“Con grande gioia vi informo che il nostro nuovo Superiore generale, don Valdir Josè De Castro, verrà ad Alba dal 4 al 6 aprile prossimi.” Così scriveva don Antonio Cesaro, superiore della comunità di Casa Madre, notificando a paolini, paoline e amici il prossimo incontro di Famiglia paolina a San Lorenzo di Fossano.
Lo stesso Superiore generale scriveva: “Mi pare una buona idea cominciare questo nuovo servizio, che la Congregazione mi ha affidato, celebrando la Pasqua e l’anniversario della nascita del Fondatore con la comunità di Casa Madre e andare a San Lorenzo di Fossano”.
Il mattino del 4 aprile tutti i confratelli della comunità di Casa Madre hanno avuto la sorpresa di incontrare il nuovo Superiore generale alla preghiera di Lodi.
Una visita alla città di Alba: Libreria San Paolo, chiesa dei santi Cosma e Damiano, parrocchia storica del Venerabile Canonico Chiesa; il Duomo, dove don Valdir si è fermato un attimo in preghiera ricordando la famosa notte di adorazione del giovane Alberione, poi in Curia diocesana avendo appuntamento con il Vescovo Giacomo Lanzetti che attendeva sorridente.
Visita del Seminario albese, quasi completamente vuoto, ma pieno di ricordi di don Alberione e del Canonico Chiesa, in particolare suggestiva la Cappella dello stesso seminario.
Nel pomeriggio don Valdir fece visita ai confratelli ammalati della comunità Divina Provvidenza fermandosi con ciascuno singolarmente.
In serata ha presieduto la Celebrazione della Veglia di Pasqua nel Tempio San Paolo commuovendosi in particolare nel ricordo di don Alberione, nato il 4 aprile 1884 e celebrando la Pasqua nella prima delle grandi chiese del Fondatore.
Il giorno di Pasqua 5 aprile celebrò l’Eucaristia nella Cappella interna delle Figlie di San Paolo dove si sono radunate le tre comunità residenti ad Alba.
Nel pomeriggio visita alla comunità delle suore ammalate delle Pie Discepole del Divin Maestro residenti a Sanfrè. Le nostre sorelle non si sono accontentate di celebrare insieme i Vespri della Pasqua, ma hanno voluto trattenere il nuovo Superiore generale a cena.
Si è approfittato della vicinanza al santuario della Madonna dei fiori per visitare questo luogo tanto caro alla mamma di don Alberione e al Fondatore stesso, che attribuiva alla Madonna dei fiori la nascita e la crescita della sua vocazione sacerdotale.
Il 6 aprile fu il grande giorno del raduno a san Lorenzo di Fossano della Famiglia Paolina. Grazie alla disponibilità e al lavoro dei Negro, della Santa Famiglia, che gestisce il luogo con impegno e amore, si è riusciti ad accogliere tutti.
Riporto una descrizione della giornata fatta da uno dei presenti:
“Ha preso la parola il superiore generale, 54enne, fisicamente alquanto minuto, un paio di occhialini, sorridente, carico di entusiasmo, visibilmente emozionato più volte nell’arco della giornata. Le sue parole hanno cercato di infondere ottimismo, fiducia, gioia … Ha fatto seguito la celebrazione eucaristica, all’esterno, davanti alla casa e, se “vox populi, vox Dei”, durante l’omelia del generale ho chiaramente sentito una suorina, avanti negli anni, sommessamente dire “parla come Bergoglio” e non si riferiva solo all’accento” .
Seguiva il pasto conviviale nel quale si sono viste bene le diverse anime della Famiglia paolina, infatti oltre i confratelli della Società San Paolo, c’erano le consorelle Figlie di San Paolo, le Pie Discepole del Divin Maestro, qualche Pastorella, alcune Annunziatine, molti componenti della Santa Famiglia, molti Cooperatori, un buon gruppo dei Paolinisempre (ex-paolini/e) e amici degli uni e delle altre. Un totale di oltre 230 persone.
Al pomeriggio si è potuto ascoltare quanto le Figlie di San Paolo stanno programmando per il loro Centenario.
Il giorno 7 aprile il Superiore generale ha presieduto la Celebrazione eucaristica nel Tempio San Paolo per ringraziare dell’accoglienza avuta nei giorni trascorsi in Casa madre e per ricordare nel giorno del funerale il confratello sacerdote don Elio Baron Toaldo, per lunghi anni missionario in Brasile.
Nel raduno poi della comunità albese don Valdir presentava il documento finale del X° Capitolo generale e la sua Lettera pasquale programmatica volta a rianimare i paolini.
Il ricordo della Pasqua celebrata, l’anno dedicato alla vita consacrata, l’impegno di evangelizzare nella gioia, con e nella comunicazione e le tre parole da tenere presenti: amore, comunione, audacia richiamano noi paolini alla missione di uscire per l’annunzio di gioia del Vangelo, come suggerisce Papa Francesco nel suo documento Evangelii gaudium.
Giornate piene e intense per don Valdir Josè De Castro, che certamente ricorderà a lungo questo inizio del suo mandato di Superiore generale, confortato dalla Pasqua celebrata nei luoghi di fondazione (Alba, San Lorenzo di Fossano, Sanfrè, Bra) e dalla preghiera di tanti paolini e paoline.