Carissime sorelle,
nella solennità dell’Immacolata Concezione e nella vigilia della 2a domenica di Avvento, il Padre buono ha trovato pronta per le nozze eterne la nostra sorella
SHINDO TSUNEKO Sr MARIA LEONIA
nata a Keijo (Corea) il 27 aprile 1931
Sr M. Leonia è deceduta alle ore 14,56 (ora locale) nell’Ospedale “Hiratsuka Kyousai Byoin” di Hiratsuka (Giappone), a causa di un infarto cerebrale. La malattia è giunta improvvisa: due giorni fa, le sorelle l’hanno trovata a terra, nel salone della comunità. Ha ricevuto immediatamente le cure del caso, ma ormai il male era irreversibile.
Entrò in Congregazione nella casa di Osaka (Giappone), il 21 dicembre 1956, due anni dopo aver ricevuto il battesimo. Era stato decisivo per la sua conversione e la vocazione paolina, un semplice pieghevole con l’invito a frequentare la chiesa cattolica. Dopo alcuni anni di formazione, visse a Tokyo il noviziato che concluse con la prima professione, il 30 giugno 1961.
Sr M. Leonia era una sorella molto fervente e generosa, sempre disponibile a svolgere i diversi servizi che l’obbedienza le andava affidando. Con la gentilezza che la caratterizzava, si dedicò a varie forme d’apostolato: dalla spedizione riviste alla libreria nelle comunità di Sendai, Tokyo e Osaka; dalla diffusione capillare e collettiva nelle comunità di Tokyo e Hiroshima all’ufficio spedizione, di Kagoshima. A Tokyo, per qualche anno, si dedicò al riordino della biblioteca. Le era rimasto nel cuore l’apostolato svolto, per nove anni consecutivi, nella libreria presso la moderna e artistica cattedrale di Tokyo. Godeva nel diffondere parole di fede e di speranza. Scriveva nel 1995, al termine di quel periodo ricco di doni: «Il lavoro nella libreria per me è stato una grande grazia, mi ha permesso d’incontrare tanta gente… In occasione della ristrutturazione della libreria ho aiutato fino alla fine e l’ho lasciata con molto dispiacere, ma sono contenta di aver preparato e fatto bello il tempio del Signore».
Dal 1996 al 2012, prestò aiuto nella piccola libreria della casa di Osaka. Godeva nell’accogliere le persone e instaurare con tutti buone relazioni. Aveva tanti amici ma non perdeva un minuto di tempo: le sue mani veloci sferruzzavano a maglia o confezionavano artistiche borsette per i rosari. E quando la libreria venne chiusa, anche la sua salute cominciò a declinare. Dapprima un infarto cerebrale e poi ripetute fratture ossee, accompagnate da vari disturbi, suggerirono il cambio di comunità. Accolse con sofferenza, ma anche con fede, il trasferimento nella casa di Hiratsuka dove sono ospitate le sorelle più fragili di salute. Sentiva che era «giunto il tempo della purificazione e della misericordia di Dio che le apriva le porte dell’eternità».
Visse i ripetuti ricoveri ospedalieri di questi ultimi anni, come occasioni di crescita in umanità e in grazia. Scriveva alla superiora provinciale: «Le infermiere mi assistono premurosamente, con il sorriso e tanta tenerezza… e io che ho offerto tutta la vita a Dio e ricevo continuamente da Lui luce e forza, non devo restare oziosa. Desidero offrire il tempo che mi rimane per la Congregazione, per la comunità e per la salvezza di tutti gli uomini… Accolgo tutto dalle mani del Signore».
L’intimità con il Maestro divino era ritmata dalla parola biblica che aveva sostenuto la sua vocazione: «Non temere… io ti ho chiamato per nome» (Is 43,1). Questa parola oggi si è pienamente realizzata nella sua vita: è giunto il tempo della gioia e della liberazione, il tempo per cantare “il canto nuovo” per le meraviglie di grazia che il Signore ha compiuto in lei.
Con affetto.
Sr Anna Maria Parenzan
Superiora generale
Roma, 8 dicembre 2018
Solennità dell’Immacolata Concezione