Nella sera di lunedì 4 gennaio è deceduto il nostro carissimo gabrielino Odo Nicoletti, da diversi giorni ricoverato nell’ospedale civile di Rimini. Era nato in questa città il 15 marzo 1928, figlio del signor Ernesto e la signora Maria Giorgi; riceve il Sacramento del Battesimo il 18 marzo 1928 e della Confermazione il 12 maggio 1934. Si è diplomato come perito agrario nel giugno 1948 a Cesena, sostenendo con esito positivo esami di integrazione in lingua italiana e storia per accedere all’Università. Dal 1 novembre 1950 all’8 ottobre 1951 ha espletato il servizio militare nell’artiglieria di campagna conseguendo il grado di caporale marconista. È stato membro dell’Azione Cattolica in parrocchia come presidente dei giovani; delegato diocesano per i militari e terziario francescano.
«Giunto all’età di ventisette anni, senza riuscire a decidermi fra lo stato di vita matrimoniale, presbiterale o religiosa – testimonia Odo –; per una disposizione provvidenziale puramente gratuita e immeritata, nel pomeriggio del 5 settembre 1955 incontro per la prima volta don Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, il quale mi confida che sta per avviare un Istituto formato da laici». Di questo grande maestro spirituale leggerà nel 1960 come si possa accedere in dettaglio al compito che Dio ci ha assegnato: «Scoprire la volontà di Dio è cosa semplice e complicata – scrive don Alberione –; luminosa ed oscura; dolorosa e soave; naturale e meravigliosa secondo i casi. Dunque: non faciloneria, né esasperante, tormentosa incertezza, ma prudenza, esame, preghiera, consiglio e decisione in fede».
Nei tre anni 1955-58 Nicoletti ha altri contatti con il Fondatore, traendo grande vantaggio spirituale da colloqui e corrispondenza con lui. Il 12 agosto 1958 l’Alberione gli scrive invitandolo al corso di Esercizi spirituali che si terrà a partire dalla sera dell’8 settembre e si chiuderà il giorno 12. Fra i giovani che vi partecipano, Francesco Leonardi, Odo Nicoletti, Luigi Patat, Daniele Pennati faranno parte per primi dell’Istituto «San Gabriele Arcangelo» l’8 agosto 1960 professando per un anno i Consigli evangelici di povertà, castità e obbedienza, e l’11 agosto 1965 per tutta la vita.
Dopo la scomparsa di don Alberione, Odo testimonierà: «Noi Gabrielini dobbiamo al Fondatore l’attuarsi della nostra vocazione laicale secolare. Da parte nostra sappiamo che all’origine della nostra vocazione c’è un’adesione piena agli ideali della Famiglia Paolina e, se per la secolarità del nostro stato di vita ci troviamo impegnati in uffici e opere, le più disparate, ci sentiamo tuttavia eredi legittimi dello spirito del nostro fondatore, vivendo nella gioia la nostra consacrazione al Signore e testimoniando la verità del Vangelo con la nostra vita, spesa a servizio dei fratelli. Ci uniamo ancor più spiritualmente al nostro caro padre Alberione, promettendo l’impegno e la docilità per essere illuminati e guidati nella nostra vocazione e quindi collaborare con i Superiori nella spiritualità apostolica della Famiglia Paolina, per la Chiesa e per il mondo».
Lascerà scritto come sua ultima testimonianza: «Nonostante un antico vizio cardiaco ormai irreversibile, ringrazio il Padre nostro, il quale mi concede ancora la passione per la diffusione della parola di Dio, come pure per la storia e la spiritualità dell’Istituto paolino cui appartengo: il mio è entusiasmo ardente quale frutto dei ripetuti incontri con il Beato don Giacomo Alberione, provvidenzialmente disposti».
Nicoletti è stato Consigliere dell’Istituto lunghi anni e ha partecipato con fedeltà e ruolo incisivo a tutti gli incontri dei Gabrielini. Oltre che con opere da lui scritte, la sua generosità lo ha spinto a dare notevoli contributi umani, spirituali e finanziari all’Istituto e alla Società San Paolo.
Dal 1995 si è dedicato, ancor più come pensionato, a far conoscere i tre giovani laici: il Beato Piergiorgio Frassati e i venerabili Alberto Marvelli e Carla Ronci. Ha collaborato in Rimini con il Centro Documentazione «Alberto Marvelli» per la promozione della spiritualità laicale, fondato e diretto dall’amico sacerdote il riminese monsignor Fausto Lanfranchi. Ha partecipato ai raduni del «Rinnovamento dello Spirito». Si è interessato al Meeting estivo in Rimini: manifestazione di alto valore culturale ed ecclesiale.
Si è spento nel corpo, ma tuttora vive come sempre quale anima combattiva, generosa e trasparente. I Gabrielini e i Superiori Maggiori lo hanno apprezzato molto per la fedeltà alla scelta fatta, per le virtù personali e per le competenze professionali; lo ringraziano e pregano perché riposi eternamente faccia a faccia col Signore, il Beato don Giacomo Alberione, i Gabrielini e i cari familiari già in Cielo.
Gian Franco Bellandi
Delegato nazionale dell’Istituto «San Gabriele Arcangelo»
Data per la celebrazione della Messa esequiale: giovedi 7 gennaio, alle ore 15, presieduta dal Vescovo Monsignor Francesco Lambiasi, nella Chiesa delle Celle in Rimini, Via dell’Edera, 2. Per un eventuale chiarimento chiamare cell. 347 7799833 oppure il Parroco: 0541 741467.