Carissime Sorelle,
nel clima dell’alleanza nunziale vissuto in questi giorni dalle comunità di Roma, via Portuense, ci giunge oggi, 13 febbraio 2018, alle ore 7.15, dalla Comunità Beato Timoteo Giaccardo, la notizia della chiamata alle nozze eterne, per la nostra sorella
SR. M. NORBERTA – ROSARIA MICELI
nata il 26 gennaio 1934 a Roccamena (PA)
La giovane Rosaria entra in Congregazione a Catania il 18 agosto 1955. Emette la Prima Professione a Roma il 25 marzo 1958 e i voti perpetui, sempre a Roma, in data 25 marzo 1963. La carità, per questa sorella, aveva un’espressione concreta nella laboriosità, virtù acquisita in quei lunghi anni di servizio amorevole presso le Case Paoline dove, alla preghiera di adorazione offerta per i Paolini, univa la carità evangelica della cura dei presbiteri e fratelli, nei più comuni servizi. È passata così, in una logica evangelica di sveltezza, dalla preparazione del refettorio alla cucina (Catania 1963-65), alla lavanderia (Cinisello 1965-67), al refettorio (Ostia 1965-67, Roma 1967-72), al laboratorio (Catania 1972-77), lavanderia e laboratorio (Roma Casa Generalizia, 1977-79, Roma Vocazionario 1979-81), quindi alla Casa Gesù Sacerdote (Roma), poi ad Albano per refettorio e aiuto vario e nel 1984 sempre a Roma Casa Generalizia della Società San Paolo. Dal 1994 vive un periodo nelle Comunità Divin Maestro prima a Cagliari, quindi a Firenze, per ritornare presso la Società San Paolo a Bari (1996) e a Roma San Paolo in guardaroba (1998). Passa alla Comunità Beato Timoteo Giaccardo nel 2013 per i suoi molteplici problemi di salute e anche qui si rende sempre utile in vari servizi generali.
Se si considera che fino a ieri si è dedicata con impegno e generosità al servizio delle sorelle nel lavoro della lavanderia, verrebbe da definire improvviso il suo passaggio alla vita eterna. Pensando alla parola del Vangelo che ci dice «Vegliate dunque perché non sapete né il giorno né l’ora» (Mt 25,13) in cui giungerà lo Sposo, possiamo affermare che Sr. M. Norberta era pronta perché viveva in questa vigilanza evangelica. Nutriva la sua vita spirituale con la frequentazione assidua della Parola di Dio ed era felice di poter avere del tempo a disposizione per dedicarsi alla lettura e alla meditazione della Sacra Scrittura. Con una esemplare regolarità annotava su un taccuino le riflessioni per ogni domenica. Per la VI domenica del Tempo Ordinario (11.02.2018), l’ultima, riportava semplicemente: “Un lebbroso va da Gesù, se vuoi puoi purificarmi. Anche oggi supplichiamo il Signore perché guarisca l’umanità dalle ferite che ancora oggi ci sono. È la Vergine Maria di Lourdes, Giornata del Malato”. Dopo il corso di Esercizi del 2017, con metodo quasi scrupoloso, frutto della sapienza evangelica rivelata ai piccoli, scriveva il suo programma spirituale: «Sapere accettare, con la sua grazia, che da me nulla posso, porre speranza, chiedere a Gesù fiducia e dare fiducia. Silenzio. Sentire la vicinanza nella preghiera. Sono debole ma con Dio sono forte. Lasciare operare lo Spirito, chiedere aiuto alla Madre Maria. Fedele nel ringraziare. Carità: amare senza parzialità ‘non fare agli altri quello che tu non vuoi…’, con umiltà, rispettare la persona; leggere di preferenza la Parola di Dio, carne per me. Spirito Santo, Respiro Divino che dà vita a ogni cosa. ‘Guardati bene dal dimenticare il Signore tuo Dio’ (Dt. 8,11). Grazie, Gesù, della presenza di Maria nella mia vita. Maria sarò tua per sempre». Ancora nel ritiro del gennaio 2018 annotava: «Più Adorazioni ben fatte. Lasciare il giudizio a Dio. Pregare per le persone che hanno più bisogno. Adorare e riparare, pregare di più con la Chiesa e per la Chiesa e a nome della Chiesa. Sono figlia della Chiesa, essere unita al Papa. Lasciare che operi e invocare spesso lo Spirito Santo, scenda su di me!». Dopo la professione (10 febbraio u.s.) si era intrattenuta con Sr. M. Pierenza, dicendole che non mancheranno le difficoltà nella vita ma assicurandola che il Signore aiuta sempre, ripetendo con insistenza questa frase. Oggi, al risveglio, una crisi dolorosa toracica provoca a Sr. M. Norberta l’arresto cardiaco e così, mentre le comunità erano riunite per la Celebrazione Eucaristica, lei univa al Sacrificio di Gesù l’offerta della sua vita, consumata totalmente per Lui, con gioia e pace.
Sr. M. Norberta, i fratelli Paolini, che a giorni si riuniscono ad Aparecida (Brasile) per l’Intercapitolo (15-25 febbraio), contano sulla tua preghiera di intercessione, e anche le giovani in ricerca della volontà di Dio sulla loro vita sperimentino la potenza della tua preghiera. A tutte noi ottieni di essere collaboratrici attive dell’azione della grazia, come sei stata tu!