FSP Argentina: Sr Teresa Groselj

Nazione di nascita: Austria
+ 30/05/2019 Buenos Aires Nazca

Carissimi,

questa notte, alle ore 0,55 (ora locale), nella comunità di Buenos Aires Nazca (Argentina), accompagnata dall’affetto delle sorelle, è andata al Padre la nostra sorella

GROSELJ Sr TERESA
nata a Salisburgo (Austria) il 3 novembre 1944

Apparteneva a una famiglia originaria dell’ex Jugoslavia che, a motivo della guerra, dovette emigrare in Austria. All’età di 5 anni, si trasferì con i genitori e i 6 fratelli in Argentina dove acquisì la cittadinanza. Entrò in Congregazione nella casa di Buenos Aires, a sedici anni, il 4 aprile 1961, portando nel cuore un forte desiderio di santità. Visse in questa casa gli anni di formazione e il noviziato che concluse, con la prima professione, l’8 dicembre 1964.

Da giovane professa, si dedicò all’apostolato tecnico nella tipografia di Buenos Aires. Visse un tempo nella comunità di Rosario e poi in quella di Mendoza dove, per quattro anni, fu inserita nel Segretariato dei Mezzi di comunicazione sociale della diocesi. Nel 1982, iniziò a occuparsi della redazione libri, un compito che, insieme ad altri servizi formativi e di governo, impegnò tutta la sua vita paolina. E da quell’anno, fino alla morte, è sempre vissuta nella città di Buenos Aires, nelle varie comunità di Nazca, Oro e Sarmiento. Per diversi mandati, svolse il servizio di consigliera e segretaria provinciale, insieme all’impegno editoriale e a quello della pastorale vocazionale e della formazione delle postulanti o juniores. E per questo motivo, ebbe la possibilità di partecipare, in Argentina, alla scuola per formatori, e a Torvaianica (Italia), al corso di nove mesi, per la preparazione delle maestre di noviziato.

Nel 1997, fu nominata membro del SAL (Segretariato Apostolato Latino Americano) e si trasferì a Bogotà (Colombia). Ma l’anno seguente, approfittando della sua conoscenza della lingua slovena che ha molte attinenze con lo slovacco e il ceco, venne inviata missionaria a Praga (Repubblica ceca). In quella piccola comunità, che viveva le fatiche degli inizi, fu inserita per oltre cinque anni, offrendo un valido aiuto nella libreria e specialmente nella pastorale vocazionale. A motivo di difficoltà di salute, che ben presto si rivelarono in tutta la loro gravità, nel settembre 2003, rientrò in Argentina per occuparsi soprattutto della direzione dell’editoriale libri e mini-media. Dedicò tutte le forze a quest’ambito apostolico specialmente per qualificare la produzione Paulinas nel campo della catechesi. Ma non tralasciava l’impegno comunitario accogliendo, per alcuni mandati, anche il servizio di superiora della comunità di “Oro” e di calle Sarmiento.

Ma Sr Teresa aveva un profondo desiderio: esprimere nell’arte delle icone la ricchezza della spiritualità maturata negli anni. E iniziò a specializzarsi, da autodidatta, nell’iconografia scrivendo soprattutto icone ispirate alla vita dell’apostolo Paolo. Abbiamo imparato a conoscere la sua arte iconografica specialmente nell’Anno Paolino quando pubblicò una serie di icone che suggerirono mostre, esposizioni itineranti, altre produzioni multimediali nelle diverse parti del mondo. Lei stessa percorse, con grande generosità e nonostante una salute sempre più precaria, molte diocesi dell’Argentina per animare momenti di lectio divina, di ritiri, di conferenze. Portava in cuore, fin dalla giovinezza, il forte desiderio di imitare l’apostolo Paolo nel vivere la mistica apostolica e aveva scoperto il segreto dell’unità di vita centrando sempre di più la sua esistenza nella Trinità. Lei stessa scriveva che il Signore le si era rivelato in modo progressivo, sorprendente e insperato facendole comprendere che nella vita paolina si poteva giungere a un alto grado di santità.

La vita di Sr Teresa è stata segnata dalla malattia e dalla sofferenza: nell’anno 2005, le vennero diagnosticati vari tipi di tumore che a mano a mano hanno invaso il suo organismo colpendo anche il cervello. Con coraggio e grande fede, si è sottoposta a diversi interventi chirurgici e a moltissimi cicli di chemioterapia che hanno avuto sul suo organismo effetti devastanti. La malattia non ha mai bloccato la vita che le pulsava dentro e il grande desiderio di dedicarsi completamente alla Parola.

La sua offerta e la sua intercessione presso il Maestro Divino, sostengano l’impegno della Congregazione nel riscoprire la dimensione creativa e, di conseguenza, quella biblica, catechistica, ecumenica della nostra missione. E ci renda capaci di raggiungere quelle periferie esistenziali «dove c’è più bisogno della luce del Vangelo» (EG 20).

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan

Superiora generale

Roma, 30 maggio 2019.


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