridoi, sempre compresa nel compito che le veniva affidato, sempre raccolta nei suoi pensieri, sempre unita al suo Signore. In Via Ant. Pio ha svolto diverse mansioni: dal magazzino alla spedizione riviste, dalla libreria alla Banca Dati, alla documentazione libri.
Da qualche tempo, le sorelle percepivano che la sua salute andava declinando ma, con lo stile che la caratterizzava, non si lamentava mai, desiderava non disturbare, donarsi fino alla fine. E quando la situazione fisica è precipitata, era realmente “alla fine”. Ha trascorso gli ultimi due mesi nella comunità “Giacomo Alberione” di Albano, pienamente consapevole fino all’ultimo momento. Ieri pomeriggio, accompagnata dalla preghiera della comunità, ha ricevuto l’Unzione degli Infermi e si è preparata al passo finale. La sua esistenza, come quella dell’Apostolo Paolo, è stata «versata in offerta» ed è giunto anche per lei il momento di lasciare questa vita, dopo aver combattuto la buona battaglia, aver terminato la corsa, aver conservato la fede (cfr. 2Tm 4,6-7).
In questa solenne vigilia, affidiamo all’intercessione di Sr Angelina le sorelle che proprio domani emetteranno i primi voti o quelli perpetui: come lei, possano sperimentare la gioia di essere nelle mani del Signore per portare a tutti il suo Vangelo di salvezza.
Con affetto.
Anna Maria Parenzan
superiora generale
Roma, 28 giugno 2019.