In questo Anno Vocazionale della Famiglia Paolina, la Solennità della Regina degli Apostoli assume un tono speciale. Come amava ripetere Don Alberione, possiamo sempre invocare Maria come Madre, Maestra e Regina di ogni vocazione, perché sempre aiutò quelle vocazioni di cui Gesù l’aveva fatta Madre. Nella recente Esortazione apostolica Christus Vivit, Papa Francesco ci ricorda che «Maria ha detto “sì”, senza giri di parole. È stato il “sì” di chi vuole coinvolgersi e rischiare, di chi vuole scommettere tutto, senza altra garanzia che la certezza di sapere di essere portatrice di una promessa». E aggiunge anche una domanda che vogliamo sentire ripetere a noi oggi, riuniti in questo Santuario, da cui si innalza la preghiera per tutte le vocazioni, e da cui pensiamo e preghiamo per tutta la Famiglia Paolina sparsa nel mondo. Il Papa chiede: «Domando a ognuno di voi: vi sentite portatori di una promessa? Quale promessa porto nel cuore, da portare avanti?» (CV 46).
A Maria chiediamo di poter riconoscere con gioia la promessa di cui siamo custodi e testimoni, nella sinfonia dei nostri apostolati, che ci coinvolge nell’unica missione di “vivere e dare al mondo Gesù Maestro e Pastore, Via, Verità e Vita”. Questa è la promessa-missione che sola ci aiuta a ravvivare il dono di Dio perché possa essere il buon seme sparso per la vita di tutti.
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