FSP Brasile: Sr M. Assunta Canali Irma Gemma

Nazione di nascita: Brasile
+ 18/05/2019 São Paulo

Carissimi,

alle ore 4,40 (ora locale), nell’Ospedale “Santa Rita” di São Paulo, dov’era ricoverata da alcuni giorni, è stata chiamata a contemplare per sempre il volto del Padre, la nostra sorella

CANALI IRMA GEMMA SR M. ASSUNTA
nata a Tapejara, RS (Brasile) l’11 marzo 1930

Sr Assunta ha vissuto la vocazione paolina in una continua, gioiosa donazione. Entrò in Congregazione nella casa di Porto Alegre (Brasile) l’11 agosto 1948, a diciotto anni di età. Dopo qualche tempo speso nella formazione e nell’apostolato tecnico, a São Paulo DM, visse il noviziato che concluse, con la prima professione, il 19 marzo 1951. Si dedicò poi, per circa vent’anni, alla diffusione capillare e collettiva nelle diocesi di Belo Horizonte e Rio de Janeiro. Certa che i suoi passi sarebbero stati scritti in cielo, era felice di diffondere la Parola nelle famiglie, scuole, istituti, uffici, senza badare alla stanchezza e alla fatica.

Nel 1972, iniziò a svolgere il servizio della cucina nella comunità “Divin Maestro” di São Paulo e in seguito a Salvador e a São Paulo “Cidade Regina”. Molto presto, le sorelle impararono ad apprezzare le sue doti culinarie e la sua generosità. Era una cuoca eccellente, impegnata nel rendere la mensa un momento gioioso, di festa e di comunione.

Per qualche anno svolse, a São Paulo, il compito di economa locale e di infermiera. Nel 1984, fu chiamata a servire le sorelle di Salvador nel ruolo di superiora. E in seguito, soggiornò per periodi più o meno lunghi nelle diverse comunità di São Paulo e poi di Porto Alegre, Recife, Canoas, Brasilia, Rio de Janeiro, dedita soprattutto nei servizi domestici, diffondendo ovunque gioia, amore alla vocazione, spirito di fede.

La sua presenza non faceva rumore, preferiva i lavori nascosti: era discreta, silenziosa, semplice, umile, sempre concentrata nel servizio che le veniva chiesto. Tutto in lei trasudava tenerezza, accoglienza, cura amorosa e disinteressata. Le sorelle riconoscevano che «era buona come il pane» e come i dolci che preparava con molto gusto per la gioia di tutte. Le comunità si sentivano privilegiate ad avere la sua presenza perché avvertivano, attraverso la concretezza del suo impegno, un profondo amore verso ogni persona. Seminava ovunque una profonda pace, serenità, spirito di comunione. Anche il suo atteggiamento esterno comunicava quanto viveva nel profondo del suo cuore.

Scriveva nel 1976, all’allora superiora generale, M. Ignazia Balla: «Ho celebrato il 25.mo di professione e sono molto grata per tante grazie e per tanta misericordia di Dio nei miei confronti. Mi trovo in Salvador Bahia. Sono contenta di essere qui e sono sempre più convinta della mia vocazione». In occasione del giubileo d’oro, esprimeva la soddisfazione per la missione vocazionale che era stata realizzata nella sua parrocchia. Avvertiva la necessità di un impegno più forte in quest’ambito e per questo elevava al Padrone della Messe, la sua continua preghiera.

Ha trascorso gli ultimi anni dapprima nell’accoglienza presso il centralino della “Centrale Paolina” in São Paulo, e negli ultimi mesi, nella comunità di “Cidade Regina” dove in anni giovanili, aveva tanto lavorato per custodire la Casa di Preghiera.

Le parole dell’Apocalisse che la liturgia ci propone in questi Primi Vespri della V Domenica di Pasqua, sono di particolare consolazione e conforto: Dio dimorerà per sempre con gli uomini «e tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate» (Ap 21,3-4). Sr Assunta, resa bella come una sposa, potrà finalmente esaudire il suo profondo desiderio di santità, di novità, di amore.

Con affetto.

sr Anna Maria Parenzan
superiora generale

Roma, 18 maggio 2019.


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