FSP Stati Uniti: Sr Maria Augusta Biolchini

Nazione di nascita: Italia
+ 28/03/2018 Boston

Carissimi,

ci giunge notizia che alle ore 10,52 (ora locale), nella comunità di Boston, in seguito a complicazioni bronchiali, il Signore ha chiamato a sé per godere in eterno il suo volto, la decana della Congregazione, la nostra sorella ultra centenaria

BIOLCHINI LEA Sr M. AUGUSTA
nata a Sestola (Modena) il 13 marzo 1916

Sr M. Augusta entrò in Congregazione nella casa di Alba, il 1° maggio 1936, seguendo la sorella Sr M. Carmela che l’aveva preceduta, tra le Figlie di San Paolo, dieci anni prima. Si dedicò subito alla diffusione del Vangelo nella diocesi di Torino e si trasferì quindi a Roma per il noviziato che concluse, con la prima professione, il 3 marzo 1940.

Da giovane professa, fu propagandista ad Alessandria e a Gorizia. Proprio da Gorizia scriveva alla sorella: «Ho letto nel tuo bigliettino il bel proposito fatto, che ha animato anche me. Come vorrei che si avverasse in noi due! Fosse vero che riuscissimo ad amare tanto il Signore… Io sento che Egli ci vuole sempre più distaccare dalla terra per operare solo per il cielo. Sia benedetta mille volte la mia vocazione religiosa e chi cooperò con preghiere e lacrime alla sua realizzazione. In ogni vicenda, vedo chiara la volontà di Dio, come in uno specchio. Penso sovente: Gesù avrà permesso tutto ciò per il nostro male? Oh, no, anzi per il nostro maggior bene. Anche se il lavoro per farci sante è aspro e faticoso, pure è volontà di Dio. Se siamo state chiamate, è segno che Gesù, sapientissimo, voleva il nulla e il peccato che siamo noi per darci il “Tutto”, Egli stesso. Quale gioia il possedere Gesù! Facciamoci coraggio e preghiamo a vicenda l’una per l’altra…».

Portando in cuore un grande desiderio di rispondere al Signore, nel 1958 partì come missionaria per gli Stati Uniti e da allora è sempre vissuta in questa provincia che ha tanto amato. Quando, nel 1973, ottenne la cittadinanza americana, esclamò con gioia: «Amo l’America e l’apostolato tra gli americani…». Dal 1958 al 1980 si dedicò ininterrottamente alla propaganda nelle comunità di Staten Island, Alexandria (LU), Boston, Fitchburg, Bridgeport, Philadelphia, Cincinnati.

Una sorella che ha vissuto un tempo prezioso di propaganda con Sr Augusta, scriveva negli anni Sessanta: «Sr Augusta è sempre fervorosa, pia, virtuosa! Facevamo a gara a chi diceva più giaculatorie. Sr M. Augusta diceva quelle sapienti e ispirate dallo Spirito Santo: “Dal desiderio di essere stimata… liberami o Signore”. Le nostre braccia e le nostre borse erano cariche di libri. Quattro borse al mattino e a sera nuovamente quattro borse, piene di “provvidenza”. E andavamo con la stessa automobile usata da san Paolo: i nostri piedi. Ci voleva proprio una foto! Ci dicevamo: solo lassù si vedrà quali siamo state quaggiù. Il Paradiso è un bel paese, ci riposeremo quando arriveremo là. Gesù, il bravo Parroco, ci aprirà le porte eterne della sua parrocchia».

La “propaganda” è stata la forma apostolica che ha caratterizzato tutta la sua vita. Scriveva nel 1980: «Ho nel mio cuore il desiderio vivo di farmi santa e di fare della mia vita religiosa un atto di adorazione e di amore per la gloria di Dio e la salvezza delle anime». E diceva alle sorelle: «Sono una donna felice, 33 anni di propaganda sono la mia gloria».

All’inizio degli anni ’80 si inserì nella casa di Boston per dedicarsi ai lavori di sartoria e maglieria dei quali era una vera esperta: preparava sciarpe e berretti per coprire dal freddo le sorelle. E fino a quando le forze gliel’hanno consentito, passeggiava quotidianamente in un boschetto ai confini della proprietà, per visitare il “suo” albero. Ha vissuto gli ultimi anni nella gioia. Il filo di lana che scorreva tra le sue mani è stato il filo d’oro che la teneva unita al suo Gesù. Il ritornello quotidiano era sempre il medesimo: «Caro Gesù, tutto per te, mio bene immenso, quanto dico, faccio e penso».

La pensiamo nella vita eterna, all’ombra di un grande albero dove riposare e lodare per sempre il suo Signore.

Con affetto.

Sr Anna Maria Parenzan
Superiora generale

Roma, 28 marzo 2018.


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