Carissime Sorelle,
questa mattina, 27 luglio 2015, alle ore 10.50, nella comunità di Sanfré (CN), il Signore ha chiamato alle nozze eterne la nostra sorella
SUOR M. PIERPIA (ANNA) BRONDINO
nata a S. Martino di Fossano (CN) il 2 maggio 1931.
Cresciuta in una numerosa famiglia, la piccola Anna, era stata portata dal papà al fonte battesimale nel giorno stesso della sua nascita. Viene educata secondo i principi cristiani essenziali: nel timore di Dio e nel rispetto del prossimo e della natura. Alcuni anni più tardi, nel 1939, quando riceve il sacramento della Cresima, la famiglia è trasferita a S. Lorenzo di Fossano, luogo dove è nato Don Giacomo Alberione. In questa famiglia numerosa, allietata da sette figli, tutte e tre le ragazze abbracciano la vita religiosa. Ancora adolescente infatti, il 7 settembre 1943, quando la guerra rende tutto più drammatico e precario, Anna entra in Congregazione, tra le Pie Discepole, in Casa madre ad Alba. Alcuni mesi più tardi, il 15 novembre, il fratello Chiaffredo (Fredo), tredicenne, la segue unendosi al gruppo dei giovani della Società San Paolo. La vocazione del fratello sacerdote, paolino, sarà sempre per lei motivo di vanto, di preghiera e di offerta nel quotidiano. Così come la condivisione della scelta della vita religiosa con le sue sorelle, Francescane Missionarie del Sacro Cuore, lungo tutto il corso della sua vita le dilatano gli orizzonti dell’esistenza, alimentando in lei lo spirito universale paolino.
Le tappe della sua vita religiosa si susseguono con semplice regolarità: il 24 marzo 1949 entra in noviziato e il 25 marzo 1950 emette la Professione religiosa ad Alba (CN). È l’Anno Santo, un anno di grazia che viene evidenziato anche nella scelta del nome nuovo consegnato alle giovani novizie. Richiamano alla memoria la tradizione dei primi papi, successori di Pietro a presiedere nella carità la Chiesa di Roma: Pietro, Lino, Cleto, Clemente, ecc… Un legame che si traduce in impegno a pregare e offrire per il Papa, di tutti i tempi.
È il 25 marzo 1955 quando emette la professione perpetua a Roma. Il suo impegno nell’apostolato la vede dedicata principalmente alla legatoria e al ritocco nella foto miniatura. Di lei ricordiamo inoltre la sua diligenza e la sua prudenza alla guida dell’auto: è stata una delle prime e più affidate autiste nelle nostre comunità.
Nella cartella personale conservata in archivio si trovano pochi suoi scritti, essenziali nel contenuto, che ben manifestano la sua personalità schiva e riservata, estremamente pratica e di poche parole. Ma certamente il ricordo più bello di lei si ha nel cortometraggio vocazionale “Manto Azzurro”, in cui Sr. M. Pierpia è una comparsa: come autista, che conduce le sorelle in una missione a servizio della bellezza del luogo di culto, in un paese in riva la mare. Conosceva di questo cortometraggio tutti i segreti: quando parlava delle riprese cinematografiche, degli esterni e delle trasferte trasmetteva l’entusiasmo dell’esperienza, l’orgoglio di chi era stata scelta a trasmettere in immagini e gesti l’invito di Gesù Maestro: “Vieni e vedi”.
Ha trascorso la maggior parte della sua vita nella comunità Regina Apostolorum in Roma e solo lo scorso anno, per l’acutizzarsi della malattia, una neoplasia intestinale, e l’indebolirsi delle forze fisiche, era stata trasferita nella comunità di Sanfrè, dove aveva trovato l’assistenza adeguata fino al concludersi del suo pellegrinaggio terreno.
Le sorelle della comunità, le infermiere e il personale di assistenza sono rimasti molto edificati dalla sua capacità di vivere la malattia, dalla sua gratitudine per la vita e per ogni manifestazione di cura e di affetto: una sensibilità d’animo che è andata affinandosi con il tempo e con la frequentazione amorosa e quotidiana della scuola del Divin Maestro.
Affidiamo a lei, che ora guarda la nostra realtà di Congregazione e di Chiesa con lo sguardo di Dio, le sorelle juniores che oggi iniziano l’itinerario di preparazione alla Professione perpetua. Possano come lei godere della fedeltà di Dio, ora e per sempre!