Carissime Sorelle,
Questa mattina, 9 febbraio 2015, alle ore 4.00, nella Comunità di Sanfrè (CN), il Signore ha chiamato alla vita senza fine la nostra sorella,
SR. M. AUGUSTINA GIUSEPPINA CAROLINA CERRI
nata il 28 gennaio 1926 a Castelleone (Cremona).
Giuseppina entra in Congregazione ad Alba (CN) alla fiorente età di vent’anni, il 23 marzo 1946 quando l’Istituto stava attraversando un periodo tra i più travagliati, ma la grazia della vocazione era più forte di ogni calcolo umano. Viene presentata dal parroco Don Arturo Galbiati con parole promettenti: “La giovane Cerri Giuseppina passò la sua gioventù in codesta Parrocchia dedicandosi generosamente a ogni opera di bene e dando buon esempio con la sua condotta umile, obbediente, impostata su una profonda e sentita pietà. In fede. (Novate Milanese, 16.3.1946). Compie tutto il suo itinerario formativo ad Alba dove entra in noviziato subito dopo il “Decretum Laudis” dell’Istituto, il 24 marzo 1948, ed emette i voti religiosi al 25 marzo 1949. Nella domanda per i voti perpetui esprime il suo desiderio di fedeltà: “fiduciosa nella divina grazia per esservi fedele fino alla morte”. Emette la professione perpetua il 25 marzo 1954 sempre ad Alba.
La sua vita apostolica inizia con l’impegno al cucito e ricamo ad Alba e con l’incarico di assistente delle aspiranti. Nel 1952 è responsabile del reparto Arte sacra a Cinisello Balsamo (MI). Nel 1956 riceve la chiamata alla missione oltre oceano. A fine maggio, assieme a Sr. M. Leonella Buffo, attraversa l’Oceano con la nave Marco Polo, in viaggio per un mese, diretta a Santiago del Chile, giungendo a Valparaiso. Qui si uniscono alle due consorelle pioniere, Sr. M. Costantina Caron e Sr. M. Elvira Perlini, che operavano già presso la Casa San Paolo. Rimangono insieme, nella comunità paolina, per circa 6 mesi, fino a quando affittano una Casetta DM, in centro città. Intanto, con intraprendenza, iniziano, nella Sede della Curia episcopale di Santiago, un modesto Apostolato Liturgico: “La Proveedora del Culto”. Nella flessibilità propria degli inizi, nel 1959, Sr. M. Augustina va a Buenos Aires come maestra delle aspiranti e postulanti. Nel 1960 le è chiesto di andare a São Paulo del Brasile sempre come formatrice. Vi rimane fino al 1963, anno in cui passerà a Caxias do Sul come responsabile di comunità. In seguito, l’affinità della lingua rende facile il suo trasferimento a Camarate (Lisbona – Portogallo), come responsabile di comunità. Nel 1969 è temporaneamente in Francia, al CAL di Parigi. Vi rimane sei mesi, giacché è destinata a Vicenza, in Italia, nel laboratorio della Casa San Paolo. Nel 1975 ritorna in Francia, a Toulouse, dedita ai servizi di cucina e lavanderia. Dal 1980 al 1983, è in portineria a Milano. In seguito ritorna in Francia, a Nogent sur Marne, e si occupa di lavanderia per un quinquennio. Nel 1988 ritorna, definitivamente, in Italia: prima a Palermo, poi a Cinisello, a Bordighera e si rende utile o in laboratorio o nei servizi generali. Nel 2009, a causa della sua infermità, è inviata nella comunità di Sanfrè.
Dalle varie esperienze emerge il suo temperamento forte, resistente alle fatiche e, nello stesso tempo, buono e generoso. Si distingue per l’apertura di cuore e per l’accoglienza, e sempre viene evidenziato il suo profondo spirito di preghiera che la rendeva creativa e di iniziativa nell’apostolato. Il suo cammino di santificazione è passato attraverso il contatto con diversi popoli, culture, lingue e questo può avvenire grazie all’unità di vita interiore. È significativo che la conclusione della sua vita avvenga nel contesto dell’evento capitolare della Società San Paolo, alla vigilia della memoria di Santa Scolastica, in cui celebriamo la grazia dei nostri inizi fondazionali, caratterizzati dalla missionarietà.
Sr. M. Augustina, circondata da tanta preghiera, presenza e cura da parte delle sorelle, si è spenta per edema polmonare, dopo aver sofferto per alcuni anni a causa dell’Alzheimer e, più recentemente, di ictus celebrale. Affidandola alla misericordia del Padre Celeste, le chiediamo di intercedere per le vocazioni e la missione per quelle nazioni in cui lei, nel suo pellegrinaggio sulla terra, ha avuto la grazia di mettere, non solo i piedi, ma il suo cuore!