Le Figlie di San Paolo a Bangkok, in Tailandia, una presenza particolare per la missione paolina in questa parte del mondo, sono il frutto del progetto missionario delle Figlie di San Paolo promosso nel 1994 in occasione del Centenario della nascita di Maestra Tecla.
La strada era stata aperta del defunto vescovo George Yod Phimphisan, allora presidente della Conferenza Episcopale di Tailandia e presidente del Centro Cattolico di Comunicazioni Sociale, che aveva voluto affidare alle Figlie di San Paolo la gestione del Centro di Comunicazione Sociale della diocesi.
Il 21 aprile 1994, una sorella giapponese e due sorelle filippine – sr Yoko Abe, sr Juliet Narisma e sr Clothilde de las Llagas – arrivarono nel Regno di Tailandia, un paese prevalentemente buddista, per fondare una nuova comunità e diffondere il Vangelo attraverso i mezzi di comunicazione sociale. Con impegno hanno studiato la lingua thailandese, svolgendo allo stesso tempo l’apostolato paolino. Nell’aprile di quest’anno, la comunità ha celebrato con gioia e riconoscenza il 25°anno di fondazione.
Per commemorare questo traguardo, le sorelle hanno compiuto un pellegrinaggio nei luoghi significativi del loro cammino in Tailandia, e hanno visitato diverse comunità religiose e persone dalla quali erano state accolte generosamente contribuendo alla presenza paolina in questo bellissimo paese. Nelle parrocchie sono state organizzate mostre del libri con la presentazione della Congregazione e della missione particolare. Molte sono le ragioni per lodare e ringraziare il Signore. Con la professione perpetua delle prime vocazioni paoline della Tailandia, questo 25° anno di fondazione ha visto il coronamento di tanta fede, fatiche e sacrifici. Sr Athitaya Jamoo e sr Parichat Jullmonthon, il giorno 15 giugno 2019, a Bangkok, pronunceranno il loro SI per sempre tra le Figlie di San Paolo. Il cammino missionario e vocazionale in questa “terra dei sorrisi” continua con San Paolo come ispiratore e modello di fede in Gesù Cristo: «So infatti a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno» (2Tim 1, 12).
Vedi l’opuscolo: http://online.fliphtml5.com/zaipv/ukih/#p=7