FSP Italia: Sr Aurora Votano

Nazione di nascita: Italia
+ 05/10/2018 Milano

Carissimi,

          verso le ore 18,45, nella comunità di Milano, Via Paolo Uccello – nella stanza dove aveva vissuto quasi vent’anni – circondata dall’affetto e dalla preghiera delle consorelle e dei propri familiari, è tornata al Padre

VOTANO Sr AURORA
nata ad Archi (Reggio Calabria) il 12 agosto 1943

Entrò in Congregazione nella casa di Roma, il 21 settembre 1964, a ventun anni di età. Trascorse a Roma il tempo di aspirantato e quindi si trasferì a Bologna per dedicarsi all’annuncio del vangelo nelle famiglie e collettività. A conclusione del noviziato, vissuto a Roma, il 30 giugno 1969 emise la prima professione religiosa. Da giovane professa, venne inserita nella comunità di Torino dove, insieme all’impegno della diffusione, ebbe la possibilità di approfondire la formazione teologica frequentando un biennio organizzato dall’USMI. La sete di conoscenza che portava nel cuore, le faceva apprezzare ogni possibilità di crescita e di conoscenza. Scriveva in quel tempo: «La formazione culturale mi ha aperto una finestra dalla quale posso contemplare quello che c’è fuori…». E questo desiderio di apprendere, di approfondire, d’istruirsi, di conoscere la realtà, l’ha accompagnata in tutta la vita.

Nel 1974, in occasione della rinnovazione dei voti, si presentava così: «Conosco i miei limiti, le mie paure, le mie perplessità che sono il bagaglio del mio vivere quotidiano, ma sento che questi non condizionano la mia risposta: mi aiutano a non essere troppo sicura di me stessa, a vivere un atteggiamento di continua ricerca e povertà nel porre nelle mani di Dio il mio domani».

Completò lo juniorato inserita nella comunità di Genova e dopo la professione perpetua, emessa a Roma nel 1975, proseguì l’impegno apostolico nella libreria di Chiavari. Frequentò con vera passione l’Ecole de la foi, di Friburgo (Francia), dove approfondì ulteriormente la formazione teologica e spirituale. E al rientro in Italia, fu inserita dapprima a Bergamo e poi a Napoli Duomo per continuare a donarsi, con precisione, chiarezza, competenza, all’apostolato librario. Era una sorella buona, sincera, retta, sobria, sempre alla ricerca dell’essenziale, desiderosa di una preparazione più qualificata per svolgere la missione nel modo più efficace e più adatto ai tempi.

Con molto desiderio di donazione, aveva espresso per ben due volte, alle superiore, la profonda aspirazione di dedicarsi all’evangelizzazione in qualche comunità del “terzo mondo”. Scriveva: «Non presumo di avere doni straordinari, ma solo fiducia in Dio, buona volontà, sensibilità per la missione e desiderio di rendermi utile…».

Dal 1989, si trovava nella comunità di Milano – P. Uccello dove, con la diligenza che la caratterizzava, ha svolto diverse mansioni: bibliotecaria, incaricata dell’ufficio stampa, della digitalizzazione delle immagini, dell’archivio editoriale, del centralino. E tutto questo nonostante una salute molto fragile dovuta anche a serie complicazioni cardiache per le quali venne sottoposta, due volte, all’intervento chirurgico a cuore aperto. L’insorgere di un tumore al seno e in questi ultimi anni, all’intestino, la obbligò ad altri interventi che accolse con semplicità, spirito di fede, desiderio di guarigione ma anche con la decisione e la risolutezza propria della gente calabrese.

Dal mese di agosto, la situazione fisica andò rapidamente peggiorando. Ormai si sentiva «alla porta del Dio di tutti» e viveva la certezza che l’aveva segnata fin dai primi anni della vita paolina: «Il Signore è fedele ed è sulla sua fedeltà che pongo la mia speranza e la mia fiducia». Il canto del “Scio cui credidi” (2Tm 1,12) che ha ritmato i momenti decisivi della sua esistenza, l’accompagna ora alle porte della Vita, alla cena dell’agnello che «asciuga ogni lacrima dagli occhi» e dona la vita in pienezza.

Con affetto.

Sr Anna Maria Parenzan
superiora generale

Roma, 5 ottobre 2018.


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