Trent’anni fa, nel 1987, mentre la Chiesa, con i primi Vespri, entrava liturgicamente nella solennità dell’Annunciazione del Signore, a Sanfrè, Madre Maria Scolastica, dopo aver accolto le sorelle della comunità che, dalla cappella erano passate nella sua piccola camera, alle 19,15 entrava per sempre nella gioia del suo Signore.
In questi trent’anni Madre Scolastica ha dato prova di come la sua presenza continui ad essere molto viva nella “sua Famiglia” e in mezzo alla gente di tutti i continenti: con il sorriso e l’amore ormai parla tutte le lingue e la sua tenerezza apre molti cuori alla confidenza, a chiedere la sua intercessione. .
Nel 1987 si era alla vigilia del 4° Capitolo generale delle Pie Discepole del Divin Maestro. Ora siamo nell’imminenza del 9° Capitolo, nel quale la partecipazione di Madre Scolastica sarà certamente molto attiva nel preparare “gli otri nuovi per il vino nuovo”.
Nella “buona e meno buona sorte” il cammino di M. Scolastica è stato un “inno alla vita”, con lo sguardo fisso alla meta dove con certezza vedeva lo Sposo che l’attendeva. La “brevità” della vita era il costante pungolo per sé, inculcato anche nelle sorelle, per dare il giusto peso ad ogni cosa e non smarrirsi o perdere tempo in ciò che non conta e svanisce.
A Roma nella Chiesa Gesù Maestro, il 24 marzo, la Famiglia Paolina si è radunata per la celebrazione dell’Eucaristica, presieduta dal Postulatore Generale, don Josè Antonio Perez, SSP, che nell’omelia ha richiamato, in sintonia con l’itinerario della Madre di Dio, il cammino di Madre Scolastica, nella molteplice luce del sì, del fidarsi, della disponibilità, del cuore aperto alla Parola, della gioia.
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