Carissimi,
ci giunge notizia che alle ore 4 di questa mattina, nella comunità “Cidade Regina” di São Paulo (Brasile), è stata chiamata al premio eterno la nostra sorella
TAGLIARI OSVALDINA Sr REGINA
nata a Nova Bassano (Porto Alegre) il 27 febbraio 1928
Giovanissima, all’età di undici anni, entrò in Congregazione il 25 novembre 1939 nella casa di São Paulo, “Divin Maestro”. In questa comunità, visse il tempo degli studi, la formazione iniziale e il noviziato che concluse, con la prima professione, il 28 marzo 1948. Subito dopo, venne invitata, insieme ad altre sorelle, ad attraversare l’oceano per completare la formazione in Italia. E proprio in quell’occasione, la nave subì un naufragio: Sr Regina e due consorelle furono miracolosamente salvate.
Nella comunità di Roma “Divina Provvidenza” e in parte in quella di Grottaferrata, visse il tempo dello juniorato, completò gli studi filosofici e teologici e sperimentò una particolare vicinanza della Prima Maestra. Al porto di Napoli, mentre ritornava in Brasile, il 7 giugno 1954, era presente anche Maestra Tecla che le scrisse un simpatico biglietto autografo proprio dalla cabina della nave: «In spirito viaggio con te. Ti penserò di notte in questa cabina, di giorno per i ponti e i corridoi. La nave ti ricordi che quaggiù siamo di passaggio… In Paradiso non ci saranno più partenze, ma solo arrivi… La Vergine ti accompagni nel viaggio, ti conforti e consoli».
A São Paulo, nella comunità “Divin Maestro”, si occupò per una decina d’anni, della redazione di piccoli opuscoli pastorali che venivano diffusi specialmente in occasione delle missioni nelle famiglie. Fu poi superiora della comunità di Curitiba e per alcuni anni si dedicò all’insegnamento alle giovani formande infiammando le loro vite con la figura e gli esempi dell’apostolo Paolo verso il quale aveva una particolare devozione. Dal grande Apostolo, aveva appreso il segreto della mistica apostolica, da San Paolo attingeva il pensiero, gli atteggiamenti, il “farsi tutta a tutti”… Realmente l’entusiasmo paolino traboccava da tutta la sua persona e incendiava i cuori. Con l’ardore di Paolo, avviò la diffusione collettiva nelle fabbriche e nelle parrocchie; iniziò il famoso “circolo del libro” dove i lettori si iscrivevano per ricevere un libro al mese. La sua convinzione, persuadeva la gente a riempire le borse di libri, per tutte le necessità familiari.
Nell’anno 1969, in occasione del Capitolo Speciale, fu chiamata a collaborare, in Casa generalizia, nella commissione che aveva il compito di procedere alla stesura delle Costituzioni e del Direttorio, da sottoporre alla revisione. Per qualche tempo, svolse il servizio di superiorato a Salvador e ritornò poi a Roma per prestare aiuto negli uffici diocesani.
Nel 1977, venne inviata in Ecuador e poi in Colombia, a Bogotà e a Cucuta, per collaborare nell’organizzazione apostolica, nella redazione e nella formazione delle aspiranti. La sua personalità gioiosa e coinvolgente lasciò un segno indelebile anche in questa provincia dove le sorelle ricordano il suo entusiasmo e la passione apostolica che sembrava non avere limiti.
Nel 1985, fu chiamata a Cochabamba (Bolivia) e poi a Lima (Perù) per svolgervi il ministero della pastorale vocazionale e accogliere il servizio di segretaria e consigliera di delegazione. Nel 1990, rientrò in Brasile dove, a Belo Horizonte, Rio, Maringa e nelle diverse case di São Paulo, ha continuato ad affascinare la gente per il suo amore alla missione. Nel 1994, in occasione del “Progetto missionario”, sperava ancora di avere la grazia di «volare verso le missioni». Scriveva: «Voglio darmi fino all’ultimo respiro all’annuncio dell’amore di Dio per l’umanità! Molte vocazioni verranno!…».
Verso l’anno 2000, il Signore le ha offerto la possibilità di un’altra, più feconda missione, quella di una lunga, sofferta e impegnativa inattività, causata dal morbo di Parkinson e di Alzheimer. Dal 1999, era inserita nella comunità “Cidade Regina”. Forse le saranno tornate alla mente le parole che M. Tecla le aveva scritto proprio in occasione dell’inaugurazione di quella casa: «… La “Città della Regina” sarà grande, bella, sarà il posto in cui le anime trovano gli aiuti per salire nella perfezione. Da quel colle… al Cielo». È questo l’augurio che rivolgiamo a questa cara sorella che ha diffuso tra noi bontà e gioia, e soprattutto tanta paolinità. Con affetto.
Sr Anna Maria Parenzan
superiora generale
Roma, 12 aprile 2018.