Carissimi,
ci giunge la notizia che dopo una lunga malattia, il Signore ha chiamato a sé, nell’Ospedale Ashigara-kami Byoin (Hiratsuka, Giappone), la nostra sorella
KUSAKAWA KIYOKO Sr BERNADETTA
nata a Osaka (Giappone) l’11 febbraio 1940
Entrò in Congregazione nella casa di Osaka (Giappone), il 14 marzo 1970. Dopo i primi anni di formazione, visse a Tokyo il noviziato che concluse con la prima professione, il 25 marzo 1974, solennità dell’Annunciazione del Signore.
Da giovane professa, si dedicò all’ufficio spedizione e al compito di cuoca nella grande comunità di Tokyo. A Nagoya, Osaka e Hiratsuka, si occupò con responsabilità e amore, alla diffusione collettiva. Nel 1987, venne nominata superiora locale, a Osaka, e quindi venne trasferita nuovamente a Tokyo per prestarsi con intelligenza e piena donazione, nella gestione del magazzino, nella promozione della rivista “Akebono” e nel servizio dalla libreria.
Dall’inizio dell’anno 2012 era stata trasferita nella comunità di Hiratsuka, per ricevere le cure più adeguate per una grave forma di morbo di Alzheimer. Da tempo la sua vita era diventata un altare sul quale il Signore rinnovava, di giorno in giorno, la sua offerta per il bene dell’umanità. Nell’anno 2014, in risposta a una richiesta della superiora provinciale, aveva così descritto la sua vita di consacrazione:
«Vivo la mia consacrazione quotidiana accogliendo ciò che Dio mi ha dato, la malattia, e svolgendo con fedeltà ciò che riesco a fare nella comunità, come le pulizie, ecc… Se qualcuna mi chiede di intonare qualche canto alla visita comunitaria, lo faccio volentieri, poiché il Signore mi ha fatto dono di una bella voce».
Nell’anno 2016, la salute cominciò a declinare rapidamente e l’anno seguente, dovette essere accolta in Ospedale per ricevere le terapie necessarie. Dal mese di giugno 2018, si trovava in una casa di cura, bisognosa di totale assistenza. Lo scorso 13 marzo, venne ricoverata per un’infiammazione intestinale ma la situazione fisica, già molto deteriorata, non ha permesso alcun trattamento medico.
Sr Bernadetta era una sorella buona, discreta, semplice, responsabile. Ed era anche una sorella spiritosa, con un buon senso dell’umorismo. Ancora negli ultimi anni della malattia, aveva conservato quell’arguzia che l’aveva sempre distinta. Con immagini inedite, ricordava la chiamata alla vita paolina: «Un giorno, improvvisamente, sentii una voce che trafisse il mio cuore: Prendi la tua croce e seguimi… Cercai di negarla ripetutamente pensando di non essere degna della vita religiosa. Tuttavia, come l’acqua che bolle nella pentola solleva il coperchio, così io non potevo togliere il coperchio che copriva quell’invito pressante, e lasciai il lavoro». Riecheggiano in queste espressioni, le parole del profeta Geremia: «C’è nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzo di contenerlo ma non posso…» (Ger 20,9).
Così Sr Bernadetta concludeva la riflessione: «La vocazione è realmente un’iniziativa di Dio che la realizza attraverso le mediazioni di tante persone e perciò niente è inutile nella pastorale vocazionale… sono necessari i piccoli e discreti sforzi quotidiani di ogni persona».
Sr Bernadetta si è lasciata portare in tutta la vita, da una parola del Signore che oggi risuona per lei con particolare intensità: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). È la certezza che l’ha sempre guidata ed è certamente la speranza che ora l’attende nel cielo.
Con affetto.
Sr Anna Maria Parenzan
superiora generale
Roma, 21 marzo 2019.