Carissimi,
nell’infermeria della comunità “Divina Provvidenza” di Roma, subito dopo il pranzo, il Signore ha invitato a godere per sempre le meraviglie della salvezza, la nostra sorella
DI CESARE ANGELA Sr MARIA FELICINA
nata a Frosolone (Isernia) il 2 maggio 1935
Sr Felicina è stata una sorella che ha arricchito le nostre comunità con la sua semplicità e bontà, generosità e amore alla Congregazione, impegno di una vita religiosa autentica e amore alla povertà paolina. Ci ha soprattutto insegnato a essere apostole sempre: nella salute e nella malattia, nell’impegno concreto di portare la Parola e nel servizio silenzioso e nascosto delle retrovie.
Entrò in Congregazione il 15 novembre 1957, nella casa di Alba e fin dall’inizio espresse la sua maturità vocazionale e il senso di responsabilità apprendendo l’arte della legatoria e specialmente la doratura dei messali e dei libri di preghiera.
Visse a Roma il tempo di noviziato che concluse, con la prima professione, il 30 giugno 1961. In quell’occasione, manifestava la gioia per la chiamata alla vita paolina e insieme il desiderio di essere sempre, come un fazzoletto, malleabile nelle mani delle superiore. E proprio come un fazzoletto, è stata docile e obbediente, accogliendo con serenità e gioia i compiti, anche faticosi e a volte poco gratificanti, che a mano a mano le venivano affidati. Nel noviziato e negli anni di juniorato venne chiamata al servizio della lavanderia della casa “Divina Provvidenza” di Roma, che in quel tempo accoglieva oltre 400 sorelle. E per circa quattro anni, prestò poi la sua opera nella cucina e nell’orto. Colpiva la sua serenità e umiltà, la riconoscenza e la lode per quanto il Signore le donava.
Nel 1975, assunse con gioia il compito di agente delle “Edizioni Paoline” visitando le diverse librerie laiche della zona del Lazio, sperimentando con soddisfazione, le vie nuove che lo Spirito andava aprendo alla Parola. E nelle case di Via Flaminio Ponzio e Via Arcadia, scoprì la bellezza di abitare in una piccola comunità dove tutto veniva realizzato insieme.
Ebbe poi la grazia, nel 1981, di vivere un’esperienza apostolica di rinnovamento, ad Alba. E subito dopo, fu inserita nella comunità di Ariccia-Galloro e poi in quella di Albano “Tecla Merlo” per donarsi nell’assistenza delle sorelle ammalate.
Dal 1984 al 1986, svolse il servizio di cuoca nella casa provinciale di Via Vivanti e fu poi inviata nella casa di Cicogna (Arezzo), dove venivano accolte le sorelle della provincia italiana per gli esercizi spirituali annuali. Fu per lei un tempo indimenticabile del quale spesso riaffiorava il ricordo.
Nel 1992, ritornò a Roma, alla “Divina Provvidenza” per dedicarsi ancora al servizio di lavanderia e guardaroba e, dall’anno 2004, unirsi alle sorelle anziane che si dedicavano alla confezione dei semi-lavorati. Ma ormai la salute andava declinando: da circa otto anni, faceva parte del gruppo dell’infermeria dove è vissuta donando il suo sorriso, la mitezza del suo carattere, il desiderio di spendere la vita, fino alla fine, nella piena riconoscenza per il dono della vocazione paolina che aveva arricchito di tanta grazia e bellezza la sua vita.
Sr M. Felicina è stata per noi un dono prezioso e ora l’affidiamo alla misericordia del Padre perché l’accolga nella sua Casa e le doni la pienezza della vita nuova.
Con affetto.
Sr Anna Maria Parenzan
Superiora generale
Roma, 30 gennaio 2019.