Carissimi,
alle ore 11,30 (ora locale) nella comunità di Buenos Aires-Nazca, il Signore ha chiamato per nome, per introdurre nella “patria beata”, la nostra sorella
RAMOS RITA MARIA Sr MARIA ANGELICA
nata a Santa Fe (Argentina) il 29 gennaio 1925
Sr Maria Angelica, entrò in Congregazione nella casa di Buenos Aires-Nazca il 27 ottobre 1946, a ventun anni di età, dopo aver conseguito, al conservatorio “Brahms” di Santa Fe, il diploma di professoressa di pianoforte. Si dedicò subito, con molto amore, alla visita alle famiglie e alla diffusione collettiva e dopo l’anno di noviziato, vissuto a Buenos Aires, il 20 agosto 1949, emise la prima professione.
Da giovane professa, proseguì l’apostolato itinerante e quello librario, nelle case di Rosario e Mendoza. Per quasi vent’anni svolse il compito di assistente di formazione, a Buenos Aires, e nel 1971 riprese con molto entusiasmo l’impegno diffusivo nella libreria della città di La Plata e poi in quella di Mendoza.
A Santa Fe e a Buenos Aires, alternativamente per circa quindici anni, si dedicò con passione a varie forme di missioni bibliche e catechistiche. Era instancabile nel parlare a tutti di Dio e la sua profonda convinzione contagiava le persone che l’avvicinavano e le sorelle. L’avevano molto colpita le parole del Fondatore che proclamava «beati i passi di coloro che evangelizzano il bene, che evangelizzano la pace». Di fronte alle grandi sfide della missione, si sentiva «piccola e insignificante, proprio come una goccia d’acqua in un oceano». Si aggrappava con frequenza al “Patto”, consapevole che il Maestro Divino poteva moltiplicare il suo impegno nel bene, poteva far giungere la sua Parola al popolo assetato di verità. Scriveva: «Credo che Gesù Maestro e la Regina degli Apostoli mi daranno la luce e la grazia per superare tutti i sacrifici che implica la responsabilità paolina di portare il messaggio di salvezza in tutto il mondo». E con queste profonde motivazioni apostoliche in cuore, visse il lungo periodo di assenza dalla comunità per dedicarsi all’assistenza di una sorella gravemente inferma. Alla conclusione di questo tempo particolare della sua vita, scriveva: «Questi sei anni sono stati un tempo di forte esperienza spirituale e di impegno generoso… Sono molto felice e contenta e mi metto nella disponibilità di compiere quello che il Signore mi chiederà. Mi metto nelle sue mani e confido pienamente in Lui».
Nell’anno 2001, rientrò nella comunità di Buenos Aires-Nazca dove si dedicò con amore alla diffusione di “Famiglia Cristiana”, ai servizi del centralino e della portineria, all’ufficio di sacrestana e a quello di ministro dell’eucaristia. Amava tanto la liturgia e fin dai primi tempi di formazione, aveva posto ogni cura nel preparare le celebrazioni e arricchirle con l’accompagnamento dell’organo: suonava melodie che elevavano lo spirito e sottolineavano i momenti salienti del culto liturgico. È stata una sorella dolce e buona, vero modello di fede e di preghiera, sempre pronta a incoraggiare, a diffondere serenità e pace.
Si è preparata all’incontro con il Signore affidandosi specialmente alla Vergine Maria. Solo ieri, contemplando insieme a una sorella il mistero della Trasfigurazione, ricordava alla Regina degli Apostoli le persone visitate nei lunghi anni di “propaganda”. Nell’atteggiamento della lode e dell’abbandono, ha emesso l’ultimo respiro: il suo cuore buono era ormai troppo stanco ed era giunto per lei il momento di sciogliere le vele e intonare con l’offerta della vita quel Magnificat che amava tanto: «Io canto al Signore perché è grande… mi rallegro nel Dio che mi salva…».
Con affetto.
Sr Anna Maria Parenzan
superiora generale
Roma, 14 dicembre 2018.