Carissime Sorelle,
oggi, 20 novembre 2018, alle ore 6,30, nella comunità di Sanfrè (CN) il Signore, come Sposo, ha bussato alla porta del cuore della nostra sorella
SR. M. PAOLA – DOMENICA BOGLIOTTI
NATA IL 25 MAGGIO 1931 A SAVIGLIANO (CN).
Domenica, adolescente, entra in Congregazione ad Alba (CN) il 28 agosto 1944. Appartiene ad una famiglia numerosa composta dai genitori, tre fratelli e sette sorelle. Sperimenta già a casa la ricchezza, la complessità e la gioia della comunione di vita che, dall’ambiente famigliare, le favorisce il passaggio sereno alla vita di comunità. Anche le caratteristiche di una vita agricola – l’amore alla terra, il rispetto del ritmo del tempo e delle stagioni, il sacrificio come parte integrante dell’esistenza – hanno contribuito ad un allenamento vitale e formativo, tale da maturare in lei il carattere volitivo e costante in ogni impegno. In questo ambiente famigliare matura anche la vocazione religiosa di una sua sorella. Sr. Lucia, delle suore Missionarie Comboniane, conosciute anche come Pie Madri della Nigrizia, a cui si sentirà sempre vicina e legata. Ne ha accompagnato, con l’interesse e con la preghiera, la missione in Mozambico chiedendo spesso preghiere per lei, consapevole dei molti pericoli a cui andava incontro nella sua vita missionaria.
Compiuta la formazione iniziale la novizia Domenica, ritenuta capace di progresso nella vocazione e nell’apostolato, emette la prima Professione ad Alba il 25 marzo 1950 e i Voti perpetui a Roma il 25 marzo 1955. Subito dopo la Professione inizia il suo apostolato nella legatoria, riservata ai libri liturgici, delle edizioni San Paolo che, per un tempo, è stata attiva come nostro laboratorio in Casa Madre ad Alba (CN). Nel 1968 Sr. M. Paola viene trasferita a Cinisello Balsamo (MI) per continuare nella medesima attività. Dopo alcuni mesi è inviata presso la Società San Paolo di Vicenza dove, per un quinquennio, ha cura del refettorio. Nel 1973 ritorna a Cinisello Balsamo, in legatoria, e lì offre il suo competente apporto fino al 1980. Continuerà, nella medesima comunità, prestandosi a servizi generali e come consigliera locale. Nel 1991 è ancora a Vicenza, Casa San Paolo, dove offre il suo preciso e attento servizio nella cura del refettorio. Anche qui si fa apprezzare per la sua delicatezza d’animo, precisione e silenziosità. Vi rimarrà per diversi anni e, nel 2009, è pure vicesuperiora nella stessa comunità. Nel 2011 passa alla comunità di Torino dove si dedica a mansioni varie. In seguito alla diagnosi di malattia di Alzheimer, nel 2015 è trasferita alla comunità di Sanfrè (CN). L’infermità non le ha tolto la pace profonda da cui era abitata, la serenità e la tranquillità. Sempre più bisognosa di cure e di aiuto dimostrava molta riconoscenza e disponibilità.
Sr. M. Paola, con la sua persona, ha testimoniato la consegna iniziale del Fondatore: farete silenzio, silenzio, silenzio, rivolta alle due sorelle, messe da parte il 21 novembre 1923 per la fondazione delle Pie Discepole: Orsola e Metilde. Un silenzio, frutto di ascolto profondo del Maestro Divino, esercitato soprattutto come carità. Sr. M. Paola non si tratteneva in chiacchiere inutili o offensive verso le consorelle, che sapeva comprendere con amore fraterno. Aveva un forte senso del dovere: dedicava il massimo tempo possibile per portare a compimento qualsiasi compito le venisse affidato, nella semplicità del quotidiano. Ed era evidente che la animava un profondo spirito apostolico, sostenuto dall’assiduità alla preghiera, all’adorazione eucaristica quotidiana. Provata anche per la graduale perdita dei famigliari, viveva e comunicava fiducia convinta che «la morte è sempre un mistero pieno di dolore e di speranza che ci apre le porte del Paradiso» (a M. M. Lucia Ricci, 29.04.1986).
La liturgia di questo periodo ci fa riflettere sul ritorno del Signore Gesù e ci chiede di essere attente al suo passaggio come ci ricorda la prima lettura di oggi: «Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (Ap 3, 20). In seguito a un progressivo aggravamento della sua malattia, accompagnata dalla benevola attenzione delle sorelle, che lei ricambiava con il suo sorriso, questa mattina ha concluso il suo pellegrinaggio terreno. Possiamo pensare che la nostra sorella Sr. M. Paola sia già stata introdotta al banchetto delle nozze eterne per condividere la cena con lo Sposo celeste.
Sr. M. Paola ora, assieme al Beato G. Alberione e a tutti i membri della Famiglia Paolina, di certo intercede per il progresso della Congregazione nella santificazione dei membri e nella missione, specie per la perseveranza delle Juniores che stanno per concludere il trimestre di preparazione ai voti perpetui!